Laigueglia, vince De Vlaeminck ma Bitossi lo "brucia,, a tavolino di Maurizio Caravella

Laigueglia, vince De Vlaeminck ma Bitossi lo "brucia,, a tavolino Laigueglia, vince De Vlaeminck ma Bitossi lo "brucia,, a tavolino Il belga, primo nella volata, squalificato "per aver ostacolato gli altri concorrenti" L'impressionante caduta di Cavalcanti e Vicino, per fortuna senza gravi danni (Dal nostro inviato speciale) Laigueglia, 22 febbraio. Il dramma evitato per un soffio. De Vlaeminck, in uno sprint a tinte gialle, precede di pochissimo — 10 centimetri, forse meno — Franco Bitossi, ma poi viene tolto dall'ordine di arrivo per scorrettezze e il toscano vince a tavolino. Accanto a loro, un volo pauroso a sessanta orari, due corridori sull'asfalto: Cavalcanti perde sangue dalla testa e non riesce a muoversi, chiamano l'ambulanza ma non arriva, qualcuno intorno a lui perde il controllo dei nervi; Vicino si rialza, scaglia lontano la bicicletta, fa qualche passo barcollando e ricade a terra, in stato di choc. Lo portano via a braccia. Dopo una decina di minuti che sembrano tremendamente lunghi, anche Cavalcanti viene raccolto dall'asfalto, caricato su una auto della polizia e trasportato ad Albenga, in ospedale. L'ambulanza non si è ancora vista. Intanto, sul podio, De Vlaeminck e Bitossi si lanciano accuse a vicenda. Ma c'è molto panico, quasi nessuno bada a loro che litigano. Cadere a sessanta orari, in uno sprint tumultuoso e affollato, significa rischiare la pelle. Invece, per fortuna, tutto si risolve con molto spavento e pochi danni: Cavalcanti se la cava con una lesione lacero-contusa alla regione occipitale (tre punti di sutura); Vicino ha escoriazioni multiple in tutta la parte sinistra del corpo, ma nulla di preoccupante. Ven¬ gono dimessi subito, tra pochi giorni saranno di nuovo tutti e ! due in bicicletta. Oggi, nel Tro- ; feo Laigueglia, un santo li ha pròtetti. Assistendo alla caduta, ab- j biamo avuto paura: anche perché gli altri del gruppo di testa sono riusciti ad evitarli per miracolo. Si è svolto tutto in una frazione di secondo. Si vede il gruppo arri- | vare, è la solita lotta da equilibristi su due ruote: per passare, bisogna avere il coraggio di incunearsi in corridoi strettissimi, con manubri e pedivelle che si sfiorano. De Vlaeminck, « pirata » dello sprint, trova uno di questi varchi e ci si butta a capofitto, sgomitando. Vicino, al suo fianco, è costretto a sbandare, finisce addosso a Cavalcanti, cadono entrambi. Loro due sull'asfalto, sanguinanti; le altre biciclette che passano a pochi centimetri dai loro corpi. Una scena impressionante. Ma tutto finisce bene e allora cominciano le discussioni sul nome del vincitore. Il giudice d'arrivo assegna il successo al belga. II fotofinish, dopo quasi un'ora gli ! dà ragione. Ma Bitossi protesta e lancia accuse: » Non m'importa — dice — se lui ha tagliato per ; j | primo la linea del traguardo. La vittoria è mia. De Vlaeminck deve essere squalificato: a cento metri dall'arrivo mi ha preso per i pantaloncini e mi ha tirato indietro ». De Vlaeminck. naturalmente, smentisce. Anzi, secondo lui, se una scorrettezza c'è stata, il responsabile è proprio Bitossi: «A duecento metri dall'arrivo — dice — // mio compagno di squadra De Guest mi stava a ruota per proteggermi. Franco lo ha letteralmente spinto via a spallate. Possibile che nessuno abbia visto? ». La giuria ha visto giusto, assegna la vittoria a Bitossi ed esclude De Vlaeminck dall'ordine d'arrivo, ma con questa motivazione: - Per aver ostacolato l'azione di altri concorrenti dopo l'ultimo chilometro, togliendo te inani dal manubrio, con l'evidente intento dì danneggiarli, e conseguentemente per aver generato una caduta ». Anche un altro corridore della Brooklyn. De Geest, viene punito (con 'a retrocessione all'ultimo posto del gruppo di testa) per aver tolto le mani dal manubrio. Cribiori presenta un esposto per entrambi, deciderà la Commissione disciplinare tra qualche giorno, o tra qualche settimana. Per ora, il vincitore del Trofeo Laigueglia è Franco Bitossi (e quasi sicuramente resterà lui); gli altri guadagnano un posto: Baronchelli, che era terzo, sale quindi in seconda posizione. La corsa (valevole anche per il G.P. ■ Calfè Vergnano ») ha visto Panizza nei panni dell'attaccante, in compagnia di Salm e Clively, nella seconda scalata del Testico. Ma De Vlaeminck prima ha riportato su di lui il gruppo dei migliori (del quale non facevano più parte Zilioli e Paolini), poi ha cercato di andarsene in compagnia di Baronchelli, ma anche questa fuga non è riuscita. Poi lo sprint, le cadute, le polemiche. Una bella giornata di sole, purtroppo una brutta giornata di sport. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Albenga, Laigueglia, Testico