La "Faticosa messinscena" di un teatro d'avanguardia

La "Faticosa messinscena" di un teatro d'avanguardia Rassegna di spettacoli al Cabaret Voltaire La "Faticosa messinscena" di un teatro d'avanguardia La rassegna che si è aperta I sabato sera al Cabaret Voltai re, subito diventato un punto focale e d'irradiazione dell'avanguardia non soltanto nostrana (nonostante il rischio di essere soffocato dalla mancanza di spazi teatrali a Torino e da intralci burocratici persino incredibili!, è qualcosa di più di una «mostra perS07iale» di due fra le più interessanti e discusse figure del teatro sperimentale italiano, Leo De Berardinis e Perla Peragallo, perché ripercorre le tappe di una ricerca decennale (1966-1976) non con criteri da museo (cioè, come eravamo) ma con una serie di ripensamenti autocritici e quindi di rifacimenti (cioè, come avremmo voluto essere: in ogni caso, come siamo oggi usando materiali di ieri). I Che non si trattasse di iner- ] ti riproposte lo si è visto già con La faticosa messinscena dell'Amleto di William Shakespeare, primo di sei spettacoli e due film che saranno via via presentati dalla compagnia del teatro di Marigliano (il gruppo costituito e guidato da Leo e Perla), ciascuno con quattro repliche e alcuni anche in decentramento, fino al 23 marzo e anche integrati da lezioni e seminari universitari. Del resto è evidente che un esperimento del genere di questa rassegna, abbastanza raro a teatro, ha forse più importanza per questa coppia di autori-registi-interpreti che per gli stessi spettatori: se infatti offre a questi la comodità di rivedere o anche di vedere per la prima volta spettacoli di difficile reperibilità, consente ai suoi due protagonisti di confrontarsi, di scavarsi dentro, di riflettere sui risultati del proprio lavoro magari per rifiutarli e ricominciare daccapo o, più probabilmente, per portarli avanti, sino alle estreme conseguenze. L'itinerario di una ricerca che andrà svolgendosi sotto gli occhi del pubblico («un vero laboratorio scenico in atto», come scrive Sanguìneti nella presentazione per suffragare V affermazione che «quello di Leo e Perla è il teatro più sperimentale che si conosca»), questo itinerario è indicato dal titolo della rassegna, Dal teatro come errore al teatro dell'ignoranza, dove il punto di partenza è il disinteresse per ogni rapporto tradizionale con gli spettatori, anche se truccato con le astuzie delle «cantine», mentre il punto d'arrivo, provvisoriamente s'intende, è il lavoro compiuto con il teatro di Marigliano (una cittadina del. Napoletano ) per rinvenire e reinventare le forme più degradate dello spettacolo popolare, la «sceneggiata» ad esempio, usando modelli linguistici ed espressivi del sottoproletariato del Meridione. Un esempio quasi ovvio di questa immersione nel profondo Sud già lo porge la ripresa della Faticosa messinscena ecc. affidando a due non attori della compagnia di Marigliano la pantomima dell'assassinio di Gonzago. Ma, naturalmente, non è questa la sola innovazione o cambiamento di uno spettacolo che tuttavia conserva, almeno a nostro parere, il suo carattere originario di un discorso sul teatro o, meglio, sulla difficoltà e addirittura sull'impossibilità di /are, og- gì e cosi, teatro. E' un discorso che è sempre significante e niente affatto, come scespirianamente sostiene Sanguineti (chi sa, frastornato dal meraviglioso impiego dì proiettori, schermi cinematografici, registratori, giradischi e microfoni). «una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla». E i segni più vistosi sono la derisione, che Leo e Perla esercitano magistralmente ai limiti dell'irritazione, anche su loro stessi, e soprattutto l'uso sapiente ed affascinante delle più diverse tecniche (basterebbe il brano di «The Brig» recitato dalla Peragallo») nell'atto stesso in cui vengono attaccate e demolite. Come se i due dicessero: «Vedete, ci sappiamo fare, ma non è questo che ci importa. Ci importa piuttosto...» Beh, forse riusciremo a saperlo alla fine di questa rassegna. Alberto Blandi

Persone citate: Alberto Blandi, Leo De Berardinis, Peragallo, Perla Peragallo, Sanguineti, William Shakespeare

Luoghi citati: Marigliano, Torino