Nuovo presidente in Nigeria dopo il fallito colpo di Stato

Nuovo presidente in Nigeria dopo il fallito colpo di Stato Confermato l'assassinio di Mohammed nel "putsch,, Nuovo presidente in Nigeria dopo il fallito colpo di Stato Lagos, 14 febbraio. La calma è tornata in Nigeria dopo il fallito colpo di Stato organizzato ieri dal colonnello Dimka. Il consiglio militare superiore, che si è mantenuto compatto nel contrastare gl'insorti, ha eletto all'unanimità il tenente generale Olusegun Obasanjo a capo di Stato, al posto di Murtala Mohammed ucciso, come è stato confermato stamane, durante i tumulti. Obasanjo era capo di stato maggiore al secondo posto nella gerarchia del potere subito dopo lo stesso Mohammed. Era stato promosso da brigadiere generale a tenente generale il mese scorso, ma con decorrenza dal 29 luglio 1975 cioè dalla data del colpo di Stato che aveva estromesso dal potere Yakubu Gowon. Obasanjo, nato nel 1937, è il primo presidente della Nigeria appartenente alla tribù de. gli Yoruba della Nigeria occidentale (Mohammed apparte¬ neva invece agli Hausa del Nord del Paese). E' stato l'ufficiale che ricevette nel 1970 la resa dei secessionisti del Biafra dopo la lunga e sanguinosa guerra civile. In memoria del presidente ucciso sono stati proclamati sette giorni di lutto nazionale mentre le bandiere rimarranno esposte a mezz'asta in tutto il Paese. La salma di Murtala, che era di religione musulmana, è stata traslata a Kano, sua città natale, per essere sepolta. Sulla responsabilità del putsch e sul suo fallimento non vi sono ormai dubbi. Rimane invece incerta la sorte che i fedeli di Murtala hanno riservato al tenente colonnello Dimka. Non sembra che Dimka sia stato ucciso. E' più probabile invece che si trovi insieme agli altri ispiratori della rivolta, già in carcere. La fine del generale Murtala Mohammed e la nomina del suo braccio destro, gene¬ rale Olusegun Obasanjo, a capo dello Stato, ha provocato un avvicendamento anche negli altri quadri delle forze armate. Nuovo capo di stato maggiore della difesa è da oggi il tenente colonnello Musa Yaraduhah. Per quanto riguarda la morte di Murtala essa è stata così ricostruita dai testimoni oculari. Il presidente della Nigeria stava raggiungendo al volante della sua auto il quartier generale dell'esercito di Doban quando la vettura è stata costretta a fermarsi. Da un'altra auto, ferma nella colonna di traffico, è sceso un uomo in abiti civili che ha scaricato da pochi passi l'arma contro la vittima. Non convinto di aver ucciso Murtala il killer è ritornato sui suoi passi, ha ricaricato l'arma ed ha fatto nuovamente fuoco contro la Mercedes nera del generale. La fine di Murtala che, secondo il piano del colonnello Dimka, avrebbe dovuto dare il la alla rivolta non sortiva però l'effetto desiderato. Avuto sentore di quanto stava accadendo, i fedelissimi di Murtala isolavano il quartier generale dell'esercito ed il ministero della Difesa presidiando gli edifici chiave della capitale. Nel volgere di sei ore il putsch era fallito. Su quanto avvenuto in Nigeria si è soffermato il presidente dell'Uganda Idi Amin. « Come presidente dell'Organiszazione dell'Unità Africana, ha detto, ritengo che gli attuali disordini in Nigeria sono una Questione interna di quel Paese e qualsiasi cosa accada a Lagos, niente potrebbe alterare i legami di amicizia fra Nigeria e Uganda». Amin, che parlava in un incontro con il suo rappresentante nel Ghana che è anche accreditato in Nigeria, ha esortato il popolo nigeriano a risolvere pacificamente i suoi problemi. (Ansa-Upi-Ap)

Persone citate: Biafra, Idi Amin, Murtala Mohammed, Obasanjo, Olusegun Obasanjo, Yakubu