Scandalo Ambrosio: arrestati padre Zucca e 2 professionisti

Scandalo Ambrosio: arrestati padre Zucca e 2 professionisti L'indagine sul finanziere di Milano Scandalo Ambrosio: arrestati padre Zucca e 2 professionisti Sono un avvocato, un commercialista ed il frate che nascose la salma di Mussolini - Mandato di comparizione per padre Eligio, noto negli ambienti sportivi (Dal nostro corrispondente) I Milano, 5 marzo, i Le indagini sull'attività del ! finanziere Franco Ambrosio (arrestato ieri per tentato | truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in atto pubblico ed indiziato di associazione a delinquere e ricettazione) hanno avuto clamorosi sviluppi: il sostituto procuratore della Repubblica dott. Guido Viola ha spiccato oggi ordine di cattura nei confronti dell'avvocato Gernando Rosa, abitante in viale Bligny 23, accusato di favoreggiamento, e del commercialista Umberto Artico piazza Ca¬ stello 2, che deve rispondere di concorso in falso e tentata truffa. Il dott. Viola ha inoltre fatto arrestare per reticenza padre Enrico Zucca (il religioso che nel 1945 tenne nascosta in un convento la salma di Benito Mussolini trafugata dal neofascista Leccisi) e noto per lo scandalo della « Fondazione Balzan » e dei « fondi neri » della Montedlson. Il magistrato, infine, ha inviato mandato di comparizione ad Angelo Gelmini, più noto negli ambienti sportivi come « padre Eligio », legato a Franco Ambrosio da amicizia e motivi d'interesse: il religioso dovrebbe presentarsi domani a palazzo di Giustizia. Secondo quanto si è appreso anche alcune personalità politiche di primo piano potrebbero essere coinvolte in questo nuovo scandalo dove si parla ancora di bustarelle, tangenti, favori lautamente remunerati e sembra che in questo gioco Franco Ambrosio sia addirittura figura di secondo piano. Risulta che la lussuosa sede delle varie società facenti capo a Franco Ambrosio (la « Albatros », e l'« Ata » di no leggio aereo: le finanziarie « Fincap » e « Finommia » ) è ufficialmente in piazza Duo- mo 22: in realtà ogni decisione veniva presa in due stanzette affittate in viale Bligny 23 dall'avvocato Gernando Rosa. Pare che il professionista, un nobile noto negli ambienti mondani e politici milanesi, curasse assieme al dott. Umberto Artico gli interessi delle società di Ambrosio. Gli interrogatori delle persone coinvolte nel nuovo scandalo si sono susseguiti per l'intera giornata senza sosta ma nulla è trapelato, al momento. L'inchiesta nel confronti di Ambrosio ebbe inizio nel giugno scorso quando il finanziere venne denunciato per falso ideologico in atto pubblico. Egli aveva fatto domanda per gestire la società « Albatros » e, ai vari documenti richiesti, aveva allegato un certificato penale rilasciato dal casellario giudiziario del tribunale di Napoli sul quale figurava il timbro « nulla », malgrado i precedenti che aveva collezionato con condanne divenute definitive. Il giudice Viola, nelle cui mani era finita la pratica, indagò a fondo e scopri che il miliardario avrebbe tentato di corrompere un funzionario dell'aviazione civile per ottenere favori, sempre in relazione alla sua società aerea. Un altro rapporto del carabinieri, a carattere informativo, permise al giudice Viola di ricostruire aspetti sconcertanti dell'attività delle due società di noleggio aereo del finanziere. Nel luglio scorso un aereo dell'» Ata » venne noleggiato per portare in tournée in Italia il cantante Charles Aznavour. Fu contrattata una cifra forfettaria fra l'« Ata » ed Ezio Scimè. dirigente italiano della Casa discografica francese di Aznavour. Alla partenza l'aereo turboelica noleggiato accusò avarie. Vi furono concitate telefonate fra Scimè e Ambrosio, fino a quando questi decise di inviare un « jet » della « Albatros » — che non aveva ancora la regolare licenza — in sostituzione del turboelica. Si tratta ora di vedere come Franco Ambrosio riuscì ad ottenere l'autorizzazione a far funzionare V« Ata ». Il magistrato cercherà anche di stabilire in quale modo il finanziere abbia potuto diventare miliardario nel giro di pochi anni. A questo proposito circolano alcune versioni e per dovere di cronaca ne riferiamo una. Franco Ambrosio, nel primi anni della sur carriera milanese, avrebbe fatto il corriere di valuta per conto di una banca italiana che si serviva del giovane per tras[Vm:v clandestinamente In Svizzera t capita¬ 11 di parecchi clienti. Ambro-1 sio avrebbe ricevuto per ogni, operazione il sette per cento di interesse per il capitale versato. Alla Une, però, l'Ani¬ ^rosio, S ,mise, in proprio- Quest'attività gli aveva con sentito di avere l'elenco di tutti i clienti della banca che desideravano un conto in Svizzera ed egli li interpellò ad uno ad uno offrendo un servizio identico a condizioni migliori e più vantaggiose. In realtà non si può escludere che Franco Ambrosio sia solo il prestanome di qualche grosso personaggio. Lui stesso lo ha ripetutamente fatto capire nel corso delle interviste concesse: « 7o sono solo un dipendente pagato 5 milioni al mese e con grosse provvigioni sugli affari. Di me se ne sono dette tante ma nes- suno conosce la verità. Il I giorno che dovessi parlare la- ro tremare molta gente ». Gino Mazzolili ' 1

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