Il pci: no a elezioni anticipate

Il pci: no a elezioni anticipate Il pci: no a elezioni anticipate (Dalla redazione romana) Roma, 6 marzo. La direzione comunista, che si è riunita venerdì, ha fatto conoscere la sua «risoluzione» soltanto oggi pomeriggio. vigilia della chiusura del congresso socialista. Non crediamo che sia una coincidenza involontaria. II congresso socialista si era iniziato con la relazione di De Martino, nella quale non si escludeva l'ipotesi di un bicolore temporaneo con 1 democristiani, non ritenendo maturi 1 tempi per l'alternativa. Ma, nel corso del dibattito, questa ipotesi dc-psl ha Incontrato più no che si: se dovessero prevalere domani i no, sarebbe difficile pensare ad una soluzione diversa dalle elezioni anticipate. I comunisti rimangono contrari alle elezioni anticipate e lo ripetono al socialisti. La «risoluzione» del pei critica le misure adottate dal governo contro l'esportazione dei capitali e per ridurre la liquidità, giudicandole «assurdamente tardive e inadeguate». Critica l'inerzia del governo sui problemi del rilancio degli investimenti pubblici, della riconversione industriale, dell'agricoltura, del piano di avviamento al lavoro dei giovani. I comunisti convengono nell'esigenza di approfondire alcuni problemi cruciali, minali quello della riconversione ed estensione della base produttiva, della bilancia dei pagamenti e della lotta contro l'inflazione e del risanamento della finanza pubblica». Essi si propongono di contribuire a tale urgente approfondimento sia facendosi promotori di iniziative e dibattiti, «aperti alla più ampia partecipazione di forze politiche e culturali, sia partecipando ad ogni utile confronto tra i partiti dell'arco costituzionale •"'•ondo proposte come quella formulata dall'on. La Malta. Ora la proposta La Malfa è di trovare un accordo su alcuni punti e portarli avanti, senza con questo introdurre 11 pei nella maggioranza (almeno formalmente). Se è cosi, i comunisti ripetono ai socialisti che non è il caso di pensare oggi all'alternativa di sinistra (come i socialisti a loro volta hanno detto che non è il caso di pensare al «compromesso storico»). Ne consegue che per salvare il resto di questa travagliata legislatura, non rimarrebbe che mantene- ! re l'attuale monocolore o tro- ; vare una coalizione sempre nell'ambito dei partiti che oggi (anche astenendosi) formano la maggioranza.

Persone citate: De Martino, La Malfa

Luoghi citati: Malta, Roma