La Stampa - Consultazione Archivio

Edmonson (e chi è ?) vince in Australia Battuto Newcombe negli "internazionali,, Edmonson (e chi è ?) vince in Australia Il 1976 tennistico si apre con un risultato a sorpresa: Mark Edmondson si è aggiudicato gli internazionali di Australia a Melbourne battendo in finale il favoritissimo John Newcombe che lo scorso anno si era aggiudicato il successo prevalendo in finale sull'americano Jimmy Connors. Gli internazionali d'Australia quest'anno non avevano richiamato tutti i migliori tennisti dato il tardo svolgimento del masters del Grand Prix e la finale di Coppa Davis. Non c'erano Ashe, Vilas, Nastase, Borg, Ramirez, Connors, Solomon ma erano sempre presenti giocatori di ottimo livello internazionale. I favoriti pero erano stati tutti scremati con il susseguirsi del turni eliminatori. La presenza di Newcombe, campione uscente, in finale, sembrava assicurare gli organizzatori sulla continuità dell'albo d'oro con un nome di prima grandezza. Invece in finale ha vinto Mark Edmondson con il punteggio di 6-7, 6-3, 7-6, 6-1. Le note di agenzia parlano solo di un'interruzione del match durante il terzo set per una violenta tempesta di vento. Ma chi è Mark Edmondson? Difficile dirlo. Non figura di certo fra 1 migliori tennisti australiani, e nelle graduatorie Internazionali è ben lontano dai primi centocinquanta giocatori. Gianni Marchetti ed Enzo Vattuone di recente rientrati in Italia da una tournée in Australia hanno detto che ò un giocatore affatto trascendentale, increduli che abbia potuto aggiudicarsi un traguardo così importante. Gli internazionali d'Australia, infatti, con il Roland Garros, Wimbledon e Forest Hills costituiscono il Grande Slam, il pokerissmo di vittorie sognato dal più grandi campioni. « Sembra un Cirillo australiano » dicono Marchetti e Vattuone. Ma forse il vincitore di Melbourne sa mettere a proprio vantaggio le proprie « pazzie ». Cosa che non avviene al simpatico giocatore pugliese recentemente promosso in prima categoria. y. c. Lo sconosciuto Edmonson in azione durante la sua vittoriosa partita con Newcombe