PAREGGI DI CATANZARO, GENOA E NOVARA

PAREGGI DI CATANZARO, GENOA E NOVARA Serie B - Gli azzurri non sanno approfittare dell'incontro casalingo PAREGGI DI CATANZARO, GENOA E NOVARA A Palermo, rossoblu in vantaggio al 40' con Pruzzo - Arrembaggio dei rosaneri che pareggiano al 67' con Barbana in seguito a punizione "inventata" dall'arbitro Gussoni - Ma il direttore di gara ha poi sorvolato su un fallo da rigore in area genoana - Il pareggio soddisfa i liguri (Dal nostro inviato speciale) Palermo, 11 gennaio. Un Genoa costretto all'umiltà, obbligato ad un'affannosa difesa per tamponare l'arrembante ma disordinata pressione del Palermo trovando ben raramente lo sbocco per 11 contropiede e purtuttavia capace di sfiorare la clamorosa vittoria alla « Favorita », grazie all'unica palla-gol abilmente sfruttata da Pruzzo. In seguito alla prodezza del centravanti, andato a rete a cinque minuti dall'intervallo, i liguri — oggi in maglia bianca — hanno tenuto in scacco i rosanero siciliani fino a metà della ripresa. Si sono poi fatti raggiungere, al 67', nel più banale dei modi: una punizione dal limite toccata da Magherini per Barbana, che ha battuto imparabilmente Girardi con una gran stangata a mezz'altezza. L'unico guaio è che il fallo su Magherini che ha provocato l'Intervento di Gussoni, mi è parso, dalla tribuna, un nor¬ male contrasto di gioco: l'arbitro, forse coperto, ha interpretato con la massima severità la caduta di Magherini in duello con Campidonlco, anche se l'Interno sinistro siciliano ha dato l'impressione di aver abilmente accentuato la scena. Questa discutibile decisione arbitrale è stata tuttavia bilanciata, pochi minuti dopo, da un'altra errata valutazione del signor Gussoni, che non ha ritenuto passibile del « penalty » un atterramento di Barbana ad opera di Mosti, malgrado le veementi proteste dei siciliani. I conti, insomma, tornano e contribuiscono a far si che il risultato della partita possa definirsi sostanzialmente giusto. Il Genoa voleva un punto a tutti 1 costi in questa trasferta siciliana e perciò ha badato al sodo, lasciando perdere lo spettacolo, tanto più che l'assenza di Bonci — sostituito con molta buona volontà, ma con scarsi ri¬ sultati pratici, dal fraglie Mariani — lasciava In pratica sulle spalle di Roberto Pruzzo tutto il peso del contropiede. Una gara guardinga, senza avventure, affidata soprattutto ad una difesa stretta, arcigna, disposta a mandare il pallone in tribuna ed a largheggiare nei calci d'angolo piuttosto che esporsi Le note migliori della giornata sono venute, per 1 liguri, dal sempre sicurissimo Ciampoll e dal buon rientro di Campidonlco, oltre che da qualche paratamiracolo di Girardi, ma sotto il profilo dell'impegno e dell'efficacia nel lavoro di tamponamento, non si può dire che alcuno fra gli uomini di Simoni abbia deluso. Sul fronte opposto, quello di attacco, il Genoa, salvo la zampata di Pruzzo ed un palo di balorde spingardate a lato di Mosti, non è praticamente esistito. Una rinuncia all'offensiva: in parte dettata dalla prudenza, ma in parte forse maggiore resa obbligatoria dalla generosa aggressività del Palermo, che sul piano della quantità, se non su quello della qualità, ha sfornato offensive su offensive. Girardi, portiere genoano, e stalo costretto già alla prima prodezza dopo quattro minuti di gioco da una gran stangata di Novellini, neutralizzata in due tempi e si è ripetuto al quarto d'ora su una manovra di Novellini e Barbana in seguito ad una punizione calciata da Magherini. I liguri si sono fatti vivi all'8' con un contropiede di Conti balordamente concluso e si sono ripetuti al 36' con un'altra conclusione sballata di Mosti, assoggettandosi per tutto il resto del tempo a tamponare affannosamente l'insistente pressione dei palermitani. I rosaneri sono andati ancora vicini al gol al 37', ma Ciampoll è riuscito a precedere di un soffio Barbana salvando in angolo. Tre minuti dopo il gol-beffa di Pruzzo. Il centravanti, inspiegabilmente libero al limite sinistro dell'area di rigore, poteva tranquillamente controllare il pallone proveniente da un lungo traversone di Rossetti ed in mezza girata, di sinistro, battere imparabilmente Bellavia, preso in contropiede. Quattro mi¬ nuti dopo Mosti, liberissimo, buttava al vento la palla del 2-0. Nella ripresa, In pratica, si è giocato ad una porta sola e Girardi ha dovuto far miracoli a ripetizione: al 50' su sventola di Magherini, al 54' uscendo a valanga su Barbana, poi su un gran tiro di Novellini. Al 67', come si è già detto, la « punizione » di Barbana ha dato al Palermo un pareggio che in fondo gli stava giusto. Gianni Pignata Palermo: Bellavia; Longo, Cltterlo; Larlni (Chirco dal 38'), Pighln, Pepe; Novellini, Favalli, Barbana, Margherini, Ballatoio. Genoa: Girardi; Rossetti, Mosti; Campidonlco, Ciampoli, Castronaro; Conti, Arcoleo, Pruzzo, Catania. Mariani (Rizzo dal 77'). Arbitro: Gussoni. Reti: Pruzzo al 40', Barbana al 67'.

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