Sfida azzurra all'Est nel Martini di scherma

Sfida azzurra all'Est nel Martini di scherma Al Palasport tre italiane ancora in gara Sfida azzurra all'Est nel Martini di scherma Ieri mattina erano 169 in rappresentanza di 22 Paesi: dopo W ore quasi Ininterrotte di combattimenti sono rimaste In 32. Il trofeo Martini — che giustamente viene considerato più impegnetlvo di qualsiasi campionato del mondo o Olimpiade In quanto ogni nazione può far partecipare un numero Illimitato di atleta — ha coti eletto le tue principali protagoniste, tutte In grado di arrivare alla tinaie di oggi, cioè tra In primo sei. e poi di lottare per la conquista della vittoria In questa undicesima edizione del trofeo che probabilmente sarà anche l'ultima Interamente gestita dalla Martini e Rossi. Dal prossimo anno. Infatti, l'organizzazione dovrebbe passare alla Federazione Italiana (• E' nostra ferma Intenzione mantenere in vita il "Martini" — ha precisato Il vicepresidente della Fls Biusatl — non soltanto per l'Importanza che ormai viene riconosciuta internazionalmente a questa gara ma soprattutto perché si tratta di una prova, fora» la più Importante, della Coppa del Mondo •). La Martini dovrebbe limitare Il proprio intervento a livello di sponsor, stanziando una certa dira e poi lasciare — appunto alla Federazione Italiana — // compito di amministrare II torneo. Dopo undici anni — anche se non accusa assolutamente II peso dell'età — // trofeo Martini camblorò qualcosa, cosi come ò già accaduto per qualche tlratrlce. Ricordlemo la Drlmba che andò molto vicina all'aggiudicarsi il primo troleo quinquennale vincendo nel '69. Poi assente nel '70. l'anno successivo al rlpresentò in pedana con II nome da signorina. Gyulai, avendo nel frattempo divor¬ ziato. Quest'anno compare con un altro nome encora. Jenel, generando un po' di contusione anche negli addetti al lavori. Rimane comunque la campionessa, forse meno agile ma sempre classica, piacevole a vedersi per la scherma • pulita ' di sempre. C'è anche la wasl trentenne aignora Arska)a, sovietica, che lece la sua comparsa a Torino ancora con le treccine. In viaggio premio anche perché suo padre allenava la nazionale russa. Adesso, dopo essere • scomparsa • per tto anni, si ó ripresemela con II fioretto In una mano e un palo di lotografie nell'altra. • Ha due anni • apiega In Italiano abbastanza corretto mostrando l'immagine di una splendida bambina. Le 32 rimaste In gara stamattina si affronteranno In Incontri alle otto stoccate ad eliminazione diretta. Perdere un essalto, comunque, non vorrà dire l'esclusione definitiva dalie gara in quanto sono previsti del < ripescaggi • — aempre ad eliminazione diretta — che serviranno e stabilire le sei llnallate. Tutto le sovietiche sono ancora In gara. Sono In sette (Knlazeva. Sldorova. Arskaja. Pavlenko. NIkonova. Gllllazova e Belova) ed è facile prevedere che più d'una trrlverà alla finale. Le Italiane giunte all'eliminazione diretta sono tra: Collino. Lorenzonl e Sparaclari. E' caduta Vannetta Masciotta al terzo turno eliminatorio: I pochi allenamenti, la mancanza di abitudine all'assalto le sono stati fatati. Sfortunata è stata Invece la prova della Mangiarotti mentre la Mochl ha fallito la qualificazione nelle • 32 • più che tutto per mancanza di convinzione nell'assalto decisivo. Le tre azzurre devono Ironeggiare una coalizione dell'Est veramente imponente: oltre alle sette sovietiche, ci sono Intatti sei ungheresi (Snolnoky, Kovacs. Bobis, Ma.-os, Rejto e Schwarzenberger, la vincitrice dello scorso anno), quattro romene (Pascu, Jenel, Bartos e Stahl, campionessa del mondo in carica), due polacche (Staszak e Balon) e una cecoslovacca (Raczova). Il campo è completato da tre tedesche (Bronleky, Moschlck. Menischi, due francesi (Dumont e Demallle), una danese (Madsen). una belga (Hulini, una svedese (Palm) e un'Inglese (Green) La linale si disputerà oggi pomeriggio al Palasport — come d'altronde le altre tasi della gara — elle 15.30. Giorgio Barberi»

Luoghi citati: Torino