In carcere altri 4 arrestati per i sequestri di Caris, Ovazia, Blangìno Basta e Ceretta

In carcere altri 4 arrestati per i sequestri di Caris, Ovazia, Blangìno Basta e Ceretta Criminalpol, squadra mobile e magistratura: indagini senza sosta In carcere altri 4 arrestati per i sequestri di Caris, Ovazia, Blangìno Basta e Ceretta Il primo è un macellaio sardo, definito dagli investigatori "il cervello" della banda che rapì il bambino • Il secondo è direttore di una scuola per corrispondenza : sarebbe una delle "voci" che parlò con la famiglia Ovazza - Gli altri sono due impresari di Cuorgnè (uno cognato dell'ucciso), accusati di testimonianza reticente Quattro nuovi arresti per I sequestri Garls, Ovina e Orelto. Un insedialo sardo, sospettato di essere II « cervello » della banda che rapi II piccolo l'ir- 1 tra Garls; Il direttore di una scuola per corrfepondrnta, a Torino, die avrebbe tenuto I contatti con I rapitori della signora Ovaia: due uomini, che saprebbero molto più di quanto non vogliano ammettere sul sequestro dell'Industriale di Cuorirne. Pollala e magistratura non nascondono che nel prossimi giorni ci possano essere del colpi di scena. SI ha l'Impressione che, almeno per I casi Garls e Ovazza, siano finiti In carcere due pezzi grossi, di quelli che stanno al vertice della piramide dell'Industria del crimine. GARIS. La criminalpol (vice questore Montesano) e la squadra mobile i-l'orsini>. In collaborazione con la polizia sarda, hanno arrestato a VUlanova Stasali), un paesino del Nuoresc, Abramo Ollanas, 56 anni, proprietario di una macelleria In via Grazia Deledda. Il suo alloggio. Il negozio e gli appartamenti di alcuni famigliari sono stati perquisiti: sarebbero venuti alla luce rimi riti i schiaccianti > circa la responsabilità del macellalo nel sequestro di Pietro Garls (gennaio '75. SI parla di registrazioni, macchine per scrivere, banconote, ritagli di giornali. Per ora non si *a nulla di pia preciso: gli Investigatori non vogliono ancora scendere nel particolari dell'operazione perché devono compiere altri Importanti accertamenti. Arrestato lunedi, trasferito martedì a Torino, Abramo Ollanas è stato Interrogato Ieri mattina dal giudice Istruttore Maddalena per tre ore. L'accusa è « concorso In sequestro ». Il macellalo, senza mal muoversi dalla Sardegna, avrebbe diretto tutta te tasi dal rapimeli' \ to. Secondo la criminalpol. sa- rebbe uno del personaggi più lm- portanti delI'«anonima sequestri» sarda che, con quella siciliana e calabrese, rappresenta una delle I tre branche della nuova Industria ! i dol crimine. I Dal materiale sequestrato nelle abitazioni di Viilanova Stasslli sarebbero emersi Indizi, se non prove, che col legherebbero 11 clan Ollanas con altri rapimenti, quel » di Enllla Blangìno Bosco e del giovane bresciano Giuseppe Luc chini, per 11 qual? è stato pagato » P'u alto riscatto mal versato In "a"»- » miliardi, OVAZZA. Il giudice Maddalena ha emesso mandato di cattura per favoreggiamento personale contro Lorenzo Maroli, nato a Lercara (Palermo) 30 anni fa, abitante nella nostra città In via Terni 46, direttore della scuola per corrispondenza Caples, In corso Raffaello 18, di cui 11 padre Isidoro è proprietario. Il giovane ha nominato difensori gli avvocati Ren zo Mazzola, Giorgio Merlone e Maria Magnani Noya. e sarà interrogato domattina. Secondo la polizia che l'ha tratto In arresto, avrebbe favorito lnCcrprlsrdqt la latitanza di Brandestlnl e lan- ■ nnlzzl. 1 due giovani accusati, con ! nChiarello, di aver materialmente compiuto 11 sequestro della signora Ovazza, e avrebb; avuto • rapporti di f'ii oro » con Ettore Carenlnl, 11 olay boi/ In carcere con la stessa Imputazione che pende sul latitanti. Ma c'è di più: Lorenzo Maroli sarebbe sospettato di essere la seconda voce (dopo quella del Brandestlnl) che tenne t contatti con la famiglia Ovazza rfsngs negli ultimi 10 giorni di prlglo nla della signora. CERETTO — Per 1 testimoni reticenti che rifiutino di rivelare fatti utili all'autorità giudiziaria, 11 magistrato può ordinare l'arresto. E' quanto hanno fatto l'altra notte, al termine di un interrogatorio durato oltre sei ore, 11 giudice Istruttore Sorbetto e 11 sostituto procuratore Pochettlno, con due Impresari edili di Cuorgnè. Si tratta di Elvo Bono. 39 armi, cognato dell'Industriale Mario Coretto, assai noto nel suo ambiente di lavoro, a Cuorgnè, dove abita In via Buozzt 20 e di Giovanni Penoncello, 40 anni, aneli'egli di Cuorgnè, via Ivrea 21, socio in affari di Bruno Adage, un altro Impresario della cittadina, anche lui Anito In carcere per reticenza. Il numero delle persone coinvolte nel caso Coretto sale cosi a 23, tre delle quali tuttora latitanti. L'elenco, già lungo, potrebbe però non essere completo. Le hanno lasciato intendere 1 magistrati, 1 quali sono decisi a indagare fino in fondo sul rapporti che legavano 11 Coretto a Hocco Lo Presti, il « boss » di Bardonec chla arrestato una ventina di giorni fa per concorso nell'omlcldlo-sequesto, e gli imprenditori edili di Cuorgnè, primo fra tutti lo stesso Coretto, poi 11 cognato Bono e gli altri. La linea di difesa di Rocco Le Presti, accusato di aver imposte la legge della mafia a Bardonec chla e in Vaile di Susa. è nota. « E' una congiura contro di me mi si vuole rovinare ». Contro di lui però c'è una precisa chiamata di correità da parte della mo glie di Giovanni Caggegl. nella cui cascina a Orbassano. fu por I tato l'industriale e ucciso. Una svolta definitiva all'Indile ; sta potrebbe darla la perizia or- ! dinata al prof. Balma Bellone dal | magistrati sul cadavere dell'in- t dustrlale. • Vi sono elementi cer ti per escludere che Ceretto sia stalo ammazzato per sbaglio ». questa la parziale ammissione che Mino disposti oggi a fare gli inquirenti. Domani potrebbero ave- i re elementi tali per dimostrare , che Mario Ceretto fu « volontariamente » ucciso. E allora tutto i: caso andrebbe rivisto da una i angolatura diversa, non più quella del sequestro a scopo di estor- ; sione ma quella della vendetta. Intanto sono Iniziati i lavori di demolizione della cascina di Giovanni Caggegl. Si cercano eventuali nascondigli, utilizzati per altri sequesti avvenuti a Torino. > E' passato molto tempo, forse troppo —- ha detto uno del magistrati — ma se la cascina ha ospitato altri ostaggi dovremmo • (uscire a trovarne qualche traccio ». Servizio di: Claudio Ceraiuolo, Ezio Mascarino, Adriano Provera, Sergio Ronchetti Abramo Ollanas con il vicequestorc Montesano che ha diretto le indagini - Lorenzo Maroli - L'impresario Elvo Bono