Stricker, rivincita sulla sorte di Paolo De Chiesa

Stricker, rivincita sulla sorte Nella libera dei campionati italiani di sci a Limone Stricker, rivincita sulla sorte Dopo due anni di delusioni Erwin ha saputo con grande forza di volontà ritornare al successo - Al secondo posto si è classificato Herbert Plank - Pierino Gros, terzo nella specialità a lui sgradita, ha dimostrato di essere campione completo (Dal nostro inviato speciale) Limone, 26 febbraio. Non ha vinto Herbert Plank che era il pretendente naturale al titolo italiano di discesa libera, ma ha vinto Stricker che da due anni aveva un grosso credito con la sorte. Dietro ai due specialisti si è piazzato Pierino Gros che si è costruito così una immagine nuova, quella del campione completo. O, almeno, quella di un campione che non ha timori ad affrontare anche la > libera », quando non ci sono remore di ordine psicologico. Questi in sintesi i fatti salienti della prova che ha aperto I campionati nazionali di Limone Piemonte, protagonista anch'essa in qualità di ospite per una manifestazione sempre difficile. La prima tappa, forse la più ardua, è stata superata in bellezza: la pista del monte Alpetta si è rivelata spettacolare e tecnicamente valida. Merito di un lavoro accurato, continuo che non si può non sottolineare immediatamente e che ha già ricevuto parte del suo ringraziamento con l'adesione massiccia di un pubblico entusiasta, da Coppa del Mondo. Più felice di tutti, forse è Stefano Dalmasso, allenatore nazionale, che ha curato la pista come una figlia e non ha ricevuto che complimenti. Detto ciò che ci è sembrato doveroso, bisogna parlare di Stricker. Stanco di essere il « cavallo matto ■ della squadra azzurra. Erwin ha fermato, con la volontà e la classe di un purosangue una catena di delusioni (più sue personali che nei confronti dei tifosi) che si era iniziata praticamente due anni fa con una clamorosa caduta a Kitzbuhel. Due anni di incidenti, di contrattempi, di polemiche che il venticinquenne di Bressanone ha superato con una fermezza, una volontà di arrivare ancora che non hanno eguali. Il suo comportamento, la sua testardaggine, il suo volersi comunque inserire possono aver dato fastidio. Ma, poiché sono i risultati che contano, anche nello sci, Stricker ha avuto ragione. Ed insieme allo sciatore, hanno avuto finalmente ragione anche i tecnici della Maxel [la marca italiana che per ultima si è impegnata nel pool di industriai' che sostiene la Nazionale) che sono riusciti a realizzare degli sci velocissimi, competitivi, vin centi. Segno che quando ci si mette con impegno, quando si lavora con serietà e competenza, quando le ricerche scientifiche vengono messe a frutto, i risultati arrivano. A proposito, anzi, crediamo che valga la pena di rivelare come la Maxel è arrivata ad aggiudicarsi la discesa di oggi. Alle spalle della ditta di Castiglione Olona sta la Mazzucchelli, una delle più importanti industrie nazionali chimiche e delle plastiche. Sono stati appunto gli studi congiunti delle due società a trovare quella che sembra essere una soluzione ideale per la preparazione degli sci. Tutti sanno come la velocità degli attrezzi dipenda, oltre che dalle gambe che stanno sopra, anche dalla preparazione delle solette e dall'applicazione della sciolina. La Maxel pare ora in grado, grazie anche ad un macchinario appositamente costruito (che neppure Mario Cotelli ha potuto vedere) di mischiare la plastica delle solette alla sciolina, poche ore prima della gara, creando un insieme velocissimo. Ieri sera Giancarlo Canton, lo skiman :lella Maxel, lavorando alcune ore ni preparato sei paia di sci spellali. Andrea Fraschini, un bravo sciatore ma a livello universitario, ottavo, e Marcello Menardi che aveva uno dei migliori intertempi pri- ma di cadere sciavano tutti con gli stessi sci. Sci buoni li aveva anche Pierino Gros (Stricker alla televisione ha detto che erano quelli di Collombin) ma questo non basta a giustificare il terzo posto per uno specialista in slalom. Pierino per la prima volta da parecchio tempo ha affrontato una discesa senza essere teso, sicuro anzi di fare un buon risultato in base ai tempi ottenuti in prova nei giorni scorsi. In diversi tratti, come posizione, come tecnica, Gros è apparso uno dei migliori, sicuro, in grado di attaccare nei punti più difficili. Era forse l'unica cosa che mancava ancora al campione di Sauze: l'immagine di uno sciatore completo, pronto a prendere in mano le redini simboliche dello sci italiano, il giorno che Gustavo Thoeni imboccherà inevitabilmente il viale del tramonto. La gara, come abbiamo già det| to, è stata valida, interessante. | Herbert Plank, partito con il numero due ha subito dato tutti i metri di paragone necessari per le discese successive: 1'02'74 all'intermedio, 1'36"48 nel finale. Non c'è stato il tempo di festeggiarlo come vincitore perche Stri| cker si è annunciato con un fantastico 1 '01 '86 all'intermedio. Si | è soltanto dovuto aspettare l'ar! rivo al traguardo di Erwin per fare ' la classifica per i primi due posti. Stricker evidentemente si è appel' lato per la parte finale (dopo esI sere stato grandissimo all'inizio) I a qualche suo santo perché lo teI nesse finalmente in piedi sino in i fondo. Il santo ha fatto il suo dovere fino al traguardo, passato il quale Stricker ha spigolato, si è visto saltare uno sci ed è finito violentemente con la schiena contro le protezioni di paglia. Molto spavento, una gran botta ma, per fortuna, nulla di grave. Ouesta volta la vittoria è andata in porto. Pierino Gros, con il numero 20, ha poi fatto II resto. Al quarto posto c'è Antonioli, al quinto il bravo Giorgio Dalmasso. lui pure di Limone, costretto purtroppo a gareggiare in condizioni precarie per uno strappo che si è procurato ieri, altrimenti, sulla pista di casa, avrebbe potuto fare anche meglio. Cristiano Chiavegato Classifica discesa libera: 1. Erwin Stricker (Carabinieri) f36"42; 2. Herbert Plank (Carabinieri) a 5/100; 3. Piero Gros (Fiamme gialle) a 1 "85; 4. Renato Antonioli (Fiamme oro) a 2"29; 5. Giorgio Dalmasso (Fiamme oro) a 2"33; 6. Walter Caffoni (Fiamme gialle) a 2"46; 7. Bruno Confortola (Cus Genova) a 2"95; 8. Andrea Fraschini (Sai Milano) a 3"18; 9. Giuliano Giardini (S.C. Lecco) a 3"31; 10. Hermann Compio! (Carabinieri) a 3"51. Classifica tempo intermedio: 1. Stricker 1 '01 "86: 2. Rolando Thoeni a 75/100; 3. Plank a 88; 4. Gros a 1 "24; 5. Caffoni a 1"73. campioni sono molto caricati e sicuramente la gara sarà accesissima. Dopo la vittoria di oggi, anche Erwin Stricker ha annunciato propositi di battaglia, ma dovrà vedersela con autentici specialisti del gigante. Ecco i numeri di partenza della prima manche: 1. Arnold Senoner; 2. Piero Gros; 3. Franco Bieler; 4. Gustavo Thoeni; 5. Erwin Stricker; 6. Diego Amplatz; 7. Tino Pietrogiovanna; 8. Fausto Radici; 9. Michael Adams; 10. Sepp Oberfrank; 11. Germano Pegorarl; 12. Tiziano Bieller; 13. Roberto Burini; 14. Paolo De Chiesa; 15. Ilario Pegorari; 16. Elio Presazzi; 17. Bruno Nockler; 18. Willy Demetz. Limone. Plank, Stricker. Gros e, a destra, Pierino impegnato in un passaggio della discesa libera (Foto Cesare Bosio)

Luoghi citati: Bressanone, Castiglione Olona, Genova, Limone, Limone Piemonte, Milano