Forse rinvio del vertice europeo per la crisi politica ed economica

Forse rinvio del vertice europeo per la crisi politica ed economica Forse rinvio del vertice europeo per la crisi politica ed economica con la fine di quest'anno e tocca alla Gran Bretagna. Jenkin-, che negli Anni '60 si dimise da vice leader del partito quando la direzione di quest'ultimo cominciò a fare difficoltà per l'integrazione della Gran Bretagna nella Comunità, si ritiene che accetterebbe. Ove fosse Jenkins, a succedere a Wilson, si dice che Callaghan andrebbe volentieri a Bruxelles con quell'incarico. In tal caso, un europista convinta, Shirley Williams, attuale ministro per il controllo dei prezzi e la tutela del consumatore, sarebbe candidata alla direzione del Foreign Office Stamane, intanto, si è riunito al n. 10 di Downing Street il governo: presenti un. Primo ministro dimissionario e cin- que contendenti alla succes sione, Callaghan Jenkins, il ministro per la tutela dell'am biente. Anthony Crosland, il ministro per l'Energia, Antho ny Wedgwood-Benn, e il mini stro del Lavoro, Michael Foot. Presente anche il re sponsabile del Tesoro e delle Finanze, il Cancelliere dello Scacchiere, Denis Healey, che solo in serata ha presentato ufficialmente la sua candida- tura alla successione di Wil- son. (Ansa) elezione del capo laborista è relativamente svelta, ma non potrà essere conclusa prima del 25 marzo, cioè a pochi giorni dalla data del vertice. Anche se il candidato favorito James Callaghan. attuale ministro degli Esteri e buon esperto di affari comunitari, sarà eletto alla direzione del Labour Party, è evidente che i problemi assillanti ai quali sarà messo di fronte gli sconsiglieranno di recarsi al Lussemburgo. Se dovesse risultare eletto Healey, attuale ministro delle Finanze, o un altro esponente laborista, sarebbe ancora più difficile per il nuovo «premier» inglese affrontare immediatamente un Consiglio europeo di notevole importanza. Infine si teme che una riu- nione di capi di governo in un pesante clima di crisi possa far emergere in maniera acu- ta le differenze di fondo sui maggiori problemi europei, e ciò non gioverebbe alla eoe- j sione e alla comprensione in- | tercomunitarie. La crisi di tre | importanti monete comunità- rie non lascerà, infatti, inden- ne la struttura politica della Cee. A parte il pericolo di sva lutazioni competitive delle monete più deboli per ragioni di concorrenza commerciale, anche a Bruxelles coloro che favorivano la via monetaria per raggiungere l'unione europea stanno riflettendo se non sia opportuno raggiungere tale obiettivo percorrendo altre strade; soprattutto quella di carattere sociale che potrebbe incidere meglio sugli squilibri strutturali dei nove Paesi. Renato Proni (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 18 marzo. Febbrili consultazioni sono in corso tra le nove capitali della Cee per decidere il rinvio del vertice europeo previsto per l'I e 2 aprile a Lussemburgo. La tendenza prevalente dei pareri slnora emersi è favorevole ad un rinvio del Consiglio europeo, che si tiene tre volte all'anno tra i capi di Stato e di governo. Le ragioni che quasi sicuramente faranno rinviare l'importante incontro sono il caos monetario in Europa e le dimissioni di Harold Wilson da primo ministro inglese. I motivi sono quindi di carattere sia politico, sia tecnico. L'uscita del franco francese dal sistema dei cambi europei, o «serpente», il deprezzamento della lira e della sterlina, vanificano, infatti, lo scopo o i i l i , o principale della riunione deli SLussemburgo, che era la di scussione del rapporto del «premier» belga Leo Tlntìemans sull'Unione europea, con particolare riferimento al processo di integrazione monetaria. Gli ultimi avvenimenti sul mercato dei cambi hanno reso superflue una discussione e una pianificazione realistica dell'Unione economica e monetaria, con il corollario della contrastata tesi dell'Europa a due velocità. Ormai, tutta l'Europa, salvo la Germania, procede a velocità ridotta, quando non indietreggia. Inoltre le dimissioni di Wilson rendono necessaria l'elezione da parte del gruppo parlamentare laborista di un nuovo «leader» che diverrà automaticamente il successore al numero 10 di Downing erpdgAJnesLcqsLsmarilfCimnpf