Il parere del pedagogista di Tilde Giani Gallino

Il parere del pedagogista Il parere del pedagogista La professoressa Tilde Giani Gallino, docente universitaria, esperta In pudagoala. ha commentato nel seguente articolo l'Iniziativa da «La Stampa ». Il giornale dì classo, fatto dal raqanl per I ragazzi, non è una Idea nuova. Nuova, quasi stupe facente, è l'Idea che gli adulti (non soltanto I genitori o gli Insegnanti della classe) possano Interessarsi al giornate redatto dal bambini L'Idea l'hanno avuta aita • Stampa », ma sarebbe bello ed educativo che altri enti preposti all'Informazione l'Imitassero. Ad esemplo la Radio e la Televisione. In questi ultimi anni, molti ragazzi delle scuole hanno compiuto Inchieste e ricerche valendosi del videoregistratori che hanno Imparato ben presto ad usare con mano da maestro, anzi da regista. Se la televisione sapesse valorizzare queste esperienze, o altre slmili, come un quotidiano può valorizzare un giornale di classe, daremmo un nuovo Incentivo al nostri allievi. Può darsi che qualcuno si domandi se Imperare a scrivere, redigere. Impaginare un giornale, a scuola, sia un latto pedagogicamente valido. Altri penseranno che la cosa può essere accettata come un gioco, quelcosa da fare dopo che al sono esaurite le lezioni •Importanti', italiano, matematica, storia e cosi via. Le proprie idee Afe l'utilità del giornale di classe va ben al di li del passatempo fine a se slesso. Un giornale non si Improvvisa: I presupposti per realizzare gli articoli che formeranno le varie rubriche sono parecchi. I ragazzi debbono Innanzi tutto Imparare a lavorare In gruppo, a saper comunicare le proprie Idee e a discuter» — Imparando a rispettarle '— le Idee altrui. La redazione degli articoli non è cosa tacile. £' assai più sem¬ plice svolgere un qualsiasi componimento, una sorta di esercizio astratto In cui II ragazzo ha, come regola prime, quella di riempire circa due colonne e mezzo di un loglio protocollo (piegalo a metà parchi l'insegnante possa aggiungere a franco le correzioni in rosso o blu). L'articolo per II giornale non può essere solo un esercizio di • bello scrivere ». l'articolo deve dire delle cose, esporre Idee, Invogliare alla lettura, offrire dei fatti. Inoltre deve essere piuttosto breve, agile, acattante. Nessuno ha voglia <Sl leggere una ' pizza • senza capo ni coda. Anche la punteggiatura assume una Importanza notevole. £' comune leggere a scuola certi componimenti senza virgole, ni punti e virgole, ni punti. Si arriva alla fine della lettura con il fiatone perché non si è mal potuta lare una pausa. In un giornale queste cose non sono concesse: dopo tre righe, il lettore vuole farsi le sue Siile pause e rillettere su ciò che ha letto. Detto questo per tranquillizzare coloro che si preoccupano delle cose • utili ». In primo luogo la lingua italiana, da Imparare a scuola e del mezzi espresslvl usali, vediamo ora se I latti comunicati dal ragazzi attraverso il loro giornale sono Importanti dal punto di vista pedagogico. GII Interessi degli allievi vanno alle cose di ogni giorno, agli argomenti che sono più vicini alla loro esperienza immediata, f anche questo ci sembra un fatto valido dal punto di vista educativo. GII articoli del loro giornali parlano delta vita scolastica o di Indagini nel quartiere. VI sono le Interviste al genitori, al bidelli (chi si era mal occupato prima d'ora di Intervistare I bidelli e sentire II loro punto di vista? eppure anche loro hanno un posto Importante nelle scuola), al negozianti del rione. VI sono ragazzi che affrontano temi più difficili, quali la droga o II divorzio: 6 bene che a scuola se ne parli Dolchi sono latti di tutti I giorni ed I giovani sono I primi ad esserne colpiti. La droga non si vende forse davanti alle porte delle scuole? Non la usano soprattutto quel ragazzi che hanno avuto un rapporto in qualche modo • difficile • con I loro genitori? £' quindi opportuno che a scuole se no discuta e che tutti abbiano la possibilità di esporre Il loro punto di vista. Protagonisti Il giornale nella scuola, redatto dai ragazzi, ha II grande vantaggio pedagogico e psicologico di rendere i ragazzi protagonisti. Anche se ormai buona parte degli Insegnanti si 6 abituata a non fare più la lezione 'dalla cattedra ». ma a discutere con I suol allievi, bambini e ragazzi sono ancora troppo spesso soggetti passivi nelle classe. A scuole — come nella vita — gli adulti vogliono sempre essere I protagonisti: come a teatro, chiediamo, anzi imponiamo al ragazzi di tare da spettatori. E Invece noi adulti dovremmo Imparare a sederci In platea e mandare I ragazzi sul palcoscenico a recitare. Qualche adulto possiamo lasciarlo dietro le quinte, a fungere da regista e aiutare I giovani, ma con discrezione, senza Imporsi come tendiamo sempre a fare, sia pure con le migliori Intenzioni, nel nostro ruolo di genitori o di Insegnanti. Il giornale dei ragazzi, nato dalla loro collaborazione, può dunque essere un ottimo strumento per maturarli ed educarli: sarebbe bello se nella scuola si moltipllcassero queste Iniziative, f tanfo per cominciare, chiamiamolo • giornale ». Al giornalisti veri, non piacerebbe certo che II loro giornale tosse chiamato • giornalino ». Tilde Giani Gallino

Persone citate: Dolchi, Tilde Giani Gallino