Barche a vela Nuovi scafi e prime crociere

Barche a vela Nuovi scafi e prime crociere Barche a vela Nuovi scafi e prime crociere Nel cantiere «Alpa» di Offanengo sta per nascere una delle barche più attese nel 1976, l'«A-26« su progetto di Sparkman e Stephens. Uno scafo da crociera molto serio, di disegno avanzato, ma non esasperato: dislocamento medio, carena concepita per la velocità, ma anche per una buona stabilità di rotta, timone esterno, notevole elasticità nella superficie velica (può arrivare a 48 mq con genoa di 33 mq, la randa misura 15 mq). L'«A-26» misura metri 7,93 fuori tutto, 6,80 al galleggiamento. All'interno offre 5 posti-letto (compresi due In letto matrimoniale), cucina, servizi con doccia. Il sogno della barca «piccola», ma abitabile come una grande, confortevole e sicura, ma veloce come una barca da regata, tenta da sempre i progettisti. Sparkman e Stephens è però una firma che esclude certe ingenuità. L'-Alpa» ha voluto con l'«A-26» una barca di concezione moderna che pur essendo fatta per la crociera deve essere veloce, senza necessità alcuna di compromessi o di trucchi. Oggi gli scafi di serie disegnati e costruiti bene vanno forte, e sono sicuri. In qualche regata possono anche tener testa ai «mostri» o macchine da corsa. L'importante è non farsi condizionare dai «mostri», e creare barche maneggevoli, che portino per mare a vela con tutti i tempi. Anche con poco vento. L'«A-26» dovrebbe rispondere a queste esigenze, con i suoi 48 mq di tela, bilanciati dalla forma dello scafo e dalla zavorra adeguata in chiglia. Sarà la conferma di un progresso Innegabile nel «design» e nelle tecniche costruttive: nel limite degli 8 metri oggi si riesce a costruire una barca che in passato doveva misurarne più di 9, a parità di prestazioni e di sistemazioni interne. La «nuova generazione» dell'«Alpa», che ha già avuto il grande successo dell'«A-21» e dei due motorsailers disegnati da Sparkman e Stephens H'«A-42» e l'«A-36») propone scafi nettamente migliori di quelli tradizionali. * * Nel 1976 vengono offerte sul mercato italiano due barche francesi che hanno fatto parlare di sé: il « Farr 727 » vincitore della Quarter Ton Cup, e il « Mallard 9 », lungo 8,95. Si aggiungono alla gamma del cantiere francese Mallard comprendente « Ecume de mer », « Fleur de mer », « Réve de mer ». Anche Elvstrom ha una novità pronta, e piuttosto grossa a quanto pare: il « Bes » con carena dotata di prua a bulbo, come le navi cistprna. Dovrebbe essere la barca più forte alle regate della Half lor Cup in programma a Trieste nel mese di settembre. Elvstrorr. aveva già disegnato 'ina prua a bulbo per il « 6 metri s.i. » australiano che ha sfidato gli Stati Uniti. Dal 22 al 28 febbraio appuntamento della vela internazionale ad Alassio, per la « settimana di Genova ». Nei « soling » sono in gara 44 equipaggi, compreso il campione europeo Wennerstrom, i fortissimi tedeschi orientali Below e Schwarz, l'austriaco Raudasch, i nostri Albarelli, Porta, Scala, Croce. Nei « tempest » saranno protagonisti il campione del mondo Milone, il suo rivale Dotti, il campionissimo sovietico Mankind. Nella classe « FD » saranno in regata venticinque barche, con forte partecipazione tedesca, inglese e spagnola. Mario Fazio

Luoghi citati: Alassio, Genova, Offanengo, Stati Uniti, Trieste