Per la bambina costretta a prostituirsi processo alla madre e a otto suoi amici

Per la bambina costretta a prostituirsi processo alla madre e a otto suoi amici Giovedì al tribunale di Pescara con rito direttissimo Per la bambina costretta a prostituirsi processo alla madre e a otto suoi amici Pescara, 4 gennaio. I nove protagonisti della terrìbile vicenda vissuta per oltre un anno da Sabrina, costretta dalla madre, Rosaria Del Calzo, a prostituirsi, saranno processati con lito direttissimo il prossimo 8 gennaio. Questo è l'orientamento del magistrato inquirente, il sostituto procuratore Amicarelli. Gli imputati sono: Rosaria Del Calzo, 28 anni, madre di Sabrina; Luigi Chicchi, 31 anni, muratore, sposato e separato dalla moglie, di Ganzano (Teramo) convivente della madre della ragazzina; Alterino Ramalli, 60 anni, di Mutignano (Teramo); Gino D'Amico, 33 anni, di Pescara; Pasquale Disanto, 42 anni, di Basciano (Teramo); Luigi Pavone, 36 anni, di Pescara; Mario Cimino e Carmine Alonzo, entrambi di 28 anni, di Pineta (Teramo); Nicola Di Cesare, 60 anni, di Pescara. Gli interrogatori dovrebbero cominciare domani pomeriggio, subito dopo, cioè, il deposito del primo rapporto della squadra mobile e della polizia femminile. Si sta indagando per arrivare all'identificazione di tutti coloro i quali dagli intimi rapporti con Rosaria Del Calzo hanno finito per ritrovarsi insieme con Sabrina, di 10 anni. La maggior parte di questi personaggi dovrebbe risiedere in paesi della provincia di Teramo. Sabrina ha già detto quan to sapeva degli uomini che l'hanno «viziata», permetten done l'arresto. Il resto lo do vrebbe dire la madre, ma non lo farà, essendosi resa conto che le poche parole pronunciate in questura, quando vi si è recata all'alba del 2 gennaio per denunciare il suo convivente che l'aveva malmenata, sono state sufficienti per farla finire in carcere se guita da tutte quelle persone che la figlia ha fatto identificare. E' chiaro, ormai, che a far scoprire questo triste ménage di Sabrina è stata proprio la madre, anche se involontariamente. In casa sua, in contrada Piomba, tra Montesilvano e Città Sant'Angelo, la sera dell'I gennaio. Luigi Chicchi organizzò una festa per dieci suoi amici. A una certa ora, il Chicchi con alcuni suoi ospiti usci per una passeggiata. Rientrando sorprese la sua amante abbracciata ad Alterino Ramalli. Si infuriò e cominciò a picchiare Rosaria. Per sottrarsi alla furia dell'amante, la Del Calzo fuggì, presentandosi prima in ospedale per le medicazioni, poi ih questura. Alla Mobile si sapeva da tempo di quanto av- veniva in casa Del Calzo. Mancavano però le prove. Ma ieri l'altro, quando Rosaria si è spontaneamente presentata, ti inquirenti, il dottor Cosen- tino, l'ispettrice Di Giovanni e l'assistente Cicerale, hanno interrogato la donna a fondo. Ci sono volute 48 ore, ma alla fine, la Del Calzo sì è lasciata sfuggire qualcosa. Successivamente Sabrina ha parlato e per i «carnefici» — come sono stati definiti dal magistrato — si sono aperte le porte del carcere. Antonio Buccilli Pescara. La bambina Sabrina Del Calzo

Persone citate: Alterino Ramalli, Antonio Buccilli, Carmine Alonzo, Gino D'amico, Luigi Chicchi, Luigi Pavone, Mario Cimino, Rosaria Del Calzo