"Mi indebito all'estero per importare valuta"

"Mi indebito all'estero per importare valuta"Il costruttore romano si difende "Mi indebito all'estero per importare valuta" Mario Genghini sostiene che la documentazione sequestrata a Ponte Chiasso non si riferisce ai trasferimento illecito di capitali (11 miliardi), ma ad una operazione che era stata regolarmente autorizzata Roma, 16 febbraio. «Non sono un esportatore clandestino di capitali. Sono anzi uno che importa valuta andandosi a indebitare all'estero». Mario Genghini, costruttore e finanziere, uno dei nove proprietari dell'Immobiliare Roma, continua a sostenere che è stato preso un grosso abbaglio: la documentazione sequestrata al valico di Ponte Chiasso dalla guardia di finanza, non si riferi-1 sce, dice, ad un trasferimento illecito di capitali, ma ad una semplice comunicazione fatta i a un debitore italiano. Genghini chiarisce: «La società finanziaria svizzera ci comunicava di avere trasferito ad altri, un credito vantato nei confronti della Gracchi S.p.A., una società da noi controllata. Qualche mese fa abbiamo acceso un debito all'estero regolarmente autorizzato dall'ufficio italiano dei cambi. Si tratta di un finanziamento a 5 anni, al tasso del 5,25 per cento indicizzato». Chiediamo al costruttore di essere più esplicito. Risponde: «Noi siamo in regola. L'autorizzazione dell'Uìc por- ta il numero 30.273». Giriamo : all'Ufficio italiano dei Cambi ila risposta di Genghini. Ci!viene precisato: «A noi non ri- : sulta nessuna richiesta in tailsenso. Abbiamo avuto la se- ' gnalazione di un'operazione ' di finanziamento contratta al- Veiipm D'Hit™ nartp npr mii- ■ testerò. Daltra parte per mu | tui fino ad un certo importo non è necessaria l'autorizzazione preventiva». Il nome del costruttore roi mano era saltato fuori giove! dì scorso durante un'ispezione dei finanzieri alla frontiera di Ponte Chiasso. Una ragazza era stata trovata in possesso di documenti valutari e ricevute di versamento presso banche svizzere per 11 miliardi di lire, per l'esattezza dieci miliardi, novecentotrentun I .. milioni, seicentovent:cmque lJrTe- . , _,_La; busta che conteneva ì documenti era intestata ad una finanziaria di Vaduz, la Piccc.a capitale del Liechten- Stein noto per essere uno dei Più rinomati paradisi nscai . Dall'esame del carteggio risul- .^.^ £ re due nomi, uno dei quali ta Mario Genghini e l'altro l'avvocato Roberto Di Libera-to, molto vicino al costrutto--a romano _, ... ' , , _ L ultima Parola adesso,spetta alla guardia di finanza Al comando generale di Roma hanno già ricevuto il plico ■ •ccn tutti i documenti. Dagliaccertamenti dei prossimi giorni si saprà se tutto è in regola. n. g. 1 i Angela Garganico, la « frontaiiera » (a sin.), e l'ingegner Mario Genghini (Tclcfoto Rossi, Como e Giuliani, Roma)

Persone citate: Angela Garganico, Giuliani, Mario Genghini, Parola, Roberto Di Libera-to, Stein, Tclcfoto Rossi

Luoghi citati: Como, Ponte Chiasso, Roma, Vaduz