Di nuovo sereno in Borsa

Di nuovo sereno in Borsa L'indice ha guadagnato il 4,1 per cento Di nuovo sereno in Borsa Superate di slancio le "scadenze" - Brillante comportamento delle Fiat Milano, 21 febbraio. Di nuovo bel tempo per le nostre Borse: l'Indice guadagna il 4,1 per cento passando da 47,42 a 49,37". L'intonazione è però nettamente migliorata solo nelle ultime giornate: all'inizio il mercato è stato condizionato dalle scadenze di fine mese, in calendario rispettivamente per martedì 17 (risposta premi) e mercoledì 18 (i riporti). Nel corso del mese borsistico di febbraio si erano avute oscillazioni rilevanti e giornate di intenso lavoro: basti pensare al rialzo di oltre il 6 per cento registrato subito dopo la chiusura del mercato ufficiale del cambi e ai successivi ribassi. Di conseguenza, la situazione tecnica si presentava molto incerta, rendendo Impossibile ogni previsione. Si temeva comunque che si fosse formato un carico di impegni al rialzo, che avrebbe reso necessarie vendite di sistemazione. Il termometro di tutta la situazione tecnica era la Fiat, oggetto nel corso del mese di operazioni particolarmente impegnative, effettuate in buona parte attraverso contratti a premio. Un ribasso del titolo automobilistico al momento delle scadenze avrebbe potuto mettere in difficoltà tutto il mercato. Invece, proprio il brillante comportamento della Fiat, ha permesso di sbloccare la situazione e di dare il via al movimento al rialzo. Nella seduta di mercoledì, in piena zona tecnica, il titolo non solo non ha perduto terreno, ma è stato oggetto di una nutrita domanda, guadagnando il 2 per cento circa tra scambi molto attivi. Liberato di un peso, giovedì e venerdì il mercato è partito a briglia sciolta. Giovedì, come spesso avviene, l'inizio del nuovo ciclo operativo ha favorito iniziative di ogni genere: sono saliti sia i valori più importanti, sia i «titolini» agitati da mani interessate. Venerdì, dopo il discorso programmatico del presidente Moro, ti mercato, che forse temeva duri provvedimenti fiscali, ha ritrovato nuovo slancio: in rialzo i patrimoniali e anche diversi altri tHoli rimasti nell'ombra nella giornata precedente. Il lavoro è stato intenso, spe- cialmente nell'ultima seduta. Il tono, pur sostenuto, è risultato irregolare, con frequenti strappi e successivi ridimensionamenti; è evidente nel rialzo una notevole componente speculativa. Il mercato non ha risentito del lieve aumento dei tassi a breve, tanto più che gli interessi di riporto si sono mantenuti entro i livelli previsti, cioè intorno oll'll per cento con punte del 12 per cento (con un rialzo dell'uno rispetto al mese precedente). Inoltre, non e, sono per ora problemi di finanziamento, la liquidità continua ad essere abbondante e ciò ha favorito il sorgere d' numerose iniziative. Tra i singoli valori, oltre alla Fiat, merita una citazione la Pirelli Spa, che, finora trascurata dai compratori, è tornata ora alla ribalta, superando la parità nominale tra un nutrito giro di affari. Molte sono state le voci che hanno cercato di giustificare l'interessamento per la Pirelli, ma nulla di concreto è stato possibile raccogliere, se non che la quotazione era scesa a livelli estremamente depressi. Montedison e Olivetti hanno avuto una lieve sbandata giovedì, per timori finora non confermati di risultati economici negativi per il 1975: in ambedue 1 casi le perdite sono state ricuperate nella seduta finale. Un fatto nuovo ha condizionato il settore del reddito fisso e cioè l'annuncio che la prossima asta di Buoni ordinari del Tesoro, che verrà effettuata a fine mese, partirà da un prezzo base molto basso, inferiore a quello dell'asta precedente. Ciò di per sé non dovrebbe avere molta importanza, quello che conta sarà quello effettivo di assegnazione, che si realiz¬ zerà in base alle richieste: ma gli operatori hanno interpretato questa mossa delle autorità come una spinta verso un'ulteriore restrizione della liquidità e quindi un nuovo aumento del costo del denaro: anche perché contemporaneamente gli interventi a difesa della Banca d'Italia nel settore sono diminuiti e si sono fatti più elastici. 1. 1. Le Borse in Italia (Indice azionario 1938=1) 48.5V 44,91 47,32 49,37

Persone citate: Olivetti

Luoghi citati: Italia, Milano