Canzoni sotto le lenzuola

Canzoni sotto le lenzuola Spettacolo finale stasera al Festival di Sanremo Canzoni sotto le lenzuola Continua il genere sexy - Oggi davanti alle giurie, "intoccabili" e gregari sullo stesso piano (Dal nostro inviato speciale) Sanremo. 20 febbraio. Gli «intoccabili» della seconda serata del Festival (sicuri finalisti, cioè, per una sacralità riservata ai grandi o presunti tali) sono: Paolo Frescura, i Ricchi e Poveri, Daniel Sentacruz e Drupi. Otto gregari sono invece alla mercè delle giurie per due posti in finale. Paolo Frescura, 22 anni, cantautore napoletano. Molti si chiedono chi è. E' quello di «Bella dentro», canzone che l'anno scorso ha avuto un buon successo. Una canzone, ed eccolo già tra i «big». Così va il mondo. Stasera canta «Due anelli», difficile al primo ascolto. E' la storia di due fidanzati che «con due fili di ferro appena piegati, ci siamo scambiati gli anelli e per gioco sposati». I Ricchi e Poveri, quartetto giustamente «big», portano «Due storie dei musicanti», vivace ballata socio-politica con un'aria che sta nel filone per bambini. Daniel Sentacruz è quello di «Soleado», ora con un folto gruppo, la solista è Mara. «Linda bella Linda» è una marcetta allegra, giusta per un festival. Siamo in un baretto, c'è Linda con la solita compagnia e c'è anche uno straniero che vuole portarsela a casa. Ma Linda è virtuosa: «Per chi mi hai preso, amico mio, a luci spente insieme mai». E adesso c'è Drupi, l'uomo forte del Festival. Sanremo ha un grosso debito con lui. Quattro anni fa Drupi arrivò sconosciuto con una bella canzone, «Vado via», e le giurie lo mandarono via subito, classificandolo ultimo. Non si è mai capito perché. Comunque, dopo qualche mese «Vado via» era in testa alle classifiche dell'alto gradimento di mezza Europa. Stasera Drupi canta «Sambariò», affiancato da due fanciulline, le «Drupette». Sentiamo ora i «gregari». C'è da dire subito che parecchi di loro sono più interessanti di quelli di ieri ed hanno canzoni più valide. Carlo Gigli, cantautore laziale, ha voce potente e aggressiva. «Più forte» ha un motivo musicale gradevole, anche se con vecchie reminiscenze, ed è una storia che si svolge in un letto, come tante altre di questo festival disinibito. C'è un letto anche in «Che sarei» cantato dal terzetto «La nuova gente», ma qui è occupato da una sola persona, che lamenta: «Che sarei se svegliandomi sentirò d'aver voglia di te». Brano elegante, orecchiabile. Ezio Picciotta (dice di studiare legge per hobby) in «Uomo qualunque» avvicina sconosciute e, senza nemmeno presentarsi, chiede. «Vuoi fare l'amore? Tu che sei di cuore mi perdoneresti». Ed ò chiaro che se la ragazza non è di cuore chiama un vigile. Maggie Mae (genitori inglesi, cresciuta in Germania) ha 16 anni, vanta fama internazionale, è definita «spiritosamente sexy». In italo-inglese, con voce a volte infantile, canta piacevolmente «Sing my song». Il quartetto Armonium, alla sua prima importante prova, interpreta «Stella cadente», canzone per giovani, dove si dice di una strana ragazza che aveva «un cuore di jeans» e una sera «avrebbe dato tutto e chiesto niente al primo passante». E così è, ma poi rincasando dice a se stessa: «E' l'ultima volta che regali l'amore a questo mondo senza calore». Silvano Vittorio, cantautore romantico: «Vieni» è uno slow arioso, con chitarra hawaiana, un pezzo commerciale. Gli Albatros in «Volo AZ 504», parlato, cantato, gridato e con rombo d'aereo. E' un addio tormentoso: «Potevo lasciarti avere il bambino ma... ti rendi conto, cosa sarebbe successo? Però forse sarebbe stato meglio... almeno non saresti andata via». E mentre l'aereo decolla urla: «Sandra, torna qui!». Miko (Pier Michele Bozzetti, 26 anni, di Alessandria, sposato e con due bimbi) è anche l'autore della discreta musica di «Signora tu». Storia dell'amore non platonico tra un ragazzino e una signora, che dura finché lei dice basta I due gregari promossi stasera dalle giurie sono: Carlo Gigli e Miko. Domani sera, finale in televisione e in eurovisione. Diciotto cantanti e nessuno «intoccabile», ma tutti sullo stesso piano e decideranno le giurie. Lo spettacolo sarà presentato da Giancarlo Guardabassi. Padrino e madrina saranno Macario e Rita Pavone. Un episodio al margine del festival. Pare che La La femminista, canzone interpretata ieri sera da Antonio Buonomo, abbia irritato le femministe, che l'hanno giudica- tamgdBbmnrStPFSdzSqOqCdP Questi i partecipanti stase- ta insultante. Nel primo pomeriggio un gruppetto di ragazze, con cartelli polemici e di protesta, ha aspettato Buonomo davanti al suo albergo e lo ha strapazzato, ma non troppo. Comunque, non c'è denuncia. Luciano Curino Così stasera ra alla finale del Festival di Sanremo (in ordine di uscita): prima squadra: Ricchi e Poveri, Carlo Gigli, Paolo Frescura; seconda squadra: Sergio Endrìgo, Patrizio Sandrelli, Peppìno Di Capri; terza squadra: Wess-Dori Ghezzi, Strana Società, Orietta Berti; quarta squadra: Camaleonti, Opera, Sandro Giacobbe; quinta squadra: Daniel Senta Cruz, Miko, Drupi; sesta squadra: Nuova Gente, Albatros, Profeti.

Luoghi citati: Alessandria, Europa, Germania, Sanremo