La giuria si riunisce per decidere se Patricia fu vittima o criminale

La giuria si riunisce per decidere se Patricia fu vittima o criminale La giuria si riunisce per decidere se Patricia fu vittima o criminale San Francisco, 19 marzo. I Sette donne e cinque uo- ; mini che compongono la giuria sono riuniti per decidere la sorte di Patricia Hearst, la giovane ereditiera californiana rapita due anni fa dall'« Esercito simbionese di li-1 berazione » e accusata di ave- . re partecipato, un paio di mesi dopo, con i suoi stessi rapitori, alla rapina di una banca di San Francisco. La \ difesa ha esortato la giuria a non dichiarare la ragazza \ colpevole di un gesto comnudo sotto minaccia di morte. L'accusa ha detto che la versione delle minacce è « troppo incredibile per es- ) sere creduta ». Con l'arringa del celebre penalista Lee Bailey (che ha parlato per 40 minuti) e con la requisitoria del pubblico ministero. James Browning, si è chiuso il dibattimento incominciato due mesi fa. L'avvocato Bailey ha detto, tra l'altro: « Qui non si tratta di una rapina in banca. E' un caio di vita o di morte. E' solo a questo che pensava Patricia Hearst: a morire o sopravvivere ». Patricia, che ha compiuto di recente ventidue anni t dovrà subire un nuovo processo per un'altra analoga rapina, ascottava attinia. Indossava un abito \ scuro che faceva risaltare il pallore del suo viso. Bailey mentre parlava, si spostava su e giù nell'aula e alternava le frasi pronunciate ad alta voce a quelle appena sussurrate. Ha detto che il capo I dei simbionesi. Donald De! freeze. il « Maresciallo Cin| que ». un evaso trentenne, aveva fatto capire chiaraI mente a Patty che sarebbe 1 stata uccisa se non avesse I collaborato. « Quel che non è stato dij mostrato al di là di un raI gionevole dubbio — ha detIto — è che Patty Hearst volesse diventare rapinatrice di | banche. Quel che sapete al I di là del ragionevole dubbio ; è che voleva sopravvivere ». Bailey (che ha difeso in I passato l'uomo accusato di ■ essere lo strangolatore di Bo i ston e il capitano Ernest Me dina, imputato di partecipa zione al massacro di My Lai in Vietnam) si é scagliato contro gli psichiatri che hanno testimoniato per l'accusa e hanno indicato in Patricia una volontaria recluta del ' /'« Esercito simbionese ». BaiI ley ha inoltre detto che «una ragazza senza alcuna ! motivazione politica è stata ! strappata da casa sua, per! cossa su una guancia con il i calcio di un'arma, portata via I come prigioniera politica. Ha rapinato una banca. Ma voi non siete qui per rispondere a questo interrogativo. Potremmo rispondere senza di voi. L'interrogativo al quale dovete rispondere riguarda il perché. E avreste fatto lo :.tesso per sopravvivere? O era suo dovere morire per evitare un reato? Il caso è tutto qui. e tutto il pasticcio di corpi di reato, le "scimmiette" e tutto il resto che è stato gettato in queso pantano non risponde a quella demanda ». /; riferimento alle « scim miette » riguardava l'amuleto di pietra presentato da Browning alla giuria nella sua requisitoria, durata 2 ore e mezzo. E' un muso di scim mia che. ha detto il pubblico ministero, fu donato a Patty da «Kujo». ossia WilHe Wolfe. il giovane simbio nese morto, con Defreeze e altri simbionesi. nella sparatoria di Los Angeles con l'Fbi e la polizia che avevano individuato il loro rifugio Nella sua deposizione Patricia aveva detto che Defreeze e Wolfe la violentarono nell'armadio ove era tenuta prigioniera, in un appartamento di San Francisco, e «non poteva sopportare » Wolfe. Nei nastri registrati pervenuti alla famiglia, che secondo la difesa contengono dichiarazioni I imposte con la forza alla ragazza. Patty dicevo, rìpudian do il fidanzato Steven Weed. di avere trovato in Wolfe il , t'ero amore. \ Il pubblico accusatore Brow- | nino ha detto: «Ecco il piccolo viso di pietra regalatole da Wolfe ». Fu trovato, ha aggunto. nella borsetta di Pa- j iricia quando venne arrestata. j didatta mesi dopo la morte del simbionese. « Non può di¬ re nulla, ma penso che potrebbe dirci parecchio ». James Browning ha anche detto ai giurati che la versione dei ■ fatti narrata dall' imputata. , per cui fu minacciata e sottoposta a pressioni psicologiche e per questo agì come j ha fatto: « E' una pillola troppo grossa per essere inghiot-1 tita. Semplicemente non va giù ». E ha dichiarato che i I giurati hanno argomenti più \ che sufficienti per un verdetto di colpevolezza. Se riconosciuta colpevole Patricia Hearst sarebbe passibile del carcere fino a trentacinque anni. La giuria, alla quale il giudice Oliver Carter ha dato le istruzioni legali, si riunirà ogni giorno dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio, compresi i giorni di fine settimana, fino al ì raggiungimento di un ver- ' detto. (Ansa-Upi)

Luoghi citati: Los Angeles, San Francisco, Vietnam