Ma Burri rende

Ma Burri rende LE SCENE DEL "TRISTANO" Ma Burri rende Calato il sipario sul Tristano e Isotta, al Regio si sta rappresentando II flauto magico. Ma del capolavoro di Wagner, nell'edizione torinese con le scene di Burri, ancora si parla. Non tanto sul piano musicale (la critica è stata ampia), quanto per le vicende di quelle scene per le quali si era accesa una polemica assai vivace. Alle rappresentazioni avevano assistito spettatori giunti appositamente da ogni parte del mondo: tra gli altri i dirigenti di famosi teatri, dalla signora Smith di Chicago a quelli di Monaco di Baviera, Dusseldorf e Amburgo. Appun¬ to questi, particolarmente entusiasti, hanno chiesto alla sovrintendenza del Regio gli scenari del pittore italiano. «Sappiamo così che anche nella patria di Wagner, oltreché in America, l'idea è piaciuta al punto da volersela assicurare — dice il sovrintendente Erba —, segno che era valida. Mi pare la miglior conclusione alle polemiche. Quando si è pronti a pagare, nessun dubbio che si è convinti». Le trattative sono in corso. Qual è la base delle offerte? Sui sette-otto milioni. Se si pensa che le scene di Burri sono costate al Regio dieci milioni, e tenuto anche conto delle spese per installazione e assicurazioni (un altro paio di milioni supplementari), sono cifre abbastanza sostenute. Si tratterebbe soltanto di una cessione in affitto (il che consentirebbe di accontentare tutti, o quasi, in tempi diversi), non di acquisto: l'opera pittorica è, e resta, proprietà dell'Ente Teatro Regio. L'artista non la ripete, ovviamente, perciò l'unica via è il noleggio, come per molti altri casi (anche l'allestimento del Flauto magico viene da Napoli). Chi sarà il primo ad avere Burri? Probabilmente Amburgo.

Persone citate: Burri, Tristano

Luoghi citati: Amburgo, America, Chicago, Dusseldorf, Monaco Di Baviera, Napoli