Capi socialisti

Capi socialisti Capi socialisti Miriam Mafai: «Lombardi», Ed. Feltrinelli, Collana «Al vertice», pag. 137, lire 2500. Orazio Barrese: « Mancini », Ed. Feltrinelli, Collana «Al vertice», pag. 233, lire 2500. t'g.rom.) Il quarto e il quinto volume della collana dedicata agli uomini politici italiani contemporanei (dopo i « profili » di Fanfani, Andreotti e dei Gava) sono dedicati al campo socialista, a due personaggi discussi (per motivi diversi), ma protagonisti importanti di questi ultimi anni. Nel primo, Riccardo Lombardi, si riconosce il lungo travaglio dell'antifascismo passa to attraverso l'esperienza del partito d'azione. Nel partito socialista Lombardi ha portato le inquietudini, qualche volta le contraddizioni, più spesso lo stimolo e la testi monianza d'un rigore morale sempre più raro, soprattutto nei partiti in qualche modo compromessi con il potere. « Compromesso », e consapevolmente compromesso, con ii potere è Giacomo Mancini forse l'uomo politico del psi più « chiacchierato ». Troppo facili attacchi e troppo facili difese d'ufficio hanno finito per rendere la figura di Mancini sfuggente, indefinita. Ci pare che il volumetto di Barrese rimetta a posto parecchie cose, ricostruisca un ritratto più veritiero dell'ambizioso leader calabrese, senza tralasciare critiche (motivate, fuori del pettegolezzo) anche molto corrosive ad imo dei personaggi-chiave d'una stagione politica ancor tutta da giudicare: quella che viviamo.