Anche i nomi di Carli e Colombo nel rapporto Church sulla Esso di Vittorio Zucconi

Anche i nomi di Carli e Colombo nel rapporto Church sulla Esso Mentre scoppia Yennesimo scandalo; bustarelle della Tenneco Anche i nomi di Carli e Colombo nel rapporto Church sulla Esso Ma i destinatari delle sovvenzioni potrebbero essere semplicemente persone o enti considerati vicini all'ex governatore della Banca d'Italia e al ministro - "Finanziata" la squadra di calcio della Roma? - Fondi della Texaco e Chevron Oil (Dal nostro corrispondente) Washington, 15 febbraio. Un'altra grande società americana si è aggiunta al «club» delle multinazionali accusate, sospettate o confesse di corruzione su scala mondiale: è la Tenneco, una compagnia che raggruppa interessi vastissimi dall'energia (gas naturale, petrolio) alla cantieristica. Questa società ha già rivelato di aver versato, dal 1970 ad oggi, oltre dodici milioni di dollari in bustarelle a «personaggi» stranieri che ne hanno favorito gli interessi. I soldi, pari a oltre otto miliardi di lire, sono stati occultati in conti correnti numerati presso banche svizzere o del Liechtenstein. Sono in tutto 24 le nazioni nelle quali la Tenneco ha diffuso le sue bustarelle, e fra esse troviamo l'Italia, la Germania, la Gran Bretagna, il Belgio, il Canada, il Messico, alcuni Paesi latino-americani e asiatici. Fra i corrotti non vi sarebbero tuttavia uomini di governo: la società sembra aver operato piuttosto a livello di alti funzionari di ministero e di enti pubblici. Queste notizie souo contenute in un rapporto che la Tenneco stessa ha consegnato nei giorni scorsi alla Security and Exchange Commission, l'ente governativo che — per istituzione — indaga costantemente nel mondo dell'industria, del commercio e della finanza americana: ad esso dobbiamo già la scoperta dello scandalo delle banane (750 mila dollari che sarebbero stati versati dalla United Brands ad un ministro del commercio estero italiano per favorire le vendite della banana Chiquita), nonché l'inchiesta sulla Boeing (accusata di «bustarella continuata» in varie nazioni, tra cui l'Italia). Lo scandalo Lockheed e lo scandalo del petrolio sono invece venuti da una commissione d'inchiesta del Senato americano (la Sottocommissione sulle multinazionali, presieduta dal senatore Church) e quindi siamo di fronte a molteplici indagini in corso sulla politica delle grandi compagnie multinazionali, inchieste che talora si incrociano e si confondono. Questa settimana la Sottocommissione Church (ripetiamo, quella della Esso e della Lockheed) dovrà riunirsi e decidere in quale direzione e se continuare le sue indagini: se affrontare cioè nuovi casi, come ad esempio quello della società Northrop, costruttrice di aerei militari, o approfondire invece casi già trattati, come quello della Lockheed. Fonti vicine alla Sottocommissione ci hanno riferito che i senatori non hanno ancora raggiunto una decisione e chiarito a se stessi in quale direzione muoversi. Nessuno può dettare loro che cosa fare, e non rimane che attendere la riapertura del Senato, che riprenderà i suoi lavori, dopo dieci giorni di pausa, martedì di questa settimana. Ancora a proposito dello «scandalo del petrolio» e dei documenti inediti pubblicati in questi giorni negli atti parlamentari americani, abbiamo trovato fra le nuove carte indicazioni di pagamenti effettuati dalla Esso a enti e istituzioni in Italia di cui finora nessuno aveva sospettato. Ad esempio, sempre nel periodo sotto accusa, che va dal 1963 al 1972, risulta che la Esso Italiana versò denari presi dal suo «fondo speciale» (il fondo che il presidente Cazzaniga usava con metodi e per scopi censurati dalla sua stessa casa madre, la Exxon americana) anche a: Associazione Calcio Roma: 25 milioni; Settimanale Lo Specchio: 57 milioni 210 mila lire. Editoriale S. Marco (.11 Gazzettino di Venezia, de): 52 mi. lioni. C'è poi, nei documenti riprodotti dalla tipografia di Stato americana, un'indicazione non chiara, perché la fotocopia acclusa è assai confusa. Si trova a pagina 302 del volume e questo è quanto si può leggere, letteralmente: ricevente: (illeggibile) scopo del pagamento o affiliazione politica del ricevente: Carli Colombo totale: 31 milioni 200 mila, lire. E' possibile che il ricevente | sia un ente o una persona fisica che Cazzaniga considerava vicino all'ex governatore della Banca d'Italia e al ministro del Tesoro: dunque non significa assolutamente che Carli e Colombo abbiano ricevuto danari dalla Esso. Tutti i fondi che abbiamo elencato provenivano dalla cassa speciale di Cazzaniga ed esistono, secondo il documento, «bollette» giustificative di tutti questi pagamenti. Dobbiamo far osservare che non necessariamente si tratta di pagamenti illegali o di corruzione: nel caso della A. C. Roma, è evidente che Cazzaniga contribuì alle sorti della squadra capitolina come gesto d'amicizia verso qualche personalità interessata alle sorti dei giallorossi romani non perché si aspettasse alcun beneficio dalla squadra romana stessa. Un altro documento assai interessante (elencato fra le prove allegate, sotto i numeri 10 e 11) mostra che pagamenti complessivi di quasi 500 milioni di lire destinati alla Publiprop (vicina alla de), ai giornali Momento Sera, Aoanti! e Mondo operaio (del psi) erano in realtà effettuati non dalla Esso, ma dalla Texaco Spa e dalla Chevron Oil Italiana Spa. Dunque, la Esso non era certamente sola nella manovra di fondi occulti. Vittorio Zucconi

Persone citate: Carli, Carli Colombo, Cazzaniga, Church