Violenze contro l'Unione industriale

Violenze contro l'Unione industriale Violenze contro l'Unione industriale Roma, 26 febbraio. Il presidente della Confindustria, Giovanni Agnelli, ha inviato telegrammi di protesta al presidente del Consiglio, Moro, al ministro dello Interno, Cossiga e ai segretari della Federazione unitaria Cgil, Cisl, Uil per gli «atti di violenza» avvenuti ieri contro la sede dell'Unione industriali di Parma e oggi dell'Associazione dell'industria meccanica di Milano. A Moro, in particolare, Agnelli ha fatto pervenire «formale protesta per un comportamento che viola le leggi dello Stato e sancisce un preordinato e deliberato ricorso alla coercizione fisica e morale in una situazione economica già tesa». Agnelli conclude il proprio telegramma chiedendo di «valutare le conseguenze che l'inaccettabile comportamento può avere sulle attuali vertenze sindacali, non facilitandone la rapida conclusione. E' impegno prioritario del governo — afferma — di garantire a tutte le j parti sociali l'esercizio delle funzioni rappresentative». Agnelli, nel telegramma a Lama, Storti e Vanni, dopo aver affermato che vi è stata «diretta partecipazione di responsabili delle organizzazioni sindacali» nelle violenze, richiama l'attenzione dei segretari confederali «su episodi che coinvolgono inevitabilmente responsabilità delle strutture rappresentative a livello nazionale». Stamani, durante lo sciopero generale dei metalmeccanici di Milano, secondo quanto si è appreso dalla questura, una ventina di giovani ha fatto irruzione negli uffici dell'Associazione nazionale dell'industria meccanica gridando «sciopero, sciopero». I manifestanti hanno poi invitato ! gli impiegati che si trovavano | negli uffici (una trentina circa) ad aderire allo sciopero. Quando gli impiegati : ono usciti, i manifestanti si sono allontanati dopo aver scritto — secondo quanto riferito da una impiegata della stessa associazione — una frase scurrile sulla targa esterna dell'associazione. (Ansa)

Persone citate: Agnelli, Cossiga, Giovanni Agnelli, Lama, Moro, Storti

Luoghi citati: Milano, Roma