Il magistrato ad Antonelli "A questo punto l'arresto,, di Fabrizio Carbone

Il magistrato ad Antonelli "A questo punto l'arresto,, Corruzione Lockheed: l'indagine si sviluppa Il magistrato ad Antonelli "A questo punto l'arresto,, E' stato portato a Regina Coeli - L'accusa è di falsa testimonianza - Due comunicazioni giudiziarie al presidente e al legale dell'Ikaria, Victor Max Melca e Luigi Olivi - Interrogato per due ore Antonio Lefebvre Roma. 20 febbraio. Per la vicenda Lockheed è scattato il primo arresto, clamoroso: l'avvocato Vittorio Antonelli, romano, 58 anni, si trova da questo pomeriggio a Regina Coeli. Il magistrato inquirente, Ilario Martella, lo ha considerato testimone falso e reticente e in base all'articolo 372 del codice penale lo ha affidato ai carabinieri. La nuova svolta delle indagini registra oggi due altre comunicazioni giudiziarie. Sono state spedite al presidente e al rappresentante legale della società Ikaria, Victor Max Melca e Luigi Olivi. L'ipotesi di reato è corruzione aggravata in concorso con ignoti. Melca e Olivi si erano presentati spontaneamente al sostituto procuratore Martella nei primi giorni dell'inchiesta e avevano parlato a discarico dell'ex ministro della difesa, Luigi Gui. La giornata di oggi si è chiusa con l'interrogatorio, atteso, dell'avvo-1 cato Antonio Lefebvre D'Ovidio, fratello del professor Ovidio, sfuggito all'arresto insieme alla signora Maria Fava. Domani il dottor Martella si recherà al carcere di Regina Coeli per ascoltare nuovamente l'avvocato Antonelli. L'arresto del legale, presso cui era segretaria la signora Fava, potrebbe essere revocato. Dipenderà dai chiarimenti che Vittorio Antonelli sarà disposto a fare alla presenza del suo difensore, prof. Adolfo Gatti. La mattinata in tribunale si era iniziata con l'arrivo dell'avvocato Antonelli, che aveva deciso di presentarsi spontaneamente davanti al magistrato per chiarire la sua posizione. Alle 9,30 è entrato da solo nella stanza n. 410 del quarto piano della procura. Una folla di fotografi lo attendeva fuori. Il nome dell'avvocato era stato fatto in relazione a Maria Fava. Quando ancora nessuno sapeva chi fosse questa signora. Poi, da indiscrezioni giornalistiche, interviste e soprattutto indagini della guardia di finanza, era uscito un collegamento preciso: le riunioni della COM.EL. (la società fantasma implicata nelle « bustarelle » per favorire l'acquisto di 14 aerei Hercules) si svolgevano presso lo studio dell'avvocato Antonelli in via G. B. Martini 2, al quartiere Parioli. La testimonianza di Antonelli è stata lunga. Per due ore il dottor Martella gli ha domandato cosa sapesse della COM.EL.. di Maria Fava, di Ovidio Lefebvre, di contatti con la società Lockheed. Le risposte di Antonelli non hanno convinto il magistrato che ha chiuso il verbale. « A questo punto — ha detto — la dichiaro in arresto ». Antonelli è uscito scosso, pai- lido, la testa incassata nelle spalle. Lo attendeva il colonnello dei carabinieri Antonio Varisco. E' stata una scena penosa: l'avvocato, preso sottobraccio da due appuntati in uniforme, è rimasto intrappolato da fotoreporter che volevano riprenderlo in viso. Nel pomeriggio, mentre Antonio Lefebvre si recava alla procura per essere interrogato, venivano fuori i nomi relativi alle due comunicazioni giudiziarie emesse oggi. Luigi Olivi e Victor Max Melca sono rappresentante legale e presidente dell'Ikaria, una società con sede a Vaduz nel Liechtenstein, implicata nel caso di corruzione. Sia Olivi che Melca erano venuti a Roma per testimoniare sul caso Lockheed quando indiscrezioni giornalistiche avevano fatto il nome del ministro Gui. Davanti a Martella i due rappresentanti dell'Ikaria avevano dato questa versione: furono consultati dallo studio Lefebvre per ricerche di mercato nelle trattative per gli « Hercules ». Per questo lavoro ottennero 78.000 dollari. « Noi non abbiamo dato soldi a nessuno — dissero — perché la cifra pattuita copriva i compensi dì consulenza di molti mesi di lavoro ». L'arrivo e le fasi dell'interrogatorio di Antonio Lefebvre sono rimaste un mistero per tutti. L'avvocato, sospettato anche lui di corruzione aggravata in concorso con ignoti, è arrivato alla procura alle 16,25. Alle 19 è uscito da un portone secondario. Per due ore e mezzo Martella gli ha domandato notizie sul fratello Ovidio, sulla signora Fava, sulle trattative che avvennero nel suo studio con la Lockheed e con eventuali pubblici ufficiali del ministero della Difesa. Antonio Lefebvre, assistito dal professor Giuliano Vassalli, ha risposto alle contestazioni ma sui particolari non è emerso nulla. Lo sapremo domani. Siamo alla fine della seconda settimana di inchiesta. Due ordini di arresto sono andati a vuoto. Un testimone reticente è finito in prigione. Ci sono 3 persone indiziate di corruzione. Ancora nulla è emerso contro i corrotti, cioè i pubblici ufficiali. Fabrizio Carbone Roma. L'avvocato Vittorio Antonelli, in tribunale, tenta di sottrarsi ai fotografi subito dopo l'arresto (Foto Team)

Luoghi citati: Roma, Vaduz