Niente neve e niente slalom di Giorgio Viglino

Niente neve e niente slalom Rinviate le gare di Coppa del Mondo a Garmisch Niente neve e niente slalom Una misera precipitazione non è stata sufficiente a permettere lo svolgimento della gara - Un "mostruoso" calendario di recuperi che concentra tutto a Wengen - Le infelici scelte di località che non sempre hanno l'innevamento garantito - E su queste piste-prati accusate, dovrebbero svolgersi i "mondiali" del '78 (Dal nostro inviato speciale) Garmisch, 4 gennaio. La Coppa del mondo annaspa alla ricerca di mezzi pagando così le proprie scelte leggere che le permettono di scambiare località climatiche per stazioni invernali. Sono scelte motivate, lo sappiamo bene, da ragione di politica sportiva e non certo da simpatia personale, ed è peggio perché è evidente a questo punto che non c'è più ombra di buona fede. Oggi Garmisch ha salvato le apparenze con una nevicata di due centimetri che ha dipinto di bianco montagne verdi come a prin avera, ma non la gara, Il concorso intero. Annullata la libera, rimaniamo tutti qui fino a domani nella speranza di poter far disputare lo slalom e soprattutto nella certezza di pagare per intero conti d'albergo e pranzi al ristorante com'era previsto nel budget del programma originale. Le ultime ore vissute In attesa di che cosa il cielo ci regalava, hanno avuto momenti alterni. Ieri sera verso le undici la pioggia si è trasformata in neve e gli esperti hanno sentenziato: ne avremo per una settimana. All'una smetteva la nevicata e sfarfalleggiavano nell'aria fiocchi radi fino a mattina, insieme con un vento che aumentava sempre più d'intensità. Alle otto i due tracciatori Messner per l'Italia e Messmann per la Germania, erano sul percorso e trovavano quel poco di ghiaccio che si era riusciti a sterrazzare ieri reso tenero dalla neve posatasi sopra nella notte e poi spazzata a mo' di abrasivo dal vento. La pista che ha già un poco invitante color verdastro, non invitava del tutto, anzi respingeva i partecipanti al party sciistico. Alle dieci riunione dei boss della Coppa del mondo, competizione validissima ma gestita come proprietà personale da pochi. Il regolamento dice che di massima una gara deve essere recuperata entro II periodo in cui è ; svista, ma è norma da interpretare con buon senso, poiché ormai siamo alla fine del primo periodo e cor rere di notte non è possibile. Però accade che un recupero immediato comporti lo spostamento In Svizzera, a Wengen, e che ciò torni comodo a un giornalista elvetico che assomma in se stesso funzioni di capufficio stampa, telecronista, giornalista per quotidiani, vice presidente di Coppa del mondo. Dal momento che il presidente del comitato di coppa è francese ma con residenza in Svizzera e di interessi comu¬ ni, ecco partorita la decisione definitiva alla quale gli altri hanno potuto — o forse voluto — soltanto assentire. Domani si prova a fare lo slalom qui, e ci sono cinquanta probabilità su cento. Se si riesce bene, altrimenti il programma diventa il seguente. Martedì mercoledì e giovedì allenamenti di discesa a Wengen. Venerdì prima discesa libera con partenza ripassata al «salto del cane» valida come recupero per Garmisch. Sabato seconda discesa libera su un percorso completo (ma nessuno sa se la parte alta del Lauberhorn è praticabile) valida per il concorso svizzero. Domenica slalom per il Trofeo del Lauberhorn e lunedì slalom per questa gara tedesca che ha l'etichetta di Kandahar. Slitta così a martedì lo slalom gigante di Adelboden e poi tutti di corsa in Francia per rimettersi al passo con il programma. A parte le osservazioni circa gli interessi personali soddisfatti, restano almeno tre critiche di fondo da fare. La prima riguarda la scelta delle località che organizzano. Centri come Kltzbuehel o Garmisch, se vogliono rimanere In questo grande giro, debbono ave- re località di riserva da assimilare almeno una settimana prima, se la situazione neve non è soddisfacente. Figuriamo che per il 78 sono previsti I Campionati del mondo a Garmisch e c'è rischio di farli sull'erba. L'Italia è stato uno del Paesi determinanti nella votazione per assegnare le gare tra la località tedesca e i francesi di Montgenèvre-Serre Chevalier. Dovendo scegliere fra stazioni Invernali para-italiane e questo posto da lupi, non ci sono state esitazioni: viva Garmisch! Ora sorge un sospetto linguistico. I delegati tecnici all'estero Demetz e Dal Lago sono gardenesi di lingua tedesca, Plattner è addirittura di ex cittadinanza austriaca in un momento politico particolare, il successore di Cotelli, Messner, è di Vipiteno, tutta una buona fetta, la più preparata dei quadri federali è altoatesina. Seconda critica di fondo. Le piste di Wengen vengono a risultare decisive per la Coppa del mondo. Si sa che a seconda della neve e delle caratteristiche del tracciati, sono favoriti questo o quel corridore. Chi gradisce il percorso del Lauberhorn, lungo, tortuoso, un po' antico e tanto rischioso, ha già in tasca tanti punti. Chi non ama quel brutto canalino in ombra su cui si disputa lo slalom è fregato in partenza. Il « bonus » assegnato alle combinate falsa non poco la graduatoria di Coppa, ma se poi si finisce per raggrupparne due su tre nello stesso posto, allora la validità della gara a tappe con le sue difficoltà differenziate va a farsi benedire. Terza obiezione, in cinque giorni si assegnano 175 punti vincenti e poi tanti a scalare. Facciamo un esempio: domani sera a Thoeni o a Stenmark viene il mal di pancia e Gros ha vinto la Coppa. Tutto questo è ridicolo, poiché in mancanza delle zone designate a riserva, almeno si poteva distribuire nel tempo questo recupero. Assegniamo pure l'eventuale slalom non effettuato a Wengen, ma la discesa doveva slittare sino ad Avoriaz dove perlomeno la gara ha valore semplice, non per la combinata, e si evitava un cumulo eccessivo. Supponendo che non ci siano mal di pancia e prevedendo che domani qui non si riesca a far nulla, prepariamoci al prossimo turno elvetico. Peccedi, scuro in volto più del solito, sbotta: -Già. vi preparate voi. E noi come ci prepariamo per la miseria? Non si può programmare niente, è uno schifo-. Bella sintesi, proprio uno schifo. Giorgio Viglino Garmisch. Thoeni e Oberfrank si distraggono con la televisione (Telefoto Ap »)

Luoghi citati: Avoriaz, Francia, Germania, Italia, Kandahar, Svizzera, Vipiteno