Il gen. Fanali ha spiegato al giudice com'è avvenuta la scelta degli aerei di Fabrizio Carbone

Il gen. Fanali ha spiegato al giudice com'è avvenuta la scelta degli aerei Indagini sugli scandali Lockheed, Selenia, Page, Northrop Il gen. Fanali ha spiegato al giudice com'è avvenuta la scelta degli aerei "L'Hercules era imbattibile — ha detto l'ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica — non capisco perché poi le trattative durarono 3 anni e furono pagate tangenti dalla Lockheed" Roma, 27 febbraio. Se è vero quanto afferma l'ex capo di Stato Maggiore della aeronautica, generale Duilio Fanali, interrogato oggi per la seconda volta dal magistrato che conduce l'inchiesta sullo scandalo Lockheed, le « bustarelle » per la vendita dei quattordici aerei Hercules C-130 sono state pagate come corruzione pura e semplice da parte di Camillo Crociani ai pubblici ufficiali italiani. Non c'erano concorrenti che potevano contrastare lo affare della multinazionale americana. « Esaminammo le possibilità — ha detto il generale in pensione — e ci accorgemmo che VHercules era imbattibile. In teoria c'era un aereo di costruzione francotedesca, il Transalt, che poteva competere ma era già un modello sorpassato. Quanto poi al Fiat G-222, non volava ancora. Facemmo presenti le nostre valutazioni nell'ambito del comitato dello Stato Maggiore che poi riferì all'allora ministro. Era il 1969. A questo punto non capisco perché le trattative durarono 3 anni e la Lockheed dovette pagare 120 mila dollari per ogni aereo come tangente per assicurarsi la commessa ». Queste dichiarazioni Fanali le ha fatte ai giornalisti presenti a Palazzo di giustizia nell'intervallo del suo interrogatorio come testimone. Il generale scarica ogni responsabilità. Allora si può arrivare ad una ipotesi per capire come e perché ci fu la corruzione. Quando il gruppo Crociani-Lefebvre venne a conoscenza dell'intenzione da parte del ministro della Difesa di acquistare nuovi aerei si fece avanti. Lefebvre era il rappresentante italiano della Lockheed e mise in agitazione la compagnia americana spiegando che l'affare non era sicuro. Crociani si mosse invece in direzione dei politici, promettendo milioni se le trattative fossero andate per le lunghe E' una ricostruzione dei fatti che appare oggi la più plausibile. Appare evidente comunque che i mediatori CrocianiLefebvreAntonelli-Fava non avevano nulla da mediare. Così come non era necessario il loro intervento perché la Selenia riuscisse a vendere radar allo Stato italiano, dal momento che era una industria privilegiata, in parte proprietà dello Stato stesso. Siamo ad una fase di rallentamento delle indagini che, in tre canali paralleli, hanno aperto uno squarcio su un modo disonesto di guadagnare centinaia di milioni. Ilario Martella ha continuato per tutto il giorno a interrogare testimoni sul caso degli aerei Lockheed. Michele Lo Piano ha sentito l'attuale presidente della Selenia, Chiomenti, indiziato di reato per lo scandalo che riguarda questa società del gruppo Iri. Giovanni Destro sta esaminando il materiale sequestrato alla Page Europa, la consociata della Northrop, accusata di aver fatto « pagamenti impropri » per 600 milioni di lire. Vediamo le novità di oggi. «Lockheed»; in attesa di partire per Washington, dove potrà incontrarsi con gli uomini della società americana disposti a parlare. Martella ha interrogato di nuovo Sergio Salieri, l'ex sindaco de di Mazzano Romano, amico personale e segretario di fiducia di Camillo Crociani. Il magistrato ha voluto sapere particolari sulle amicizie dell'ex presidente della Finmeccanica nell'ambiente politico e militare. Ha chiesto date, fatti e riferimenti precisi sugli ultimi spostamenti del Crociani, prima della fuga dall'Italia. Salieri ha risposto alle domande Come testimoni sono stati ascoltati il portiere della casa di Crociani ai Parioli, via Barnaba Oriani, e un terzo autista. Hanno potuto dire ben poco. Le sorprese su Camillo Crociani non vengono dagli interrogatori, ma dalle ricerche sui suoi conti ban cari e sulle società di comodo da lui fondate. La prima è che l'ex capo della Finmeccanica non ha lasciato un soldo nelle banche italiane. La seconda — che valu per capire la portata dei suoi beni — è la scoperta di una ennesima società, emanazione di un gruppo svizzero, che aveva acquistato appartamenti e case per un valore dichiarato di 450 milioni. Continua il riscontro degli assegni e degli accrediti bancari del clan Crociani. La Banca Nazionale del Lavoro ha reso noto che i milioni che Ovidio Lefebvre teneva presso questo istituto furono spostati in Messico in modo legale, perché il professore è residente in quel Paese e poteva farlo. La stessa banca dice che le ricevute del passaggio non sono sparite ma risultano in archivio. vpfcgrd1gnnd'gcvunfdclcp Sul conto del professor Ovidio si sono appresi nuovi particolari che smentirebbero forse la voce delle sue nozze con Maria Fava. Il personaggio, sfuggito anche lui all'arresto, si sposò per la seconda volta a Terni il 31 agosto 1972 con una vedova di origine ungherese ma brasiliana di adozione: Adelle Gollner. Ovidio mantenne la residenza a Terni dal 13 gennaio '71 fino all'estate scorsa (7 lugilo '75). La residenza nella città umbra gli servì per divorziare dalla prima moglie, ungherese, sposata a Roma nel '38. Per quattro anni Lefebvre era cittadino italiano a tutti gli effetti ma non pagava tasse. Nel gennaio '71, quando si stavano concludendo le « trattative » per l'affare Lockheed, risultava residente in Italia. Domani sarà interrogato in carcere Vittorio Antonelli, il legale intimo di Crociani unica persona che sta scontando a Regina Coeli le colpe della corruzione. Antonelli sarà interrogato anche da Michele Lo Piano, il sostituto procuratore che indaga sulla Selenia. Selenia: l'indagine sta portando ai primi risultati. Ieri sono stati notificati quattro avvisi di reato contro altrettanti amminisratori e dirigenti della società a maggioranza Iri: Pasquale Chiomenti, Carlo Calosi, Marcello Biagioni e Leone Mustacchi. Le comunicazioni giudiziarie sono partite anche per Vittorio Antonelli, Camillo Crociani, Maria Fava e Edoardo Ingrosso, il vecchio pensionato « testa di legno » della Com. El. (la società fantasma che era il tramite della corruzione sia per gli aerei che per i radar). Per tutti l'accusa è corruzione. Le perquisizioni alla Selenia hanno dato esito positivo. Nel bilancio della società risultano in uscita i pagamenti alla Com.El come « consulenza ». Bisognerà vedere chi furono i responsabili di questi pagamenti e a quale titolo lo fecero. Page Europa-Northrop: su questa indagine i particolari scarseggiano. Le perquisizioni alla sede romana pare non abbiano dato buoni risultati. Nei bilanci sequestrati non risultano, evidentemente, i « pagamenti impropri ». I carabinieri hanno notificato l'ordine di perquisizione al cittadino americano Jack Kinnally, attuale direttore generale. Il precedente responsabile della « Page » in Italia era Jack Edens. Fare che quest'ultimo abbia lasciato Roma 10 giorni fa e sia stato cacciato dalla multinazionale americana. Nella « Page » sono membri del collegio dei sindaci Mario Leotta, Mario Pugliese e Guido Guidi. I loro nomi ricorrono in molte società fantasma di Crociani. Fabrizio Carbone

Luoghi citati: Italia, Mazzano Romano, Messico, Roma, Washington