Seimart all'asta base 73 milioni

Seimart all'asta base 73 milioni L'azienda di S. Antonino Seimart all'asta base 73 milioni L'Imi ha fatto pignorare i beni - Sono all'incanto i macchinari e gli impianti (g. d.) Macchinari ed impianti dello stabilimento Seimart di Sant'Antonino di Susa sono all'asta, dopo il fallimento del titolare della ex Magnadyne, Paolo De Quarti. L'Imi ha fatto pignorare i beni perché De Quarti non ha restituito completamente i prestiti. I macchinari per produrre manufatti elettronici, radio e televisori sono delle società (raggruppate nell'ex Magnadyne-Infin) Visset, Vitaut, Radset, Stamplast e Stamfer, di Paolo De Quarti, mentre la Valvex era di Giovanni Pesce. Alcuni di questi impianti sono stati affittati dalla Seimart che ha rilevato lo stabilimento dopo il fallimento. L'Imi aveva effettuato dei prestiti e finanziamenti nel luglio 1967 al De Quarti per 497 milioni; altri 3 miliardi 486 milioni erano stati concessi già nell'ottobre 1965. Di questo denaro, sono stati restituiti all'Imi 928 milioni 500 mila lire. E l'Istituto Finanziario, tramite il suo rappre sentante legale, avv. Roberto Scialuga, ha fatto pignorare i macchinari. Il provvedimento è stato eseguito dall'ufficiale giudiziario della pretura di Susa, Cicogna, ed il prezzo base d'asta dei macchinari sequestrati è di 73 milioni. • FIAT — I dipendenti della Cromodora, Materferro, Spa Centro, Lancia e Grandi Motori (10 mila lavoratori in tutto) domani scioperano 3 ore per turno. I sindacati chiedono di discutere il processo di ristrutturazione in atto nelle fabbriche e la destinazione delle aree su cui sorgono. • CIMAT — A sostegno della vertenza aperta nello stabilimento di corso Trapani (chiesti 73 licenziamenti) i dipendenti delle aziende di macchine utensili si fermeranno mercoledì (sono previsti scioperi di varia durata).

Persone citate: Cicogna, De Quarti, Giovanni Pesce, Paolo De Quarti, Roberto Scialuga

Luoghi citati: Susa