Klammer, conferma del più forte di Giorgio Viglino

Klammer, conferma del più forte Ad Aspen nell'ultima libera della Coppa del mondo di sci Klammer, conferma del più forte E' secondo nella classifica generale, ha vinto la Coppa della discesa con cinque successi su cinque - Plank al sesto posto, Stricker 19* - Oggi il "gigante" femminile (Dal nostro inviato speciale) Aspen, 12 marzo. Discesa libera nelle Americhe, ma vittoria consueta di Franz Klammer, che si permette di dire con aria annoiata: • Non riesco a concentrarmi su questi percorsi troppo tacili », Sotto gli sci deve avere propellente speciale, poiché su questa pista ammorbidita, allentata, istupidita dalla nevicata notturna, passa visibilmente più veloce nel tratto pianeggiante Iniziale e poi anche so scia maluccio più in basso mantiene margine sufficiente su tutti. Veramente credo che 1 suri sci sieno più veloci di lutti gli altri, migliori anche di quelli dogli svizzeri che pure sono maghi di sciolina, come testimoniano i tanti piazzamenti fra i primi. Klammer vinco cosi ancora una volta la classifica di Coppa del Mondo per la discesa libera, ripetendo il massimo del punteggi possibile con cinque vittorie e 125 punti, davanti a Plank che con un po' di fortuna conserva Il suo secondo posto su Russi e Roux. Tornando alla gara, del resto proprio Plank con I suol bistrattati Spaldlng ha ottenuto uno dei migliori ragguagli al tempo Intermedio. Viene quindi il dubbio che dietro al dramma ricorrente degli allenamenti ci siano anche impreparazione e scarsa volontà, se non il sabotaggio cui accennava Musumeci e Innsbruck. Andiamo con ordine. La pista è ricoperto da una ventina di centimetri di neve fresca caduta nella notte. Scendono giù In tanti, come cavallette giapponesi a spazzare via tutto, e non è difficile poiché la temperatura è bassa e la neve vola via come polvere, mentre la poca che rimane pestata sul fondo precedente è abbastanza veloce. Le operazioni costano un certo tempo e si deve rinviare il via di un'ora, dando modo alla neve di riscaldarsi e di diventare notevolmente più lenta. Nel clan italiano è mutato qualcosa. Come falchi sono piombati ieri ad Aspen Pedroncelli e Marsili, con gli Spaldlng che sembrano fiutare nel vento I guai che loro procura l'equipe azzurra. Nella serata hanno pre-so In consegna i famosi sci cimelio di Plank e ora ridacchiano perché sono convinti che tutto andrà per il meglio, malgrado la neve morbida non sia certo quella che l'azzurro preferisce. Se nella parto alta Plank non affonderà come nei giorni passati, per loro sarà vittoria grossa. L'ultima rivincita da prendersi sull'atleta che 6 ormai passato ad altra casa. Chi sconterà di sicuro il fondo soffice saranno quelli che partiranno per primi, Ferstl e Irwln. che debbono fare le tracco dietro ad apripista scesi a spazzaneve. L'America tutto quello che ha di buono in fatto di sciatori lo schiera in gara. Il miracolo vero lo fa Read, sempre il mio amico degli alberi, salvo anche questa volta. Prima che la pista si velocizzi scendono In molti, ma lui soltanto riuscirà ad ottenere un tempo eccellente. Klammer parte con il 9. composto e perfetto nella parte alta: è tutto un susseguirsi di piani, che si passano via abbastanza alla svelta e non significano nulla sul piano tecnico. E' su questa prima parte che accumula un vantaggio notevole su tutti, eccettuato poi il primo superstite della troupe scivolistica elvetica di tempi passati. Dopo fa parecchi errori, più che altro scia con il modo trasandato che gli 6 proprio, sempre sul piatto con gli sci. ma scoordinato di braccia e di gambe, anche di testa, che butta da una parte all'altra. Ha il miglior tempo al traguardo e fa sensazione perché Read busca un secondo e mezzo. Tocca a Plank che parte e va via bene fin dal plani Sta accucciato perfettamente e gli sci lo 10 fanno filare a buona andatura. Al chilometraggio intermedio, prima del ripido vero, busca meno di un secondo da Klammer e. se vogliamo, è una cllra scontata rispetto alla differenza consueta che lo separa dall'austriaco sul piano della scorrevolezza pura. Non ci vuol molto ad immaginare la faccia degli uomini Spaldlng. vivamente disinteressati ora a quello che succede nella parte sciabile. In quella. Plank sbaglia parecchio e perde, lui tutto composto, dal Klammer pasticcione ma più veloce, perfino i rettori (?) per raddoppiare il distacco alla fine. E' troppa la differenza e in mezzo s'infila subito Winkler. l'uomo più in forma del gruppetto superstite dei discesisti austriaci. L'exploit vero è quello di René Berthod, sciatore non più giovane che ritorna sul risultato di eccezione dopo una stagione opaca, tanto da escluderlo dalla partecipazione olimpica. Berthod ha sci Rossignol e comincia una serie di prestazioni eccellenti, grazie al materiale e al modo In cui è stato preparato. Nella parte iniziale lascia Klammer a mezzo secondo e poi nella seconda, malgrado un errore di linea al passaggio sul penultimo curvone. mantiene bene il contatto. Busca per dodici centesimi di secondo e non sa se essere contento o mangiarsi unghie e punte delle dita. Sembra tutto finito 11. con 11 buon piazzamento di Plank, a quel punto quarto, e quello meno soddisfacente di Stricker. assai più lontano. Invece, Rolly Thoeni ha appena il tempo di lamentarsi degli sci. della pista, della neve, riesce a spiegare che con quel tracciato non c'é più nulli) da fare per nessuno, che arrivano giù i combinatisti elvetici, loro pure su Rossignol: Luescher si Infila al quarto posto e Tresch al quinto, dando una spallata Indietro a Plank. Onesta volta ò finito tutto per davvero, credo anche l'avventura In Nazionale di Rolly Thoeni, ex campione, ora soltanto atleta incattivito, ricco sempre di scuse fasulle, sui limiti della propria intelligenza. Giorgio Viglino Franz Klammer ò il * le » anche negli Stati Uniti

Luoghi citati: America, Innsbruck, Stati Uniti