Il magistrato milanese spiega perché ha bloccato il riscatto

Il magistrato milanese spiega perché ha bloccato il riscatto Una nuova tattica nella lotta contro i rapimenti? Il magistrato milanese spiega perché ha bloccato il riscatto "L'unica via da seguire è questa: impedire che i riscatti vengano pagati" - I carabinieri hanno impedito all'avvocato della famiglia Alberghini di versare ai banditi 400 milioni per il rilascio dell'industriale - Reazione del figlio : "Siamo sgomenti. Papà è usato come cavia" ^strato 400 milioni che do i Dal nostro inviato speciale) Milano, 19 marzo. I carabinieri del nucleo investigativo, ieri alle 21 sono entrati nello studio dell'avvocato Vincenzo Piacente, in via Morosini 22, con un ordine di { sequestro firmato dal sostila to procuratore dottor Ferdi nando Pomarici. Hanno se vevano, di li a poco, essere consegnati ai banditi che trattengono nelle loro mani l'industriale Carlo Alberghini. 51 anni, rapito la sera del 4 feb- fabbrica Vlm (impianti ed ac cessori elettronici) che dirige ,ra_° ndo alla sua abitai ne S'SSSiloTmX^lodBJto QI lrezza"° *™ «avigi pk™ e » il fi Lavvocato Piacente e il li- del sequestrato. Renato. erano in attesa di una telefo nata da Parte dei rapitori che dovevano dare le ultime istru- zioni lB consegna. E infat- ' proprio mentre erano precarabinieri, i banditi I telefonato. L'avvocato risposto: «Non possiamo siamo qui in un mare di guai. Telefonateci domimi sera». Gli altri hanno riattac. cato senza dire altra parola. Questo è il fatto. Un episodio nuovo, nella orma', lunga vicenda dei sequestri di persona che stanno sempre più dilagando. Dall'inizio dell'anno nella sola Milano sono state rapite cinque persone: l'Alberghini (4 febbraio), Alberto Villa (6 febbraio), Virgilio Vitalis <23 febbraio), Guido Fioravanti I (4 marzo) e Raffaele Molinari I (9 marzo); e tre altre hanno ' lsubito un tentativo di rapi- ì mento non riuscito per la rea-1 zione delle vittime. Esaminia. j ma l'episodio di ieri sera at-1 ftraverso i pareri degli interes-1 sali: da una parte il figlio e l'avvocato dell'uomo che do- : veva essere riscattato con Quel denaro, e dall'altra le au- torità che hanno deciso que- sta tecnica diversa. Parlo con Renato Alberghi. ni. 26 anni, studente universi tarlo della Facoltà di econo mia e commercio. «Siamo esterrefatti e sgomenti. Mici madre ha avuto un nuovo col ^so. stenta a riprendersi. Quello che non erano riusciti j « !"rc in 44 giorni i banditi, e riuscito a farlo un uomo in momento solo ponendo \una firma su un documento. ! Siamo in estrema difficoltà. > I temiamo per la sorte del no- \ str° congiunto, non abbiamo più un soldo. Eravamo riusci- ti ci racimolare quella somma, che avrebbe costituito il pri ino ed ultimo versamento, [ ìcon orandi fatiche, trovando \dertaro in prestito, raccoglier \ *> offerte, io personalmente \ I ne ho raccolte diverse, di cen-1 | f0'"''" [ire l'"na- Ora anche \ 1 ' ™DO™to. ~ continua Renato \M^^-Ha^.^\ ; nffiì^c^™ t$™^J "•*»*" "on c entra, iuuo e av f \ venuto a sua e nostra insapu -, ta. Lui ha sempre agito non . j sJr? amico Aiutateci, guarda- ; \'e la vicenda dal lato umano. iPapà in questa storta è stato \ . come avvocato, ma come no 1 usato come una cavia, come un soldato in prima linea, che si manda avanti per vìncere fa battaglia. Prima hanno | sempre consentito che si pa-, gasserò i riscatti, ora non più \ e proprio con mio padre lo si \ impedlsce. Afa chi ci garanti ì sce adesso che mio padre po- '. I tra tornare Ubero?». I L'avvocato Piacente 6 anche . ' lui profondamente amareg-1 ì giato. «E' stato un atto assur- 1 do e anche un tradimento da j parte del magistrato nei con- 1 fronti miei e della famiglia 1 Alberghini. Infatti avevo sem-1 pre avuto assicurazione da : parte del dottor Emilio Ales sandrini che aveva assunto al- t'inizio la direzione delle inda- gini, che saremmo stati la- ; sciati liberi di fare il possibi le per non mettere in pericolo la vita del rapito e che non ci avrebbe contrastato nel modo più assoluto. Ora. invece, ci troviamo in questa assurda situazione: Carlo nelle mani dei rapitori, i soldi confiscati. i familiari pieni di debiti e non più in grado di trovare denaro, che d'altra parte sa- rebbe inutile perché verrebbe ancora confiscato». II sostituto procuratore dottor Pomarici. che ha fir- mato lordine di sequestro, di- ce: «La famiglia Alberghini dovrebbe stare tranquilla: è evidente che lei non ha colpa. I / rapitori, semmai, dovrebbeI rt) prendersela con me che li ho privati del denaro». Andiamo a chiedere il pare[ re più in alto, al procuratore generale della Repubblica, dottor Salvatore Paulesu e al S procuratore capo, dottor Giuj seppe Micale. Tra i due c'è una certa ruggine, sfociata recentemente in ricorsi al ConI siglio superiore della Magist ratina. La decisione di I prendere il nuovo provvedl| mento della confisca del denaro è di Micale, il quale non ha passato parola a Paulesu. Paulesu, sul problema dice: «L'idea di impedire alla famiglia di pagare il riscatto non è nuova. Proprio su questo argomento io tenni qualche tempo fa. a Cortina d'Ampezzo, presente l'allora ministro dell'Interno Gui, una conferenza. Anche secondo Gui era logico servirsi di questo mezzo ed anzi egli aveva in mente di preparare un progetto di legge. Però io replicai che poteva insorgere il timore che i parenti, di fronte a una legge simile, avrebbero potuto non denunciare più i rapimenti». Sulla mancata consultazione da parte del dottor Micale, il dottor Paulesu ha sottolineato che «non sarebbe stata fuori luogo, anche se la legge gli dà il diritto di decidere Paulesu consultarmi» nn ancora detto che una azio ne come questa di Micale sa rebbe opportuno che avesse ulle spalle una forza legislati va che ora manca. Ed ora il parere del procue rotore della Repubblica, dot i tor Micale, che ha preso la de-1 cisione. «Di fronte all'intensi ficarsi del fenomeno dei se questri è evidente che biso gna cambiare tattica. Anche n i g tn _ UUOntinua a pagina 2 in settima colonna) { I I I [ S j I I |

Luoghi citati: Ampezzo, Milano