Tifosi-teppisti si scatenano violenze a Roma e Genova

Tifosi-teppisti si scatenano violenze a Roma e Genova Tifosi-teppisti si scatenano violenze a Roma e Genova Gli incidenti sono avvenuti al termine delle partite Roma-Juventus e SampdoriaInter - Numerosi feriti - Sproporzionata nella capitale la reazione della polizia? forse chiuso l'Olimpico per motivi di sicurezza (Nostro servizio particolare) Roma, 11 gennaio. Gravi incidenti sono accaduti oggi al termine della partita Roma-Juventus e, a Genova, alla fine di Sampdoria-Inter. All'Olimpico, si stavano giocando gli ultimi minuti, allorché alcuni tifosi-teppisti hanno cominciato a tirare sbarre di ferro, pezzi di cornicione e oggetti contundenti verso il tunnel che porta negli spogliatoi. Quando il lancio è diventato continuo (secondo alcuni testimoni il campo di gioco non è stato raggiunto), la polizia ha sparato candelotti lacrimogeni verso la curva Sud. Tra il pubblico vi è stato un momento di panico, poi un fuggi-fuggi generale. Mentre i candelotti continuavano a cadere (ne sono stati sparati circa duecento), il pubblico correva verso le uscite, spingendosi e calpestandosi; un candelotto è finito anche nel tunnel degli spogliatoi, riempiendolo di fumo. La partita è terminata con qualche minuto di anticipo (l'arbitro Agnolin però ha detto che è da considerarsi regolare), e i giocatori si sono attardati al centro del campo in attesa che il fumo sparisse dagli spogliatoi. Secondo l'ex arbitro internazionale Antonio Sbardella, « dalla tribuna non si è visto nulla che potesse giustificare una reazione così massiccia da parte degli agenti di p.s. ». La polizia, dal canto suo, sostiene che i tifosi-teppisti della curva Sud stavano distruggendo i ripari che difendono il tunnel degli spogliatoi, mettendo in pericolo l'incolumità dei giocatori. Alcuni episodi accaduti nell'area di rigore della Roma avevano provocato tensione sugli spalti: i tifosi vi avevano ravvisato gli estremi della massima punizione, che l'arbitro però non aveva ritenuto di dover concedere. In base ad un primo bilancio, nei tafferugli è rimasta ferita una ventina di persone, tra cui un maresciallo di pubblica sicurezza; quasi tutti sono caduti o sono rimasti schiacciati dalla folla che scappava dalle gradinate per sfuggire ai gas lacrimogeni. La polizia ha anche precisato che i disordini erano previsti: per questo è intervenuta «con prontezza». Sarebbero stati sequestrati due camion carichi di armi improprie. Nella tarda serata si è poi appreso che non è ini- i probàbile si arrivi addirittura alla chiusura dello Stadio Olimpico per motivi di sicurezza. Una decisione che costringerebbe la Nazionale Under 23, impegnata mercoledì contro i giovani olandesi a Roma, a cercare un'altra sede. A Genova, un teppista è entrato in campo a un minuto dallo scadere dei SO minuti e ha colpito l'arbitro Ciacci, che aveva annullato un gol della Sampdoria. I giocatori hanno bloccato il teppista, ma un migliaio di persone ha dato l'assalto al campo, devastando i gabinetti sotto le tribune, spaccando le panchine, incendiando le reti delle porte e bloccando l'ingresso interno degli spogliatoi. La devastazione (i danni sono ingenti) e l'assedio all'arbitro sono durati sino alle 19,20. A quell'ora, l'Inter ha potuto lasciare Io stadio di Marassi, mentre l'arbitro dacci si faceva medicare il labbro colpito dall'aggressore (denunciato e portato in carcere). Ciacci non avrebbe considerato valida la partita (l'Inter vincerà a tavolino per 2 a 0), il Totocalcio ha già annunciato che di quest'incontro non si dovrà tenere conto nel concorso pronostici. r. s. Roma. La polizia lancia bombe lacrimogene sugli spalti per TUTTI I RISULTATI E LE CRONACHE SPORTIVE disperdere i facinorosi (Tel.) DA PAG. 11 A PAG. 17

Persone citate: Agnolin, Antonio Sbardella, Ciacci

Luoghi citati: Genova, Roma