"Gli impianti nucleari seno dannosi al riso"

"Gli impianti nucleari seno dannosi al riso" Nel Vercellese polemiche più aspre "Gli impianti nucleari seno dannosi al riso" Preoccupa l'acqua utilizzata per raffreddare gli impianti: non ce n'è abbastanza e una volta rimessa in circolo sarebbe troppo calda iDl t iit ild iDal nostro inviato speciale) Vercelli, 28 febbraio. Mentre la Regione sta cercando le due localizzazioni da indicare al governo per i due gruppi elettronucleari da 1000 MW ciascuno (da raggruppare in una centrale unica o dividere in due centrali, non si sa ancora bene, ma è più probabile la prima ipotesi, tenuto conto dei costi) il movimento di opinione contraria ad una nuova installazione nella zona di Trino si fa sempre più forte. Da qualche mese, poi, sono comparsi impianti di perforazione con i quali geologi e tecnici sondano i terreni e c'è già stata addirittura una denuncia al pretore di Trino perché l'ingresso nei terreni, sia pure con regolare ordinanza prefettizia, non è avvenuto in modo regolare. Un «Comitato di difesa contro l'insediamento di nuove centrali nucleari nella zona» ha già ottenuto circa 3 mila firme «di tutte le categorie sociali» dicono i promotori che si definiscono «apolitici e senza gerarchia». Ma oggi, alla conferenza stampa a Livorno Ferraris erano presenti solo proprietari agricoli e si è parlato solo dei danni temuti della centrale. Obiezione fondamentale: il riso qui prodotto contribuisce con più di 100 miliardi l'anno all'attivo della bilancia dei pagamenti. Proprio oggi che si guarda di nuovo all'agricoltura come ad un polo di sviluppo dell'economia italiana dobbiamo rischiare la crisi di una delle zone più fertili del Piemonte? Queste cose le hanno dette il geom. Busto, il dott. Dellarole, ring. Vecco. «Siamo tenuti all'oscuro di tutto — lamentano —, le trivellazioni si estendono fin verso Crescentino, Palazzolo, Castellapertole, Darola, Fontanetto; se il Comune di Trino a suo tempo si è detto non contrario all'insediamento, gli altri non si sono espressi. Discutiamone, non siamo pregiudizialmente contrari alle centrali nucleari, ma insomma, pensiamoci bene prima di imbardarci in questa impresa». Il problema è l'acqua. L'hanno illustrato il direttore del consorzio Ovest Sesia, ingegner Viazzo, e il professor Buffa. Intanto c'è una grande discordanza di dati: qualcuno parla della necessità di 100 metri cubi d'acqua al secondo per il raffreddamento delle centrali, l'Enel afferma che ne bastano 2. Pare che il Po non sia più in grado di fornire acqua, ma chi pensa al canale Cavour, sostengono i due tecnici, sbaglia. La sua portata massima è di 100 metri cubi al secondo, quindi prelevarla significherebbe privare tutto questo comprensorio agricolo, ihe si estende su una sessantina di comuni e frazioni, con 93 mila ettari coltivati. E anche ammesso che si potesse prelevarla, poi bisognerebbe restituirla e gli altri canali non sarebbero in grado di recepirla. Poi c'è il problema del riscaldamento: «A quanti gradi sarà reimmessa nei canali l'acqua utilizzata?». Nel mese di luglio in risaia si raggiunge la temperatura ambiente, cioè si arriva ai 27-29 gradi. «I giapponesi hanno dimostrato che a 33 gradì l'acqua uccide il riso. Come si potrà stare al disotto di questo limite?». Sono tutte domande che attendono risposta dai tecnici e che verranno poste ufficialmente in un convegno annunciato per la fine di marzo o primi di aprile. La linea di tendenza di questo comitato è, comunque, press'a poco, la seguente: «Non siamo contrari alle centrali, ma fatele altrove». E' anche stata lanciata un'idea: perché non prendere in considerazione la Baraggia? In fin dei conti, per tenerla in vita, nel sento agricolo, occorre un impianto di irrigazione a pioggia preventivato in due | miliardi e mezzo e che non si sa quali risultati potrà dare. Questa proposta, se portata avanti, è destinata a scatenare polemiche e conflitti. Perché tutti sono convinti che j senza energia elettrica non si può andare avanti, ma tutti chiedono che le centrali siano fatte fuori dai propri confini. Domenico Garbarino

Persone citate: Baraggia, Busto, Cavour, Dellarole, Domenico Garbarino, Vecco, Viazzo

Luoghi citati: Comune Di Trino, Crescentino, Livorno Ferraris, Piemonte, Trino, Vercelli