Sequestro Ovazza, chi c'è dietro al "terzetto d'oro,, sospettato?

Sequestro Ovazza, chi c'è dietro al "terzetto d'oro,, sospettato? Le indagini su Rolando Pelizza, Anna Presutto, Pietro Patti Sequestro Ovazza, chi c'è dietro al "terzetto d'oro,, sospettato? Affari di miliardi, speculazioni, traffici illeciti: ma chi tirava le fila? Chi c'è dietro al «re Mida» di Chiari, Rolando Pelizza, 38 anni, sposato e padre di due figli, nipote del pittore ottocentesco Pelizza da Volpedo, da alcuni giorni in carcere a Torino con l'accusa di aver favorito la latitanza del Brandestini e col sospetto di essere uno dei ceorveaii-organizzatori del sequestro Ovazza? Porse la mafia, forse «cosa nostra», o forse nessuna organizzazione losca. I carabinieri, ptr il momento, completa- no il ritratto di questo personaggio complesso, scavando nel suo passato e cercando di individuare le fonti dei suoi improvvisi e vertiginosi guadagni. Poi sarà il magistrato, Livio Pepino, a dire che cosa c'entra Rolando Pelizza con l'istruttoria sul rapimento della signora Ovazza, e con lui che cosa c'entrano la commerciante Anna Presutto e Pietro Patti, l'uomo che sarebbe legato al clan dei marsigliesi. A Chiari, cittadina di 16 mila anime, tutti sono d'accordo su un punto: i miliardi di Pelizza venivano da colossali partite di giro sicuramente illecite. Ma aggiungono: «Anche lui, così esperto nel manovrare i prestanome forse era a sua volta un prestanome. Pelizza non ha l ; statura del capo, del "cei ^ello", e tantomeno in fatto di sequestri. Se ha a che fare col caso Ovazza, dev'esserci qualcuno alle sue spaUe. Quasi sicuramente è stato scelto: ma da chi?». Con le ipotesi, però, non si fanno le istruttorie. Lo sa bene il sostituto procuratore della Repubblica, Pepino, che non è affatto convinto di aver messo le mani sui presunti organizzatori del clamoroso sequestro. «E' un'indagine che corre parallela a quella, vera e propria, del rapimento. Indaghiamo perché questo è il nostro dovere, ma i risultati, se mai ve ne saranno, sono lontani». Dunque, per concludere: Pelizza, Presutto e Patti sono in carcere per favoreggiamento di Brandestini (ricercato, nel '74, per un tenta¬ to omicidio). I loro eventuali legami con Brandestini ricercato per il sequestro di Carla Ovazza non sono affatto provati. Il colossale giro di miliardi, di traffici di valuta, di speculazioni edilizie — nel quale il terzetto sarebbe implicato — potrebbe integrare altri reati. Ma di qui ad affermare che i tre «personaggi d'oro» hanno finanziato il sequestro (e l'avrebbero fatto con assegni e cambiali, ciot; j i paultncciC(dgcon le loro firme, gli iiine- rnui!) il passo è grande, anche sse non impossibile. P

Luoghi citati: Chiari, Torino, Volpedo