La China prima fatica e poi dilaga a Genova

La China prima fatica e poi dilaga a Genova La China prima fatica e poi dilaga a Genova I torinesi hanno sconfìtto l'Ausonia per 92 a 74 e mantengono il comando del girone B insieme al Patriarca di Gorizia (Dal nostro inviato speciale) Genova, 22 febbraio. // campo è bello però mal illuminato, il tifo parecchio (anche da parte di un buon numero di torinesi al seguito della squadra del cuore), l'Ausonia dà tutto nel disperato — ma tardivo — tentativo di rientrare in lotta per le prime due piazze e, per contro, la Chinamartini gioca col pensiero già rivolto a martedì quando, per l'andata della semifinale della coppa Korac, sarà impegnata in Spagna, contro la Juventud BadaIona, che proprio oggi nel campionato spagnolo ha liquidato in trasferta il Circolo Cattolico — era la prima partita della fase finale — per 82-77 con Santillana nelle vesti di top-scores (22 punti). Tutto questo perché non tragga in inganno il punteggio netto che ha sanzionato la vittoria della Chinamartini (92-74) sull'Ausonia. DIciotto punti sono tanti, senz'altro troppi per quello che è stato il comportamento delle squadre in campo. Una decina — e forse anche meno — avrebbe espresso molto più realisticamente i meriti ed I demeriti delle due formazioni. Specie perché la Chinamartini è riuscita a dilagare soltanto nel finale, quando l'Ausonia è crollata del disperato tentativo di rimontare — in svantaggio di cinque punti (69-64) al 13'50" —, forzando con il risultato di « scoppiare » nel giro di un paio di minuti. Prima la partita era stata molto equilibrata — con molti problemi da parte dei torinesi — e I pa- \ dronl di casa erano stati a lungo in vantaggio con un massimo di sei punti alla metà del primo tempo. Tutto era successo dopo un inizio promettente della Chinamartini (10-6 al 3'30") con Paleari (tre su quattro) in veste di cecchino. Poi un'imbarcata pazzesca. In poco più di cinque minuti, gli uomini di Giorno riuscivano in tutto e per tutto a realizzare un solo punto (Marietta dalla lunetta), cosicché a B'37" Il punteggio era capovolto, con l'Ausonia in vantaggio per 16-11, Gianni Augusto Giorno le provava quasi tutte, a questo punto. Urlava, si sbracciava, richiamava in panchina un disastroso Riva, cercava con Celorla (al posto di Delti Carri) di dare ordine alla manovra e con Merlati (per Paleari) di dare un poco più di esperienza alla squadra. Il tutto serviva a non aflondare. Il tempo si chiudeva con l'Ausonia avanti di due punti e Riva — nel frattempo rientrato — che si rinfrancava « rubando » un pallone a Scartozzi che, palleggiando, stava chiedendo spiegazioni all'arbitro sull'azione precedente. Il secondo tempo mostrava subito il volto nuovo della Chinamartini, strigliata a dovere dall'allenatore. Il « bimbo d'oro • — al secolo Alberto Marietta — ritrovava la sua « mano calda » e per l'Ausonia erano dolori. La carta vincente, comunque. Giorno la giocava al 7' mandando in campo il terzo lungo e mettendo così in chiara difficoltà gli avversari sotto i tabelloni. L'Ausonia reagiva, ma la Chinamartini iniziava a prendere fiducia e pian piano costruiva le premesse per l'epilogo, in cui avrebbe fatto ciò che voleva. Difficile giudicare i singoli in una partita come quella odierna: basta pensare che — vuoi per la cattiva illuminazione, vuoi per la crisi generale — Marietta ha sbagliato perfino tre personali su sei. lui che in tutta la prima fase del campionato ne aveva falliti 4 battendone 46. Laing ha patito, al solito, Kirkland. Riva, nel secondo tempo, ha riscattato in parte ii primo: Merlati, da « vecchio volpone ». è stato utile come sempre: Dell'i Carri è mancato, specie all'Inizio, della necessaria freddezza (due falli, tra l'altro, nei primi quattro minuti), mentre invece Celoria ha saputo controllare abbastanza bene la situa- zione. Sull'altro fronte. Scartozzi (24 tiri di cui lì realizzati) ha prete- so troppo, immedesimandosi eccessivamente nella parte di « giustiziere » che solitamente spetta agli ex. In queste condizioni, il povero Kirkland ha dovuto vagare per il campo alla ricerca di palloni, sfiancandosi, ed anche Billeri, molto preciso inizialmente nel tiro (cinque su sei), ha finito poi per sbagliare molto (uno su cinque nel finale), in quanto mal servito e sempre in posizione difficile per tentare la conclusione. Giorgio Barberis Ausonia: Buscagli», Malanima 2, Marcacci 6, Pironti, Natali 12, Kirkland 17, Scartozzi 25, Billeri 12. Chinamartini: Del li Carri 4, Mer-1 lati 19, Mitton, Celoria 4, Marietta 21, Laing 19, Riva 11, Paleari 14. Arbitri: Morelli e Baldini.