La coppia Pie troni - Jalongo rimuoveva tutti gli ostacoli di Liliana Madeo

La coppia Pie troni - Jalongo rimuoveva tutti gli ostacoli La coppia Pie troni - Jalongorimuoveva tutti gli ostacoli (Dal nostro inviato speciale) Spoleto, 15 marzo. La figura del commercialista Italo Jalongo e quella del magistrato Romolo Pietroni sono tornate alla ribalta oggi nella testimonianza resa dall'ex prefetto di Roma, Giovanni Ravalli, al giudice Fiasconaro che, su incarico delia Cassazione, indaga sui presunti illeciti compiuti dai due. Anche il teste odierno ha raccontato di aver conosciuto Pietroni come magistrato al di sopra di ogni sospetto (« Diciamo intorno al 'C4. quando Pietroni era consulente giuridico dell'Antimafia e veniva spesso a Palermo, dove io ero prefetto, per accompagnare gruppi di membri della commissione»), il quale un giorno gli presentò — « come avvocato » — Jalongo. Nel marzo del '71, a Roma, Pietroni gli telefonò per raccomandargli Jalongo. ( « Questi venne dicendo che la Stantia lo aveva incaricato di seguire certe pratiche e chiese come mai queste non venivano esaminate Io scrissi due lettere, una ufficiale e una ufficiosa, al presidente della Camera di commercio, l'onorevole socialdemocratico Ippo¬ lito »). Nel giugno dello stesso anno Pietroni accompagnò di persona l'amico dal prefetto. Quando le pratiche, con la debita firma, giunsero nel suo ufficio senza aver seguito l'iter normale grazie alla « avocazione » di Ippolito, « io non me ne accorsi — ha dichiarato Ravalli. — Come prefetto non potevo saperlo ». Ancora una volta le inizia[ tive di Jalongo. col sostegno | di Pietroni, non trovarono I ostacoli. Come altri testi e | imputati finora hanno dichiai rato, i due erano considerati ■ « professionisti fidati ». Il giudice Pietroni, col pre! stigio che derivava dalla sua {alta carica, gli agevolava molti rapoprti. Solo il 3 settembre '71, in seguito a riservate informazioni sui rapporti di amicizia con Jalongo, 11 presidente della commissione antimafia convocò il magistrato e gli contestò le notizie raccolte. Come risulta dagli fitti dell'Antimafia. Pietroni fece alcune ammissioni, cadde in qualche contraddizione, non potè fare a meno — alla fine — di dare delucidazioni su alcuni episodi: come quando fu pubblico ministero in un pro- ■ cedimento per applicare mij sure preventive nei confronti di Frank Coppola, e Jalongo gli fece pressioni perché fosse clemente: e ir. occasione di un viaggio, nel . marzo 1970, con Jalongo, a Palermo. Su questa circostanza ci , furono diverse versioni. Pie: troni, in una lettera al pre; sidente della commissione, scrisse: « In occasione di una } mia visita per servizio a Paj termo, ho viaggiato con lui sullo stesso aereo ». Il giudice lavora con molta fretta, accelera i tempi dell'inchiesta. Ma sembra che gli : sia necessaria una pausa di | riflessione, in attesa di nuovi ! riscontri e ulteriori accerta| menti che ha richiesto. Ai già voluminosi dossier in suo [ possesso, ha fatto aggiungere j Dnche alcuni articoli che conI tengono indiscrezioni e inforI mazicni chiaramente di parte: sono la testimonianza di lotte interne per il potere e per l'impunità che si stanno combattendo in certi ambienti politici e finanziari, sono un elemento in più per far luce in una vicenda che via via uppare sempre più grossa. Liliana Madeo

Luoghi citati: Palermo, Roma, Spoleto