Rampanti: "Sono forti con quei due davanti..."

Rampanti: "Sono forti con quei due davanti..." Rampanti: "Sono forti con quei due davanti..." Serino elogia Pulici e Graziani, invitando i compagni a lottare - Cereser quasi muto (e arrabbiato per la multa dopo-Juve) Pesaola da tecnico esperto è troppo diplomatico; Cereser «stangato» dalla Disciplinare castiga i cronisti che quindici giorni fa hanno riportato le sue dichiarazioni anti-Juve; Vanello specula sui minuti in cui il Bologna poteva raggiungere il pareggio prima del rigore del k.o.; l'unico a fare un'analisi autentica della partita nel clan bolognese è Rosario Rampanti, un «ex» ormai senza astio, che ha lasciato tanti amici a Torino dove si è formato ed affermato come calciatore, e che continua a giocare con grande rendimento tanto da risultare al termine della gara il migliore e più continuo dei rossoblu. Dice Rampanti: «// Torino è nettamente più forte del Bologna. Quindi il risultato In fin dei conti è giusto. Purtroppo noi la partita l'abbiamo sbagliata in ditesa permettendo a due attaccanti insidio si e pericolosi come Pulici e Graziani dì muoversi con troppa libertà. Pupi ci ha castigato in tre occasioni e meno male che Graziani non ha avuto molta fortuna nelle conclusioni. Per II resto abbiamo fatto un'onesta partita ma con le belle partite non si fa classifica. Dopo gli elogi presi per la prima parte di campionato con una formazione nuova di zecca non vorrei che qualcuno si fosse un po' troppo rilassato. Si rischia che a poco a poco ci superino squadre che erano prima ben dietro di noi. Se si è nelle prime piazze della classifica i giornali ti seguono, la quotazione dei giocatori cresce, altrimenti si rischia di cadere nell'anonimato'. Un discorso che non fa una grinza e che «Serino» conclude svelando un piccolo segreto sul gol realizzato da Clerici, il più insidioso degli attaccanti rossoblu: 'Quando l'arbitro ci ha concesso la punizione dal limite — spiega Rampanti — Sergio mi ha detto di batterla davanti a lui non mot to alta. Poi si è appostato in area e quando mi accingevo a calciare per ingannare I difensori del Torino con il braccio mi ha invitato a battere lungo, alle sue spalle. Era tutta una scena, lo ho calciato secondo gli accordi precedenti e Sergio ha potuto incornare comodamente di testa sorprendendo I difensori che si aspettavano un ti- ro alto e lungo. E' proprio bravo Clerici'. Fino al rigore — dice Pesaola — siamo stati in gara. Poi dopo II terzo gol di Pulici la nostra gara è finita. E pensare che proprio pochi attimi prima della terza rete abbiamo avuto con Grop, che avevo fatto subentrare a Cresci per dare maggiore spìnta offensiva, la possibilità di raggiungere un pareggio che non sarebbe stato immeritato. E dire che avevamo subito Il primo gol di Pulici a freddo; quando ci siamo ripresi dallo choc ed Incominciavamo a macinare il nostro gioco è arrivata la seconda mazzata granata su di un nostro errore difensivo. Ciononostante la nostra squadra ha iniziato la ripresa decisa a rimontare, abbiamo segnato un bel gol con Clerici ma poi dopo aver fallito con Grop il pareggio è arrivata la mazzata su di un altro nostro sfortunato errore in difesa. In complesso penso che II Bologna non abbia sfigurato: Inevitabile un paragone fra Juventus e Torino affrontati al Comunale a distanza di quindici giorni dal Bologna. Dice Pesaola: 'La Juventus fa più gioco ma è una manovra molto elaborata. Il Torino preme, va più al sodo, avendo davanti due "bestie" come Pulici e Graziani che sanno sfruttare al massimo ogni errore degli avversari'. Cereser esce dalla doccia proclamando ai quattro venti che non parlerà mai più a Torino. Le minacce a Furino gli sono costate ottocentomila lire di multa. Poi ammette con rammarico: 'Ci tenevo proprio a portare via un punto dal Comunale. Pazienza'. E sul rigore che ha decretato il k.o.: 'Ho contrastato Graziani che era sfuggito a Roversi e lui si è buttato: Tutto qui. Vanello quando lo scorso anno faceva da «faro» al Palermo di Viciani in lotta per la promozione sognava di venire al Torino. Poi è finito al Bologna che al Torino aveva ceduto Pecci, suo avversario diretto nella gara di ieri. Pecci ha vinto il duello, ma Vanello non ha demeritato. Lamenta un pestone ad una gamba ed ha la rabbia in corpo per l'esito dell'incontro. 'Abbiamo rischiato di rimontare due gol al Torino, un'impresa degna di passare alla storia. Invece arriva II rigore ad ucciderci. E dire che i giocatori del Torino finché sono stati in vantaggio di un solo gol, sia nel primo che nel secondo tempo, giocavano con aifanno. gli si leggeva negli occhi la paura di essere raggiunti: A consolarlo la notizia che il Palermo ha fatto un punto contro il Varese. Nella Conca d'Oro Sandro ha lasciato un pezzo di cuore. VI tornerà nella prossima settimana. Lo attende l'ultimo esame di architettura prima della laurea. La tesi è quasi pronta ed è la più congeniale ad un calciatore: Il progetto di un moderno stadio. Rino Cacioppo .

Luoghi citati: Bologna, Torino