NOVARA E GENOA, UN PUNTO IN PIÙ

NOVARA E GENOA, UN PUNTO IN PIÙSerie B - Il Catanzaro clamorosamente sconfitto dal Varese NOVARA E GENOA, UN PUNTO IN PIÙ Giusto pareggio nel nuovo stadio novarese - Un gol per parte nel finale della partita: prima ha segnato Conti per i liguri, poi ha pareggiato, dopo due minuti, su rigore, l'azzurro Marchetti - La divisione della posta diminuisce la distanza delle due squadre dalla capolista (Dal nostro inviato speciale) Novara, 25 gennaio. La tradizione favorevole e lo stimolo dell'esordio in campionato nel nuovo stadio di viale Kennedy non sono bastati al Novara per vincere la partitissima con il Genoa. L'incontro si è concluso con un giusto risultato di 1-1 ma da una parte e dall'altra non mancano le recriminazioni per altro abbastanza giustificate. 1 rossoblu liguri (oggi in maglia bianca) si sono trovati la partita in mano a otto minuti dal termine per il gol a sorpresa messo a segno abilmente da Conti e si mordono i pugni per non aver saputo amministrare prudentemente il risultato in quell'ultimo pizzico di minuti facendosi balordamente sfuggire quella che sarebbe stata la prima vittoria esterna, non certo rispondente all'andamento del gioco ma pur sempre preziosissima. Gli azzurri di Giorgis dal canto loro debbono accettare serenamente il pareggio come estremo rimedio ad una situazione peggiore ma non possono dimenticare che quando il risultalo era ancora in bianco sono stati loro a mancare con Piccinetti la più clamorosa e invitante delle pallegol. Passare nello spazio di pochi minuti dalla possibile vittoria allo spettro della sconfitta in casa, per rimediare poi a sei mimiti dalla fine solo con la spinta di un pur legittimo calcio di rigore messo a segno da Marchetti, non è stata un'esperienza molto simpatica per i novaresi che sul plano dell'impegno, della costanza offensiva, della complessiva generosità di comportamento avrebbero forse meritato qualcosa di più rispetto agli avversari. Il Novara voleva vincere e sia pure non gettandosi sconsiderevolmente all'offensiva ha agito di conseguenza, mantenendo sempre l'iniziativa e costringendo la retroguardia genovese ad un estenuante lavoro di tamponamento, accompagnato sovente da entrate piuttosto arcigne. Interventi che hanno indotto l'arbitro Bergamo a mostrare il cartellino giallo dell'ammonizione prima a Croci poi a Mendoza, quindi a Cìampoll, seguito nella ripresa da Conti per proteste e dal novarese Rocca. Il Genoa badava soprattutto a non perdere ed ha impostato una partita estremamente prudente, lasciando spesso il centravanti Pruzzo solo in avanscoperta e sovente soverchiato dal vecchio Udovicich in stupefacenti condizioni di forma. Il « Nini » con il valido aiuto degli altri compagni della difesa ha chiuso ogni varco ai pochi tentativi di contropiede dei liguri consentendo alla squadra di gravitare per tutti i primi 45 minuti all'offensiva alla ricerca della clamorosa affermazione. Purtroppo, anche se i sostituti Lugnan e Giannini non hanno in complesso deluso, l'assenza dell'esperto Ferrari a centrocampo e quella del giovane Salvioni in appoggio alle due punte Fiaschi e Piccinetti si sono fatte sentire. Per questo la prevalenza del Novara per tutto il primo tempo non ha portato a risultati concreti. Un'azione personale di Marchetti al 9' interrotta da un ruzzolone in area dopo aver tentato un dribbling di troppo, un tiro di Piccinetti troppo centrale parato da Girardi al 16', un attimo di ritardo di Marchetti nel tentare di deviare in porta una punizione di Rocca al 35' testimoniano della pressione novarese interrotta solo da qualche tiro di alleggerimento di Pruzzo e di Mendoza e da una bella occasione per l liguri sprecata a lato da Castronaro dopo un bello scambio con Conti. Dopo il riposo il Novara ha sfiorato ancora il gol con Fiaschi al 48', ma poi si è progressivamente afflosciato, mentre il Genoa cresceva di tono incominciando a mostrarsi più frequentemente nell'area avversaria. A questo punto Lamberto Giorgis ha giocato una carta un po' rischiosa ma giustificata dalle circostanze: ha rimandato negli spogliatoi lo stanco Giannini e lo ha rimpiazzato con una terza punta, l'estroso Galli, il quale ha dato all'offensiva degli azzurri quella spinta che con maggior fortumi avrebbe potuto sbloccare il risultato. Simoni ha immediatamente risposto mandando in campo Mosti al posto di Croci e incaricandole proprio del controllo del numero tredici avversario. Tuttavia il primo spunto di Galli ha offerto al Novara la possibilità di andare in gol. L'ex modenese ha rubato la palla di testa a Castronaro, ha stretto al centro servendo poi Piccinetti sulla sinistra. Il centravanti — si era al 70' — ha colto male il rimbalzo del pallone ed ha mandato altissimo da favorevole posizione riscattandosi a metà due minuti dopo con un gran tiro da fuori area finito poco oltre l'incrocio dei pali. La doccia fredda del gol genoano ha interrotto purtroppo questo brillante momento del Novara. Sulla tre quarti destra Menichìni ha contrastato con un fallo all'82' una discesa dì Mariani che sostituiva con molta generosità (ma ovviamente non con lo stesso rendimento) il capocannoniere Boncl, squalificato, Arcoleo sì è incaricato dì battere la punizione con un lungo spiovente che è finito nel settore opposto dell'area di rigore dove era appostato Bruno Conti. L'ex romanista ha agganciato disinvoltamente la sfera a mezz'aria, ha aggirato elegantemente Menìchlni e di sinistro, dopo averlo invitato all'uscita con una finta, ha battuto imparabilmente sul tempo Garello. Un gol trovato, indubbiamente, ma un bel gol al quale il Novara ha reagito cercando subito rabbiosamente l'occasione per il riscatto mentre il Genoa non riusciva ad adeguarsi immediatamente alla nuova situazione che avrebbe richiesto una arcigna chiusura di ogni varco agli avversari rinunciando per gli ultimi minuti a qualsiasi velleità offensiva. I liguri, invece, si sono lasciati cogliere in contropiede mentre si stavano proiettando in attacco e Mosti è stato costretto a salvarsi in fallo laterale. Nella rimessa è nato, all'Si', un esatto traversone dell'ottimo Marchetti per Fiaschi, appostato in area, e mentre il numero 7 novarese si accingeva a controllare il pallone. Rosato da tergo lo ha messo a terra. Rigore inevitabile e dopo qualche momento teso — soprattutto per un lancio di agrumi dalla gradinata del tifosi rossoblu, uno dei quali ha colpito il novarese Rocca — Marchetti ha potuto mettere a segno dal dischetto il gol del pareggio con una gran botta di destro che ha mandato la palla a picchiare sotto la traversa prima di finire nel sacco. Gianni Pignata Novara: Garella; Veschetti, Me nichini; Viviani, Udovicich, Lugnan; Fiaschi, Rocca, Piccinetti, Marchetti, Giannini (Galli dal •65). Genoa: Girardi; Ciampoli, Croci (Mosti dal '65); Campldonlco, Rosato, Castronaro; Conti, Mendoza, Pruzzo, Arcoleo, Mariani. Arbitro: Bergamo. Reti: Conti (G.) all'82'; Marchetti (N.) su rigore all'84'. Spettatori 17 mila circa, di cui 14.243 paganti per un incasso di 48 milioni 400 mila lire. Contrasto fra Lugnan e Arcoleo («La Stampa» - P. De Marchisi

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