In uno slalom parallelo fallito emerge la svizzera Zurbriggen

In uno slalom parallelo fallito emerge la svizzera Zurbriggen In uno slalom parallelo fallito emerge la svizzera Zurbriggen 1 canadesi sbagliano la formula della gara • Subito eliminate le migliori, fra cui Claudia Giordani • Oggi tocca agli sciatori chiudere le prove di Coppa con un "parallelo" che non conta più (Dai nostro inviato speciale) Mount St. Anne, 20 marzo. £' dilficlle avvilire la lormula dello slalom parallelo, ma I nostri amici canadesi sono riusciti nell impresa facendoci sbadiglia re per tre or equante ne sono occorse per portare a termine questa gara tcmminile. priva di ritmo, tracciata su un pendio da principianti, condotta Ira errori e disorganizzazione come un gioco da nera. Il primo che sento parlar male del prolessionistl lo prenao a schiafli. Uia e sbagliata la lormula. perche con 32 atlete in gara, i turni eliminatoti sono troppi; per tortuna. compensano le assenze e la prima gara va via alla svelta. Ma il guaio vero sono lo attese, gli spazi vuoti e morti, percne io speaker e mediocre e poi mina tali e tante stupidaggini che e meglio quando tace cne quanao paria. Intme la pista, piatta e qtitnaì lunga per permettere un minimo di velocita agli sciatori, tale da rendere impossibile curve vere cne altrimenti bloccherebbero I azione, ma soltanto un insulso tira dritto sul pali. Dei trampolini, quelli minimi adottati in Val Gardena l'anno passato, nemmeno I ombro, per un tracciato stupido che qualsiasi principiante dello sci avrebbe potuto percorrere senza rimanere distanziato irreparabilmente dal! avversario più brillante. Tolta ogni selettività al percorso il confronto ù finito per giocarsi esclusivamente sulla prontezza al via. e sul leggero favore che aveva il tracciato blu rispetto al rosso. Cosi sono saltale via al primo e secondo turno parecchie concorrenti Ira le migliori, invogliando le rimaste a lar teatro piuttosto che correre seriamente. Alla recita avevano pensalo Un dall'inizio Pamela Behr e Chrisla Zeckmalster scendendo giù a ritmo di balletto, visto che l'accoppiamento era stato fatto in modo da inserire nel primo oliavo dl tinaie tre tedesche su quattro e quindi condannarne due alla eliminazione. Nella prima discesa le due belle tedeschlne arrivavano Uno a un metro dal traguardo, si bloccavano e poi scendevano esattamente alla pari tagliando il traguardo pc: cercare la classilica ex aequo. I sette spettatori applaudivano. I tre caribou muggivano soddisfatti, la giuria torceva il naso. Alla seconda manche o piste invertite Pam e Chris ripetevano il giochino divenendo unti, ma la giuria non poteva accettare questa offesa all'autorità e decideva subito chi urlava di più. Co telll ovviamente, ululando: • Squalificai ■ fra una occasione In più per perdere tempo, perché poi si doveva riammettere la vincente presunta, casualmente la Zeckmalster poiché la squalilicj era soltanto un episodio di autoritarismo, purtroppo Imperante in onesto giro dello sci. Grazie alle due tedesche un po' di tempo passava Poi nel secondo tur io sl vedeva analmente la bat¬ taglia, ma non c'era selezione e spesso l'eliminazione era casuale. Le esclusioni più clamorose erano quelle della Serrat ad opera dl Irene Epple. che già al primo turno aveva latto fuori la campionessa olimpica Katl Kreiner. e della Giordani, battuta dalla Matous una prima volta per cinque millesimi e la secondo per trenta: In totale tre centesimi e mezzo che mondavano l'Italiana dell'Iran al turni finali e quella d'Italia al decimo posto assegnato sulla base nel minor scarto di eliminazione. Unico nel suo genere l'arrivo dl uno del due confronti Ira Morerod ed Emonet assolutamente In pari senza un solo millesimo di differenza. Poi alla rivincita era !■•> Emonet a prevalere di poco. Nei quarti tuori tutte le lavorile eccettuata la Kaserer. Rosi Mittermuler. leader di Coppa, perdeva contro la Wenzel. la De Bernard contro la incredibile Zurbrlgben. la Emonet contro la sempre più stupita Irene Epple. Da quel momento cominciava una saraban¬ da di tabellone al contrarlo che ripescava le perdenti e le tacevo nuovamente gareggiare fino a stabilire la classifica dal quinto all'ottavo posto. La Matous per poco batteva la grande Rosi per il settimo posto mentre le due Irancesi De Bernard ed Emonet si battagliavano a suon dl sprint finendo rispettivamente quinta e sesta. Semlflr.r-h Ira Wenzel e Zurbriggen con ■■<allllcazlone della svizzera eh- ,io/i è certo un miracolo di tecnica, ma spinge da buon cavallo. Nell'altro match la Kaserer spigola la penultima porta, rischia dl travolgere la Epple e sl busca un secondo e mezzo di penalità praticamente poi recuperabile. La finale per il terzo posto rischia di mettere fuori causa per un bel po' le Wenzel che dà una tremenda facciata sulla neve con perdita di sci e del lieto a causa di una botta allo stomaco. Il terzo posto è della Kaserer. Finale. Ormai sl sa. sl vince sulla pista blu e su quella la Zurbriggen riesce ad ottenere un vantaggio maggiore sull'avversa¬ ria, tre centesimi esatti, per un successo che non premia certo la miglior slalomista del lotto. Domani su questo stesso traci ciato si corre il parallelo maschij le. Speriamo che abbiano imparato la lezione, accelerino II ri| fmo. tacciano meno errori e :ion : dicano tante stupidaggini. Sperla| molo, altrimenti questo parallelo | Unisce per essere proprio triste I quando poteva essere Invece lo spettacolo migliore di tutta la Coppa. Giorgio Viglino Classifiche: 1. Zurbriggen (Sv.); 2. I. Epple (Germ.l: 3. Koserer (Aus); 4. Wenzel (Llech.): 5. De Bernard (Fr.); 6. Emonet (Fr): 7. Matous (Iran): 8. Mittermaier (Germ): 9 Serrat (Fr): 10. Giordani (It). Finale a squadre: 1. Austria , 607: 2 Germania 556: Svizzera 517; 4 Francia 382: 5. Usa 207: 6. Liechtenstein 94: 7. Italia 92: 1 8. Canada 58: 9. Iran 25; 10. Ce- I coslovacchla 8.

Luoghi citati: Austria, Canada, Francia, Germania, Iran, Italia, Svizzera