Coltivatrici dirette contrarie all'aborto
Coltivatrici dirette contrarie all'aborto Coltivatrici dirette contrarie all'aborto Domani un convegno alla Camera di commercio "Non significa emancipazione, è invece una sconfitta" Diverse centinaia di donne provenienti dal centri rurali si riuniranno domattina alla Camera di Commercio per discutere la «condizione delle forze femminili operanti nel settore agricolo». L'Incontro organizzato dal tGruppo donne rurali» della Confederazione coltivatori diretti, si articola su diversi temi: riforma sanitaria, scuole, problemi di ordine previdenziale e delle imprese agricole. Un tema caldo sarà l'aborto. Parlando Ieri pomeriggio col giornalisti, l'onorevole Carlo Stella (de) presidente provinciale Italia CoMtretti ha chiarito la posizione delle circa 40.000 donne rurali piemontesi, aderenti al Movimento. «Più orare ancora del divorzio — ha detto Stella — fi problema dell'aborto è stato esasperato da Marco Pannello. Conta più fui — ha detto polemicamente — di Moro, del partiti e dei sindacati». •Se fa ragione politica ci ha chiesto del sacrifici — ha aggiunto 11 parlamentare riferendosi probabilmente al divorzio — ne»suno può chiederci di accettare una norma che consente di uccidere un essere umano. Neppure a scopo di evitare una strage clan destina». nL'atteggtamentu de! Movimento femminile della Coldlrettl in tema di aborto — ha sottolineato la delegata provinciale Cavillassi — è una scelta precisa basata sui principi della dottrina cristiano • sociale. Non condivide pertanto (grazie anche ad una verifica capillare condotta presso le circo 40.000 scritte del Piemonte) l'impostazione e la soluzione p'nvosta dal gruppi femministi» •Aborto non significa — secondo Il Gruppo denne rurali — emai.'dparione. perche deresponsabilizza la coppia, e costituisce sempre una sconfitta L'unica liberalizzazione — per Paola Cavigilassi — sfa nelt'evitarto. prevenendolo o limitandolo a casi precisi, per fini terapeutici^
Persone citate: Carlo Stella, Moro
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