"Il diploma professionale non avvia al lavoro,,

"Il diploma professionale non avvia al lavoro,, A Settimo un convegno del Comune sulla disoccupazione giovanile "Il diploma professionale non avvia al lavoro,, li grave problema della disoccupazione giovanile è slato discusso ieri mattina nella biblioteca civica di Settimo, organizzato dall'amministrazione comunale. Ha aperto il dibattito il presidente della Commissione lavoro, Russo, con un'analisi della situazione economica. « La crisi non è soltanto nazionale — ha sottolineato — ed investe tutti i settori. Molte aziende artigianali e piccole industrie sono costrette a chiudere. Le grosse imprese multinazionali (gli esempi non mancano, Singer, Innocenti, Monoservizio, ecc.), che in passato hanno puntato sull'Italia per investimenti a basso costo del lavoro, stanno compiendo con la minaccia dei licenziamenti e della cassa integrazione, i primi passi per gettare sul la¬ strico migliaia di lavoratori. A ciò si aggiungano i continui "maneggi" speculativi che provocano l'instabilità della moneta ». Numerosi gli interventi dei giovani: studenti, operai, disoccupati, hanno fatto un'analisi delle cause che hanno generato questa preoccupante situazione. Il dito è stato puntato severamente contro il passato, sulle scelte che si sono fatte, sulle grandi occasioni mancate. L'industria ha investito soltanto in particolari settori servendosi del « grande serbatoio di forza-lavoro a basso costo », a scapito dell'agricoltura, del Mezzogiorno, dei servizi sociali. Si sono spopolate le campagne, si sono costruite « cattedrali nel deserto » nel Sud, le metropoli del Nord si sono congestionate. La disoccupazione giovanile, che sino a qualche anno fa si credeva di poter contenere creando le scuole « parcheggio », ha assunto proporzioni enormi. « La scuola professionale — ha detto uno studente — è diventata un ghetto. Ci troviamo con un diploma in mano, spesso non riconosciuto dallo Stato, che non serve a nulla perené non abbiamo esperienza pratica. Non chiediamo che venga abolita la professionalità, ma che ci si organizzi per crearne una diversa, che ci prepari ad un lavoro ». Questa è una delle proposte avanzate nel corso del dibattito. Ma, com'è stato fatto rilevare, non basta agire soltanto in questo senso. Occorre che lo Stato, gli enti locali, intervengano per spingere alla ricon¬ versione industriale, per investire sui servizi pubblici, per stabilire un piano di pre-avviamento al lavoro, costituendo un fondo per l'occupazione giovanile. Il problema è particolarmente sentito a Settimo, uno dei poti industriati più attivi del Piemonte, e una delle città satellite dell'industria torinese che Ita risentito tra le prime gli effetti delta crisi. Non esistono per ora dati concreti sul fenomeno della disoccupazione. Prima di arrivare ad un piano concreto, sarà necessario sentire quali sono le effettive esigenze. A conclusione del dibattito si è stabilito quindi di formare gruppi di studio e di ricerca, proprio per « tastare il polso » della situazione locale. i. c.

Persone citate: Russo, Singer

Luoghi citati: Italia, Piemonte