La Chinamartini ha fermato il Patriarca
La Chinamartini ha fermato il Patriarca I torinesi raggiungono i goriziani al comando della graduatoria La Chinamartini ha fermato il Patriarca Gli uomini di Giorno vittoriosi per 97 a 76 - Ottima prova del ritrovato Paleari - Garrett troppo "solo" tra gli ospiti Riccardo Sales l'aveva detto alla vigilia che la sua squadra, il Patriarca, aveva non più di 15 probabilità su cento di rimanere imbattuta anche dopo la partita di Torino. E difatti la Chinamartini — come pronostico voleva — ha vinto, ed anche con largo margine, per 97-76 Il Patriarca ha resistito al ritmo, neppure troppo elevato, della Chinamartini per poco meno di una dozzina di minuti (24 pari all'11'17"j, poi l'entrata di Delli Carri In campo al posto di Celoria ha ravvivato il gioco e nel giro di 6' i torinesi hanno accumulato un vantaggio di 10 punti (42 a 32 al 16') rimasto stazionario fino alla fine del tempo ed incrementato consistentemente nella parte finale della ripresa fino al massimo vantaggio raggiunto a 6" dal termine con un canestro di Laing che ha fissato definitivamente il punteggio della partita. Sales, impeccabile come sempre, più che mai « milord », si è agitato in panchina (alzandosi an¬ che un paio di volte) solo nel primo tempo, poi ha rinunciato persino ad arrabbiarsi, onestamente conscio che la Chinamartini pur giocando per oltre 19' senza Laing — dopo 7 minuti l'americano si ritrovava già con tre falli e Giorno è stato costretto a richiamarlo in panchina mandando in campo Merlati — e indipendentemente da un arbitraggio non sempre felice, fosse più forte, specialmente in difesa dove con marcature molto attente è stata costruita la base più solida al successo di ieri. L'uomo che ha dato più « dispiaceri » a Sales è stato Bobo Paleari. Tanto bistrattato nella prima fase per le sue prestazioni troppo spesso insufficienti, il monzese si sta prendendo la rivincita ora. In difesa ha concesso 4 canestri in tutto e per tutto ai due avversari (Fortunato e Flebus) che si è trovato di fronte, costringendoli ad errori a ripetizione ( complessivamente hanno ottenuto 4 su 17), ed in attacco ha segnato 24 punti (11 su 17 e 2 su 2 dalla lunetta), infilando tra l'altro una serie di 8 canestri consecutivi tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo. Garrett, lo yankee In forza ai goriziani, si è venuto a trovare cosi troppo spesso solo ed oltretutto quando credeva di aver risolto molti dei suol problemi caricando Laing di falli, ha scoperto che con Merlati la situazione per lui non migliorava certo ed anzi si trovava davanti un avversario assai smaliziato, oltretutto completamente a suo agio, dato che entrambi — dotati da madrenatura di leve piuttosto lunghe — non sono dei mostri di velocità. Garrett, comunque, ha raggranellato un più che discreto bottino (27 punti), con una percentuale senz'altro eccellente (11 su 15): il che, però, non è stato bastante né poteva essere diversamente, per l'economia del Patriarca. Tutto sommato la Chinamartini non ha neppure dovuto faticare troppo per ottenere un successo che viceversa diventa importantissimo alla luce degli altri risultati ed In particolare della vittoria ottenuta a Rieti dal Brina sul Sapori. Se da una parte, infatti, i reatini in questo modo ripropongono timidamente la loro candidatura nella lotta per la seconda piazza del girone, i senesi — sempre privi dell'infortunato Bovone che non potrà rientrare per almeno altri 3-4 turni — si trovano nella condizione di non dover più perdere per non compromettere le proprie «c/iances» e con la prospettiva, fra due domeniche, di dover giocare nella «fossa» di Gorizia, dove portar via punti è impresa ardua per chiunque. Giorgio Barberis Chinamartini: Delli Carri fi. Merlati 10, Mitton 1, Celoria 4, Marietta 14, Laing 12, Riva 24, Paleari 24. Non entrati: Cima e Carucci. Patriarca: Savio 7, Furlan 6, Garrett 27. Soro 8, Ardessi 6, Fortunato 6, Flebus 2, Bruni 14. Arbitri: Fiorito e Martolini
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