I comunisti e i governi europei di Vittorio Zucconi

I comunisti e i governi europei I comunisti e i governi europei La "dottrina Kissinger,, (Dal nostro corrispondente) Washington. 11 marzo. in un discorso chiaramente elettorale, ma non per questo meno significativo, il segretario ili Stato Kissinger ha oggi respinto ogni possibilità ili apertura americana ad un discorso nuovo con i comunisti europei occidentali sostenendo che « i principi leninisti e i dogmi (di tali partiti) rimangono l'antitesi della democrazia ». Kissinger, che parlava a lloston ha aggiunto che il governo americano « deve preoccuparsi per hi possibilità di un avvento comunista al potere in Puesi Nato... c nessuno si deve illudere che questo problema non sia motivo di inquietudine per Washington ». Se i partili comunisti dovessero * conquistare o dividere il potere » iit Francia o in Italia, ha detto ancora il segretario di Stato. » la solidarietà politica e la difesa collettiva dell'Occidente, dunque la Nato, sarebbero inevitabilmente indebolite, se non addirittura compromesse ». Le osservazioni sui comunisti occidentali sono venule nel contesto di una sire nua difesa della politica di distensione verso l'Urss, accompagnata tuttavia da secchi avvertimenti sugli aspetti « periferici » del rapporto russo-americano, come l'Europa, l'Africa. l'America Latina. Kissinger. nonostante le speranze invano coltivate da osservatori occidentali, rilancia dunque una interpretazione 'statica', sostanzialmente reazionaria, della distensione, vista come rapporto diretto e privilegialo fra le due superpolente al quale deve accompagnarsi un'assoluta fissità politica all'interno delle rispettive sfere di influenza. Ogni impero ha dunque la sua ■ dottrina Breznev ». Kissinger. clic ha rotto la tradizionale semi-neutralità dei segretari di Stalo nelle campagne presidenziali, ha voluto chiaramente aiutare lord a rintuzzare le accuse di disfattismo e di resa alla Unione Sovietica che giungono da molti candidali. Reagan. Wallace, laekson. « Se la caccia a vantaggi politici di breve momento — ha detto alludendo alle polemiche utili-distensione — prevale su alire considerazioni, quoto può essere un periodo di ingannevoli supersemplificazioni, di ulteriore divisione, di sterile recriminazione ». / critici della politica estera Usa «• improvvisamente ci descrivono i russi come giganti ahi dieci piedi » e questa è per il segretario di Stato pericolosa demagogiu. Ma se i russi hanno statura normale, altri comunisti devono essere davvero alti tre metri, ad ascoltare Kissinger. Altissimi sono i comunisti angolani, poiché in quella regione « l'avventurismo ha vinto ed ha creato un precedente grave per il mondo intero ». i comunisti italiani e francesi che minacciano « l'erosione della sicurezza collettiva dell'Occidente » così come Ji fastidiosa statura stanno divenendo quei paesi del terzo mondo clic alle Sazioni Unite « praticano una politica di estorsione » dominando l'Onu con « voti faziosi, risoluzioni assurde ». A differenza delle chiacchiere elettorali dei candidati « estremisti » (fackson, Wallace, Rcagan) il discorso di Boston deve essere consideralo una posizione ufficiale del governo di Washington, pur concedendo le attenuanti generiche legale al momento politico. Si deve allora osservare che non sorprende l'inasprimento delle posizioni ufficiali Usa sul tema del comunismo europeo, che questo era scontato nella campagna elettorale, ma l'insistenza nel ripetere un'opposizione radicale, ribadita dallo stesso Ford, da Simon (ministro del Tesoro) a Roma, o oggi da Kissinger. Sotto lu spinta polente delle ragioni elettorali e di una crisi personale che sta palesemente inacidendo il segretario di Stalo, l'America potrebbe pericolosamente collocarsi in una posizione di intransigenza che appare facile e comoda oggi, ma potrebbe essere rimpianta domani alla luce di possibili evoluzioni politiche nell'Europa occidentale. E' questo il vero timore di quanti credono all'autonomia di scelta dei Paesi euro pei. ma insieme alla necessità di legami politici ed economici con Washington. Vittorio Zucconi

Persone citate: Breznev, Kissinger