La Lazio è tenuta sempre sulla corda dallo spregiudicato e vigoroso Como di Mario Bianchini

La Lazio è tenuta sempre sulla corda dallo spregiudicato e vigoroso Como I lariani sfiorano il pareggio a 1' dalla conclusione La Lazio è tenuta sempre sulla corda dallo spregiudicato e vigoroso Como (Dal nostro corrispondente) Roma, 1 febbraio. Il Como ha fatto tremare la Lazio tenendo sulla «corda» gli avversari fino all'ultimo secondo di gioco quando Pulici, con un volo spettacolare, ha deviato sulla traversa un tiro di punizione battuto da Correnti che avrebbe significato il pareggio per la compagine lariana. Tutto sommato il Como non avrebbe rubato nulla. Infatti la Lazio, condizionata sul plano psicologico dalla sua precaria classifica, ha stentato parecchio a trovare il filo di una manovra ragionata. Inoltre ha incontrato un diretto avversario, impegnato anch'esso nella lotta per la salvezza, che ha affrontato la gara deciso a giuocarsi le ultime carte con una Impostazione spregiudicata senza ricorrere a particolari accorgimenti difensivi. Ne è scaturita una partita emozionante, a tratti anche discreta sotto il profilo tecnico, con costanti capovolgimenti di fronte. L'altalena delle marcature ha influito anche sugli umori del pubblico il quale si aspettava un confronto a senso un'co per una L'i zio che in teoria avrebbe dovuto disporre facilmente di un avversarlo dalle credenziali piuttosto modeste. Specialmente nel primo tempo, l romani, con una condotta frenetica che finiva per influire sulla precisione degli scambi, hanno messo in mostra soltanto buona volontà. Badiani, Lopez, ma soprattutto D'Amico, che ha confermato il suo delicato momento, non riuscivano a coordinare e ad Infondere ordine all'affannosa offensiva. Il Como appariva più tranquillo, teneva bene la palla a centro campo, si distendeva in pericolosi affondi in cui emergeva la vivacità di Rossi II quale affiancato dall'ottimo Jachlni riusciva a mettere spesso in crisi l'intera difesa laziale. Tuttavia al 14' Garlaschel- li agganciava un preciso cross di Martini e insaccava il primo gol spianando la strada ad un successo che in quel momento è sembrato piuttosto agevole. Ma due minuti più tardi una sfortunata autorete di Wilson rimetteva tutto in discussione I lariani riprendevano a battersi con grande orgoglio. Per fermare Rossi, prima Polentes e poi PetreIli. intervenivano con durezza assolti da un arbitro propenso a lasciar correre. Al 55' sui tifosi dell'Olimpico è caduta una autentica doccia fredda con I1 colpo di testa dello stesso Rossi, che precedendo Pulici in uscita, portava il Como in vantaggio. Sugli spalti si sviluppava una vivace contestazione nei confronti dei blancoazzurri. Dalla curva Sud si levava il coro impietoso: «Serie B, serie B». Per i biancoazzurri è stato t.n momento difficile. Forse al Como è mancato il coraggio di vincere, ma soprattutto l'esperienza per controllare la favorevole situazio¬ ne. La Lazio ha quindi avuto il tempo di assorbire lo choc. Punta nell'orgoglio e trascinata da un generoso Chinaglia, la squadra romana reagiva vigorosamente. Con l'innesto di Ferrari al posto del- l'evanescente D'Amico, ma soprattutto sfruttando la spinta di Re Cecconi (il migliore in campo) e di Lopez ravvivatosi improvvisamente, la squadra romana si produceva in una pressante offensiva che veniva premiata dal pareggio siglato da Garlaschelli. Un merito particolare nella marcatura biancoazzura spetta a Chinaglia che ha saputo «trovare" alla perfezione il compagno in area. Trascorrevano appena tre minuti e Ferrari, toccando il suo primo e unico pallone della partita, con una mezza rovesciata di rara potenza infilava a fil di traversa. Il Como accusava nettamente il colpo. Si disuniva e la Lazio riusciva a portare altri consistenti pericoli alla rete difesa da Rigamonti. Ma senza la strepitosa parata di Pulici I lariani avrebbero potuto portarsi via almeno un pareggio più che meritato. Mario Bianchini Roma. Acrobatica rovesciata di Giorgio Chinaglia contrastato dal comasco Garbarini

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