Gli "spalatori,, giganti in esposizione a Verona di Renzo Villare

Gli "spalatori,, giganti in esposizione a Verona Aperto ieri il tredicesimo Samoter Gli "spalatori,, giganti in esposizione a Verona Mille espositori, di venti Paesi, presentano i nuovi modelli di macchine movimento terra e da cantiere - Le novità Fiat-AJlis (Dal nostro inviato speciale) Verona, 1 febbraio. Il tredicesimo Samoter, che si concluderà domenica 8 febbraio, è stato aperto stamane a Verona alla presenza del presidente del Senato, senatore Spagnolli, e con la partecipazione delle autorità regionali, provinciali e della città. Negli interventi è stato rilevato il ruolo traente della rassegna, alla quale partecipano quest'anno oltre mille espositori di venti Paesi, con macchinari il cui valore supera i centocinquanta miliardi dì lire. Al primo Samoter del 1964 l'area di esposizione era di cinquantamila metri quadri; oggi è di duecentocinquantamila. La caratteristica tecnologica della manifestazione — che ha come supporto il confronto internazionale, la ricerca applicata, l'innovazione continua, la conoscenza e l'informazione — sì è dunque quintuplicata in poco più di dieci anni anche se crisi e recessioni economiche hanno colpito particolarmente i Paesi più industrializzati. Sono stati questi momenti congiunturali a colpire particolarmente i settori del movimento terra e delle macchine da cantiere, strettamente legate all'edilìzia. E l'edilizia, in Italia, non va bene. Negli ultimi due anni la flessione è stata del 35 per cento. Tradotta in cifre, significa che, contro un fabbisogno medio di 450 mila alloggi per anno, ne sono stati costruiti 155 mila nel 1974 e poco più nel 1975. Anche il mercato estero del settore è andato l'anno scorso meno bene rispetto al '74 con un rallentamento nell'incremento delle importazioni e delle esportazioni. Contro aumenti, rispettivamente, del 25,6 e del 62,2 per cento nel 1974 sul 1973, nei primi sei mesi del 1975 e sullo stesso periodo del 1974 si sono registrati miglioramenti del 6,5 e del 48 per cento. Alla luce di questi risulta ti e su previsioni ancora negative almeno per la prima parte del '76, sì è insistito molto nel corso dei diversi interventi sulla necessità «indilazionabile e urgente» di risolvere la crisi politica. Le possibilità future e le difficoltà che il settore delle macchine movimento terra sta attraversando sono state al centro di uno schietto dibattito con il dottor Pittaluga, direttore generale e amministratore delegato della Fiat-Allis, l'impresa costituita nel gennaio 1974 tra la « Fiat Macchine Movimento Terra » e l'americana « Allis Chalmers » con un capitale di 220.000.000 di dollari, al quale la Fiat partecipa per il 65%. « Nel 1975 — ha detto Pittaluga — la Fiat Allis ha fatturato circa 674,5 milioni di dollari (oltre 500 miliardi di lire) contro 520 del '74 (350 miliardi di lire). La produzione degli stabilimenti di Lecce e Grugliasco, di Essendone in Gran Bretagna, di Deerfield e Springfield negli Stati Uniti, di San Paolo e Belo Horizonte in Brasile, è stata complessivamente di 14.000 macchine. L'organizzazione di vendita e assistenza copre 125 Paesi e i dipendenti sono undicimila. Delle macchine prodotte negli stabilimenti taliani (oltre seimila) il settanta per cento è stato esportato, una percentuale elevatissima che dimostra la qualità del prodotto e favorisce notevolmente i conti valutari del Paese ». Al Samoter, la Fiat-Allis presenta nel padiglione della Federconsorzi due importanti novità: il caricatore gomma¬ to 945-B da 352 cavalli, novità assoluta per il mercato italiano, e il Dozer 41-B da 550 cavalli, attualmente il più grande costruito nel mondo. Il primo si inserisce al vertice dei caricatori gommati del gruppo, con notevoli miglioramenti tecnologici rispetto al modello precedentemente commercializzato negli Stati Uniti; il secondo è stato anch'esso arricchito di più moderne caratteristiche tecniche, con aumento di peso da 47.000 a 48.500 chili. In ambedue i modelli sono stati particolarmente curati il posto guida e l'insonorizzazione, nel tentativo di rendere meno faticoso il lavoro dell'operatore. Questi due nuovi modelli si affiancano alla gamma già esistente dì macchine movimento terra della Fiat-Allis costituita da oltre trenta modelli base che vanno da 45 a 550 cavalli di potenza. Renzo Villare

Persone citate: Pittaluga, Spagnolli