S'è costituita a Rimini la bella austriaca che ha ucciso l'avvocato in un albergo

S'è costituita a Rimini la bella austriaca che ha ucciso l'avvocato in un albergo Il delitto avvenne a Bressanone il 6 febbraio scorso S'è costituita a Rimini la bella austriaca che ha ucciso l'avvocato in un albergo Ha raccontato: "Voleva avere rapporti con me, mi sono rifiutata, nel litigio gli ho sparato" (Dal nostro corrispondente) Rimini, 26 febbraio. Margit Maria Urdle, l'austriaca diciassettenne che venerdì 6 febbraio uccise con un colpo di pistola alla testa l'avvocato pugliese Mattia Protano, 42 anni, nell'albergo «Corona d'oro» di Bressanone, è stata arrestata questa notte dai carabinieri di Rimini, che l'avevano identificata 111 febbraio scorso e la stavano ricercando. La ragazza, una bionda statuaria, alta 1 metro e 80, era stata vista verso mezzanotte nei pressi di un bar della Marina, che frequentava durante il suo primo soggiorno riminese, nel gennaio scorso. Poco più tardi la ragazza, accompagnata da Claudio Muccioli (in libertà provvisoria, implicato nella vicenda) si è presentata alla caserma di via Destra del Porto, e ha dichiarato di aver ucciso l'avvocato Protano e di voler fare una confessione scritta. Dopo il lungo racconto s'è accasciata, estenuata. Secondo la sua confessione, Margit Urdle avrebbe lasciato Rimini la mattina di venerdì 6 febbraio, verso le 6,30. Con l'autostop era arrivata sino a Modena e qui, nel piazzale di una stazione di servizio dell'autostrada, aveva incontrato l'avvocato Protano che stava recandosi in Germania, a Monaco di Baviera, dove avrebbe dovuto comperare delle tende per il camping che gestiva sul Gargano. Il professionista pugliese, vedendo la ragazza sola, le offerse un passaggio sulla sua lussuosa coupé sportiva metallizzata Lancia Beta «Montecarlo»: Margit accettò e i due si diressero prima a Riva del Garda, dove fecero colazione in un locale caratteristico, poi a Bressanone, dove giunsero nel pomeriggio, prendendo alloggio all'hotel «Corona d'oro». Qui, la tragedia, che in un primo tempo apparve inestricabile, dato che la Urdle non aveva lasciato alcuna traccia di sé. Quando furono in camera, l'avvocato Protano avrebbe preteso — dice la Urdle — dei rapporti intimi, a cui lei si rifiutò. Scoppiò un diverbio, che la ragazza concluse bruscamente, estraendo dalla borsetta una piccola «Derringer» (la tipica pistola piatta a canna cortissima resa famosa dai «bari» del Far West) e sparando un colpo a bruciapelo contro la tempia dell'avvocato. La ragazza rimase in camera col cadavere fino al mattino seguente, poi, prese dal portafogli dell'ucciso 40 mila lire, scese nel parcheggio dell'hotel, salì sulla vettura dell'avvocato e, per quanto priva di patente, si diresse verso Rimini, dove giunse nel pomeriggio. A Rimini incontrò il ventitreenne Massimo Neri, al quale era stata legata, risultato poi il proprietario della «Derringer». La ragazza gli confessò l'omicidio e gli chiese di far sparire la vistosa auto. Il Neri provvide a portare la «Lancia» nella vicina Repubblica di San Marino, presso l'amico Claudio Muccioli, pure lui di 23 anni. Il Muccioli avrebbe dovuto distruggere l'auto, ma non resistette al desiderio di farsi notare dagli amici sul bolide sportivo, non sapendo che la vettura era stata già notata a Rimini e che i carabinieri stavano setacciando tutte le strade del Riminese per rintracciarla. Fu così che i militi, fingendo un incidente, bloccarono la vettura sulla statale adriatica, arrestando il Muccioli. Dal Muccioli si risalì al Neri e da questo alla Urdle, che si era già allontanata da Rimini. Ritenendo che essa avrebbe finito per tornare in città, anche perché era priva del passaporto, sequestrato nel frattempo a Montecatini, i carabinieri persuasero gli amici della giovane ad indurla a costituirsi. Ieri sera, Margit Urdle è riapparsa nel bar «Italian Pub», che già frequentava. Si era tinta i capelli e indossava un paio di blue jeans ed una camicetta con pullover. Psicologicamente distrutta per la tensione della lunga fuga, ha accettato il consiglio di costituirsi, ed è stata accompagnata dal Muccioli. Poco dopo mezzanotte, Murgit Urdle è entrata in caserma. Stamane, il sostituto procuratore della Repubblica di Bolzano, dottor Cerqua, ha chiesto il suo trasferimento nell'Alto Adige. La ragazza è partita da Rimini a mezzogiorno, in stato di arresto, sotto l'imputazione di omicidio volontario. Il Neri è ancora in carcere, sotto l'imputazione di favoreggiamento e detenzione d'arma; il Muccioli, a piede libero, è imputato di ricettazione. e. m. l^im ini. Maria Margit Urdl