Sindaco e delegazione di Marzabotto sono presenti al processo per la Risiera

Sindaco e delegazione di Marzabotto sono presenti al processo per la Risiera Solidarietà del paese-martire alle vittime di Trieste Sindaco e delegazione di Marzabotto sono presenti al processo per la Risiera (Dal nostro corrispondente) Trieste, 23 febbraio. La validità storica del processo per i crimini nazi-fascisti della Risiera, è stata confermata oggi alla ripresa delle udienze davanti alla corte d'assise con la presenza di Dante Cruicchi, sindaco di Marzabotto, e di una delegarne di ex deportati ed esponenti dell'associazione antifascisti di Bologna, giunti a Trieste per assistere al dibattimento ed esprimere solidarietà ai familiari delle vittime. Dante Cruicchi e la delegazione emiliana sono stati ricevuti dal sindaco di Trieste, Marcello Spaccini, anch'egli ex partigiano. Il sindaco di Marzabotto ha detto: «Siamo venuti a rendere doveroso omaggio alle vìttime della Risiera, dove fu compiuto uno dei più efferati delitti nazifascisti, per il quale da tanti anni si attende giustìzia. I bruciati nel forno crematorio di San Sabba, come i caduti di Marzabotto, sono la testimonianza di un passato di barbarie che il tempo non ha cancellato dalla memoria di quanti hanno combattuto nella Resistenza ed operano per il consolidamento della democrazia. I drammatici racconti dei sopravissuti ci chiamano ad operare nel nome dell'unità antifasci-1 sta perché tutti i responsabili, tedeschi e italiani, siano esemplarmente puniti dalla legge». Spaccini ha risposto: «Trieste vi ringrazia per la vostra umana solidarietà e nel dolore di rievocazioni così tragiche, è confortata dalla simpatia di una città che subì per mano nazi-fascista altrettante \ vessazioni e criminali distru- j non certo dello spirito, che attraverso quei fatti si è consolidato e rafforzato». Per quanto riguarda l'udienza odierna, il presidente Maltese ha dato lettura di alcune testimonianze di subalterni tedeschi rssidenti in Germania e pervenute per rogatoria. E' stata udita poi Luisa Deganutti, sorella di Cecilia, crocerossina della divisione partigiana «Osoppo», medaglia d'oro della Resisten. za, uccisa e cremata nella Risiera. E' stata una testimonianza agghiacciante: «Mia sorella — ha detto — fu bloccata a Udine. Sapevano che faceva la crocerossina alla di- visione partigiana «Osoppo». Ritenevano che ella fosse a conoscenza dell'esistenza di una stazione rice-trasmittente diretta dall'ufficiale italiano Vicinio Lago, un triestino pa-racadutato al Nord e in contatto con il comando alleato al Sud (più tardi anch'egli caduto per mano nazista). Mia sorella fu arrestata il 6 gennaio 1945. Non parlò. Fu torturata ed eliminata nell'aprile dello stesso anno». La Corte, dopo essersi riti- rata in camera di consiglio, - sciolto le riserve formula-in occasione della prima enza circa l'opportunità di te udienza circa l'opportunità cu udire nuovi testimoni propo-di dal collegio di parte civile. Pertanto, ha emesso ordinanza in cui precisa: «Ad ogni effetto di legge, nel contesto storico in cui avvennero i fatti contemplati nei capi di im putazione, ritenuto che secon do una prospettiva storico giuridica ancora più ampia l'accertamento delle circo- stanze indicate nei verbali e negli atti dalle parti civili po- tra servire ad illuminare ;e premesse degli avvenimenti immediatamente successivi alla cessazione dell'occupazio- : ne tedesca di questa città, ) ammette le testimonianze del I lo storiografo Enzo Collotti, i di Tane Ferenc, Galliano Fo- gar e Mario Pacor, a confer- ma dei documenti e degli atti 1 in loro possesso da esibire in giudizio e fissa l'audizione dei testi al 4 marzo». Si tratta di presenze utili poiché Collotti, Fogar e Pacor hanno raccolto preziose testimonianze, sia per personali esperienze, sia per informazioni dirette e attraverso documenti inoppugnabili, ripe ! tutamente comparsi in pub-: blicazioni monografiche e ar- I ticoii su periodici italiani, che nor„um cno^rirnnn „ii„'mo_ ; peraltro suggerirono alla ma, gistratura italiana un inter : nei coru!ronti dei sog. getti tedeschi e italiani ìndi- cati negli scritti; anche lo sloveno Ferenc ha concorso con una ricca documentazione a tale contesto storico. Le udienze riprenderanno 1 domani con l'udizione di due ! testimoni di estrema impor | tanza- che verrnnno messi a confronto col teste Hesse e i che dovrebbero essere illumi \natl <*a11 attività soprattutto ■ "ei tedeschi. | Italo Soncini