Oro tocca ai lavoratori pronunciarsi sulla bozza d'accordo per il Vallesusa

Oro tocca ai lavoratori pronunciarsi sulla bozza d'accordo per il Vallesusa Oro tocca ai lavoratori pronunciarsi sulla bozza d'accordo per il Vallesusa La segreteria unitaria dei tessili anticipa un parere "sostanzialmente positivo" - La Uil regionale è cauta - Gl'impiegati della sede di Rivarolo: "Il movimento sindacale non ha credibilità" Torna la calma dopo la tempestosa reazione della Uil-tessili torinese all'accordo per il Vallesusa? La risposta verrà dalle assemblee di lab-brica. Sarà la base a dire una parola definitiva sulla bozza siglata sabato scorso al mini- stero dell'Industria, ultimo episodio di un drammatico al-ternarsi di crisi e di schiarite in cui da anni si muove l'azienda. Nel dicembre scorso il presidente della Montedison aveva annunciato il proposito del gruppo di disfarsi del Vallesusa. I lavoratori erano insorti. Guidati dai sindacati avevano organizzato iniziative di protesta: presidio degli stabilimenti durante le feste di fine anno, scioperi, riunioni con pubblici amministratori e con parlamentari. Il governo era intervenuto ed aveva fatto rientrare il proposito della Montedison. Ma c'era molta nebbia all'orizzonte. Nel frattempo le cose sono maturate e si è giunti all'accordo presso il ministro Donat-Cattin. Prevede: sicurezza del posto di lavoro per tutti i circa 3400 dipendenti del Vallesusa; continuità del rapporto di impiego nelle nuove produzioni; garanzia che la Montedison sarà parte responsabile delle società subentranti. Perché il dissenso della Uil-tessili di Torino? «Si accetta la liquidazione del complesso — ha detto il segretario provinciale Leone —. La garanzia dei li velli occupazionali (cu cui insistevano i sindacati n.d.r.), si è trasformata nell'impegno che non vi saranno licenzia- menti collettivi. Le varie fabbriche verranno scorporate e la Montedison si limita ad assicurare una partecipazione azionaria». L'atteggiamento della Uiltessili torinese ha provocato una presa di posizione degli impiegati della sede Vallesusa di Rivarolo. In una nota ai giornali essi affermano: «/I movimento sindacale è apparso privo dì credibilità e risulta inutile tutta la lotta: 114 ore di sciopero, cortei, munìfestazioni a Mestre, Milano, Napoli, fantomatiche promesse di appoggio da parte dei j partiti politici». Bisogna intervenire subito per evitare «lo smembramento del Vallesusa in pieno rilancio commerciale, con un carnet di ordini stracolmo e continue richieste di forniture dall'Italia e dall'estero. Il Vallesusa può e deve restare in vita». Sull'accordo siglato a Roma si sono pronunciati anche i dirigenti regionali della Uil, che rappresentano il sindacato piemontese nel suo complesso. Essi ricordano che la loro organizzazione si era op- I posta allo scorporo degli sta- I bilimenti Vallesusa dalla 1 Montedison ed aveva chiesto una partecipazione maggioritaria della Montedison stessa alla gestione del Cotonificio che doveva continuare a rimanere «l'unico interlocutore del sindacato». Secondo i dirigenti regionali della Uil l'intesa di sabato «non tiene conto di queste specifiche rivendicazioni e quindi risulta estremamente carente». Essi manifestano però la preoccupazione della Lil di evitare spaccature nel sindacato e lasciano ai «lavoratori la possibilità di esprimere serenamente il proprio pensiero». Alla stessa cautela si ispira la nota diffusa dai consigli di fabbrica, riunitisi ieri a Torino con Novaretti, segretario nazionale della Uilta-UiL e Pattrucci, della Cgil, in rappresentanza della federazione unitaria. La nota riferisce che «l'intesa preliminare con la I Montedison, realizzata presso il ministero dell'Industria dai segretari generali Camiti, Garavini, Ravenna», è stata ampiamente discussa e si è deciso di convocare le assemblee in tutti gli stabilimenti per fare il punto della vertenza «sulla base dell'intesa siglata e per proseguire i successivi confronti con la Montedison». Come è noto il prossimo col loquio è previsto per giovedì. Le assemblee di fabbrica si volgeranno naturalmente prima. Si possono prevedere colpi di scena? Si direbbe di no a giudicare dall'atteggiamento della segreteria della Federazione unitaria dei tessili. Questo massimo organo sindacale di categoria ha trasmesso un comunicato molto esplicito. In esso si esprime un «parere sostanzialmente positivo sull'accordo preventivo, poiché garantisce l'occupazione di tutti i dipendenti del Vallesusa. risultato della lotta dei lavoratori. L'accordo — conclude chiaramente la nota — è introduttivo alla ri- strutturazione, che dovrà es-1 sere compiuta per il rilancio delle attività», mentre la Montedison resta «l'unico interlocutore dei sindacati». Annarosa Gallesio

Persone citate: Donat-cattin, Gallesio, Garavini, Novaretti

Luoghi citati: Italia, Milano, Napoli, Ravenna, Rivarolo, Roma, Torino