"Primarie,,: nuova vittoria per Ford (Reagan si ritira?)

"Primarie,,: nuova vittoria per Ford (Reagan si ritira?) Il duello per la " COrsa 99 alla Casa Bianca "Primarie,,: nuova vittoria per Ford (Reagan si ritira?) Washington, 17 marzo. Il presidente Ford e Jimmy Carter sono, rispettivamente, i vincitori delle elezioni primarie repubblicane e democratiche nello stato dell'Ili:nois. Ford ha ottenuto il 59 per cento dei suffragi contro il 40 per cento dell'ex governatore della California Ronald Reagan ed ha portato a 160, contro i 55 di quest'ultimo, il totale dei delegati che voteranno in suo favore alla convenzione nazionale di Kansas City, l'estate prossima. Carter ha vinto contro i suol avversari democratici con il 48 per cento dei voti, lasciando dietro di sé il governatore dell'Alabama George Wallace (28 per cento), Sargent Shriver (16 per cento) ed il senatore Fred Harris (8 per cento). Carter guida inoltre la lista dei candidati con un totale di 127 delegati, seguito da Wallace con 61. L'avvenimento più significativo è costituito dall'affermazione di Ford, il Quale, dopo aver vinto ieri la quinta elezione primaria consecutiva contro Reagan, sembra aver convalidato oltre ogni dubbio la legittimità della sua aspira zione a rimanere il «leader» del partito repubblicano I suol collaboratori hanno quindi dato inizio oggi al congresso ad una serie di mano- i vre abbastanza scoperte imo j se a convincere i sostenitori1 di Reagan &e\Y «opportunità» j che il loro candidato si faccia i in disparte. Rogers Morton, i principale consigliere politico ; del presidente, ha auspicato ! oggi pubblicamente che l'ex j governatore della California j accetti, per il bene del partito, di ritirarsi dalla campagna e di dare il proprio appoggio a Ford. Ma Reagan non sembra avere tale intenzione. Subito dopo la pubblicazione dei ri- ' sultati delle elezioni di ieri, j egli ha dichiarato che dispone zsdsSsdtuttora del 50 per cento delle probabilità di vittoria. La se- j rietà di tale affermazione do- \vrà, ad ogni modo, essere | ptavate alle primarie della ' Carolina del Nord, che sono in programma per il 23 marzo. Gli osservatori ritengono infatti che se Reagan non ne uscisse vincitore, non gli rimarrebbe altro che ritenersi spacciato. Anche in caso di una sua vittoria, ad ogni modo, l'avversario di Ford dovrebbe fare miracoli per sopravvivere nelle successive primarie, quelle di New York, fissate per il 6 aprile. Il democratico Carter, che finora è riuscito a battere Wallace in due delle tre primarie che li hanno visti entrambi in lizza, ha confessato oggi di essere rimasto sorpreso dalla consistenza della sua 1 vittoria in un grande Stato industriale, come llllinois. Dati i risultati, egli ha proseguito, il resto della campagna verso la convenzione nazionale di New York «si riduce a una competizione fra me e Henry Jackson». Sia Jackson che il Morris Udall. esponente dei «progressisti» del partito, si erano piazzati davanti a Carter nel Massachusetts, non si sono presentati nell'lllinois e sembrano attendere il loro avversario alla svolta delle primarie di New York e del Wisconsin, entrambe il 6 aprile. Un aspetto interessante della consultazione di ieri è costituito dal fatto che, in base allo speciale regolamento elettorale deirilllnols, solo parte dei delegati alla conven- zione di New York è stata distribuita fra i candidati presidenziali. Ottantotto delegati sono stati assegnati ad Adlai Stevenson, il cui nome era stato messo in ballottaggio dall'organizzazione del sinda¬ co di Chicago Richard Daley. i Daley, che nel 1972 dovette subire l'affronto dell'espulsio- j ne dalla convenzione demo-1 eretica di Miami, ha voluto assicurarsi in questo modo '< una forte presenza alla con- i i venzione di New York e quin di la possibilità di esercitare j di nuovo tutta la sua tradizio1 naie influenza net delicato processo di scelta del candi '< dato ufficiale del partito alla i Casa Bianca. (Ansa) | | I jì ! !;'{;|!j; Chicago. Carter, il candidato democratico che si e nuovamente alTermato nell'lllinois