Storia d'un rapimento in sospetto di oscenità

Storia d'un rapimento in sospetto di oscenità PRIME VISIONI SULLO SCHERMO Storia d'un rapimento in sospetto di oscenità La orca, di Eriprando Vi-1 sconti, con Michele Placido, Rena Niehaus, Flavio Bucci, Bruno Corazzari. Italiano, colore. Sono cose che possono succedere tra rapite e rapitori. Propiziato da un colpo di fulmine, un totale rovesciamento di situazione. Non più violenza e vessazione, ma tenerezza e idillio. Alice, una giovane sequestrata da una banda di sprovveduti, giace legata su un sordido letto. Michele, il suo carceriere, fruga per ozio nella borsa di lei: ne escono, insieme coi romanzo « Horcynus Orca », fotografie a colori che riproducono incantevoli paesaggi dei mari del Sud, un veliero, l'immagine della ragazza nuda, libera e felice... Per Michele è l'« apriti Sesamo »: il suo passato di "bravo ragazzo, pescatore in Calabria, avanti che l'abietta industria del crimine lo coinvolgesse a Pavia, rifluisce nel suo cuore con impeto palingenetico. E' un altro. Scioglie Alice, e le si china reverente come alla miglior parte di se stesso. Caduta la maschera della violenza, rimossi gli odiosi mezzi di coercizione, la squallida cascina dov'era stata rinchiusa la sequestrata si trasforma in un felice universo a due: due anime si sono incontrate. Ma fino a quando? Di fuori, la delinquenza trova la sua sanzione. Braccati e circondati, i complici inesperti si arrendono alla polizia, che penetrata nella cascina chiede a Michele di fare altrettanto. In pochi attimi che risolvono del destino, Michele consegna la pistola alla ragazza, attirandosi il di lei furente disprezzo (« Sei una carogna, un morto di fame! ») e, che è peggio, una pallottola che lo uccide. Eriprando Visconti, non da oggi, mostra dì av^re muiie delle qualità che fanno il regista: la buona idea germinale, il senso plastico dell'im¬ magine, l'occhio alacre, inquieto del pittore che rende vibrante ogni inquadratura. Gli difetta se mai il senso della compagine narrativa, stretta in un ritmo necessario e irrecusabile. La orca, fra tante cose buone, flette e divaga quando meno dovrebbe. Ma guardiamo al positivo, cui appartiene anche la scelta dei protagonisti Rena Niehaus e Michele Placido, che cosi diversi l'uno dall'altro rendono meglio ragione dell'incantamento che li prende. 1. p. ★ ★ Black Christmas di Robert Clark con Olivia Hussey, Keir Didlea, John Saxon. Stati Uniti, colori. Suspense. Capitol. (s.c.) Maniaco assassino in collegio femminile: tema, ambiente e personaggi non sono nuovi al cinema che ama fondere i brividi del poliziesco con quelli dell'horror film. Ma il regista Robert Clark è riuscito a confezionare un prodotto di corretto artigianato con qualche sequenza d'effetto e un finale carico di beffarda e maligna ironia. Mancano due giorni a Natale: un pensionato per studentesse è semideserto. Sono rimasti i proprietari con figlie e governante, alcune ragazze che non trascorrono in famiglia le vacanze. La prima a scomparire misteriosamente è la più giovane del gruppo. Le indagini della polizia non danno risultati. Fallisce anche la caccia all'uomo a cui partecipa l'intera comunità. Nessuna traccia dell'omicida 0 della ragazzina. Né diversamente poteva essere. Il folle, infatti, sta nascosto nel collegio. Gli appassionati di giallistica cinematografica angloamericana troveranno una quantità di riferimenti con altri medio-prodotti del genere. Nel cast tre attori noti e 1 professionalmente efficienti: j John Saxon, ex giovane proI mettente del cinema americaj no, Keir Dullea, l'astronauta i di 2001: odissea nello spazio. I e Olivia Hussey, la Giulietta ; di Zeffirelli.

Luoghi citati: Calabria, Pavia, Stati Uniti