Un detenuto ferito grave non può essere ricoverato

Un detenuto ferito grave non può essere ricoverato Mancano gli agenti che dovrebbero piantonarlo Un detenuto ferito grave non può essere ricoverato Accade a Milano - Da dieci giorni attendeva il suo trasferimento in ospedale (Dal nostro corrispondente) Milano, 26 febbraio. Dal 17 febbraio un detenuto di San Vittore attende di essere ricoverato d'urgenza in ospedale, ma continua a restare in carcere perché non vi sono agenti che possano piantonarlo. La sconcertante situazione è stata rivelata dal padre del recluso, Vincenzo Carraffa, 45 anni, falegname. Il giovane, Ivano, 18 anni, residente con la famiglia a Bruzzano, presenta trauma cranico, la frattura degli zigomi, della mandibola e della gamba sinistra: il 5 febbraio cadde dal terzo piano del suo alloggio di via Senna nel tentativo di sottrarsi ai carabinieri che dovevano condurlo, in qualità di testimone, a un processo. Stando al racconto del padre il giovane, nonostante le sue gravi condizioni, rimase a San Vittore fino al 17, giorno in cui si ritenne di mandarlo alla clinica Marsilio per un esame che si concluse con un ordine di immediato ricovero in ospedale. Ma sono passati i giorni e Ivano ha continuato a restare a San Vittore. Finalmente il padre è andato alla direzione del carcere chiedendo spiegazioni e si è sentito rispondere che il ragazzo non può essere ricove¬ rato perché mancano gli agenti per il suo piantonamento in ospedale. Stasera, per intervento della magistratura, la situazione è stata sbloccata e il giovane ha potuto essere trasferito in ospedale. g. m.

Persone citate: Vincenzo Carraffa

Luoghi citati: Milano