Liguri fermi a Marassi con un'astuta Ternana

Liguri fermi a Marassi con un'astuta Ternana Liguri fermi a Marassi con un'astuta Ternana Negati due rigori: uno ai rossoblu (su Bonci), l'altro agli umbri (su Moro) (Dal nostro inviato speciale) Genova, 4 gennaio. Un Genoa pari a se stesso solo sotto il profilo dell'agonismo ma non certo come lucidità di manovra e come efficacia sotto rete, si è fatto tenere in scacco, a Marassi, dall'arcigna Ternana di Edmondo Fabbri. La squadra umbra merita certamente di più di quanto non dica la sua scarna classifica ma ovviamente si comporta, almeno per ora, come una parente povera del campionato, facendo grintosamente muro in difesa e a centrocampo, non disdegnando di mandare 1 palloni in tribuna con respinte alla « va là che vai bene » e neppure di sfruttare tutti quei mezzucci perditempo cui un arbitro meno approssimativo del signor Schena non avrebbe oertamente dovuto abboccare. Nella tribuna stampa di Marassi ho sentito maligni commenti sul fatto che sia stato designato, per dirigere una partita del Genoa, un arbitro di Foggia, città la cui squadra è diretta concorrente dei rossoblu nella lotta per la promozione. Ritengo che discorsi del genere siano estremamente pericolosi e mi limito a ritenere valida una sola considerazione: per una partita prevedibilmente difficile come quella di oggi, ci sarebbe voluto un arbitro bravo e soprattutto energico e, Schena non lo è. Il suo è stato un arbitraggio di stile « hellzapopping », zeppo di decisioni contrastanti con la realtà del gioco, infarcito di inutili severità per falli veniali e di assurda tolleranza per altri episodi ben più gravi. L'aver distribuito ammonizioni a piene mani (agli umbri Mastello, Ferrari e Moro e al genoano Bonci) non è bastato ad evitare che l'incontro scadesse sovente a rissa, tanto più che alcuni episodi-chiave hanno avuto proprio 11 signor Schana come protagonista ed indirettamente come incrementatore del nervosismo in campo anziché come « pacificatore », come sarebbe stato nelle sue intenzioni. Al 19' l'arbitro pugliese ha negato un « rigore » al Genoa per una furibonda spallata di Masiello che ha mandato Bonci a ruzzolare fuori campo a pochi metri dalla porta. Al 65' — dopo aver sorvolato, questa volta giustamente, su un plateale ruzzolone di Pruzzo inciampatosi sul pallone — ha ristabilito l'equilibrio negando un penalty anche alla Ternana per un fallo di Arcoleo su Moro, analogo a quello del primo tempo. Una somma di errori che ha finito con lo scatenare un mare di proteste anche nell'occasione in cui il signor Schena, a 14 minuti dal termine, ha visto giusto, annullando un gol di Roberto Pruzzo, di testa su calcio d'angolo. Il centravanti rossoblu, a quanto si è visto dalla tribuna (e le testimonianze raccolte negli spogliatoi confermano questa tesi) avrebbe allontanato con un braccio il portiere Nardln, prima di colpire il pallone e mandarlo in fondo al sacco. Il segnalinee non si è mosso, confermando l'irregolarità dell'azione e, malgrado le escandescenze di Pruzzo, prudentemente « placcato » da Arcoleo prima che ne combinasse qualcuna di grossa, 11 signor Schena ha fatto battere una punizione a favore della Ternana, togliendo al Genoa l'unica possibilità di sbloccare il risultato. A questi episodi salienti della partita, la cronaca spicciola aggiunge ben poco: un gran salvataggio di Rosato al 3' su fuga di Traini in contropiede, un tiro a lato di Pruzzo un minuto dopo da buona posizione una grande stangata di Rizzo a lato al 48'; un'occasione fallita dal ternano Zanolla in contropiede al 55'; una ardita uscita di Nardin sul piedi di Bonci al 68'; una bella parata in due tempi dei portiere umbro al 70' su « fucilata » di Pruzzo su punizione. Per 11 resto il confronto si è spezzettato in scontri da scintille, con Bonci Intimidito dalla grinta di Mastello e Pruzzo virtualmente annullato da quel «marcantonio» di Cattaneo. Imbavagliate, sia pure con qualche rudezza le sue « punte » il Genoa si è Impappinato, ha messo in cruda evidenza l'instabilità del suo centrocampo, malgrado il commovente impegno del « vecchio » Rizzo non sufficientemente sorretto da un Catania più pasticcione del solito e da un Castronaro ben lontano dalla « verve » di due mesi fa. La Ternana, anche se si è fatta più notare per la sua spregiudicata difesa, ha vinto la battaglia soprattutto a centrocampo dove l'ex granata Crivelli, Moro, Vaia ed il « tornante » Bagnato hanno piazzato una cerniera contro cui ogni tentativo costruttivo del Genoa è andato Inesorabilmente a sbattere. La squadra di Edmondo Fabbri non ha neppure rinunciato al contropiede con le « punte » fisse Zanolla e Traini e con improvvisi inserimenti dei difensori e si deve al buon rientro di Rosato, ma soprattutto all'eccellente prova di Arcoleo nel ruolo di « libero » ohe ormai è per lui una nuova pelle, se lo 0-0, deludente ma In fondo ancora positivo, non si è trasformato in qualcosa di peggio. Gianni Pignata Genoa: Girardi; Ciampoli, Mosti; Arcoleo, Rosato, Castronaro; Conti, Rizzo, Pruzzo, Catania, Bonci. Ternana: Nardln; Mastello, Ferrari; Piatto, Cattaneo, Moro; Bagnato, Vaia, Zanolla (Biagini dal1*86'), Crivelli, Traini. Arbitro: Schena.

Luoghi citati: Catania, Genova