Prosciolto magistrato aiutante di Eichmann
Prosciolto magistrato aiutante di Eichmann Dopo quattordici anni d'istruttoria Prosciolto magistrato aiutante di Eichmann (Dal nostro corrispondente) Bonn, 14 febbraio. Il giudice Ernst Ehlers, che tra il 1941 e il 1943 — quando era comandante della «Gestapo» in Belgio e nella Francia settentrionale — deportò 26 mila ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz, non verrà processato. L'ha deciso la corte regionale di Flensburg, con la motivazione che «un processo deve venire aperto soltanto quando sia probabile la condanna dell'imputato». Ora — argomentano i magistrati — nel caso dell'ex colonnello delle «SS» Ehlers, non esistono «documenti originali» che comprovino la sua colpevolezza. E' vero che il giudice curò personalmente il trasporto degli ebrei che finirono nelle camere a gas, ma non è possibile dimostrare che egli sapesse che erano destinati a morire. Al giudice istruttore, Ehlers ha detto di essere stato «ingannato» da Adolf Eichmann, il quale gli avrebbe fatto credere che quegli ebrei erano destinati a un normale «campo di lavoro». A parte l'incredibile decisione di non luogo a procedere contro un alto funzionario nazista perché «71077. sapeva», colpisce il fatto che essa sia stata presa quattordici anni dopo l'apertura del procedimento istruttorio, avvenuta nella primavera del 1962 Durante questi quattordici anni, l'ex fiduciario di Eichmann in Belgio è vissuto senza lavorare, e non male. All'apertura dell'istruttoria, nel 1962, Ehlers era stato sospeso «provvisoriamente» dal suo incarico, ma — per permettergli di campare in attesa che i suoi colleghi giudici facessero luce — fu mantenuto nei ruoli della magistratura, a stipendio pieno, compresi gli scatti di anzianità. La richiesta della procura di Stato di ridurgli gli emolumenti fu respinta e fino al 1974 (per dodici anni consecutivi) Ehlers ha ricevuto puntalmente il suo assegno, pari a circa un milione di lire al mese. t. s.
Persone citate: Adolf Eichmann, Eichmann, Ernst Ehlers
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